Il 5 giugno torna la Giornata mondiale dell’ambiente, occasione importante per mettere al centro l’attenzione sui territori naturali e il loro valore. Questa ricorrenza ha una storia che risale al 1972, quando a Stoccolma si tenne la prima conferenza internazionale dedicata alle questioni ambientali. Nel tempo, l’UNESCO ha promosso iniziative per individuare e tutelare alcune delle aree più preziose, chiamate Riserve della Biosfera. Questi luoghi rappresentano un tentativo di mantenere un equilibrio tra natura e attività umane. L’Italia vanta diverse Riserve della Biosfera che offrono scorci di natura, cultura e storia da esplorare.
I colli euganei: collina, natura e arte tra veneto e storia vulcanica
I Colli Euganei sono un insieme di 81 colline di origine vulcanica che nel 2024 sono diventate Riserva della Biosfera UNESCO. L’area si estende su 15 comuni ed è nota per le sue acque termali, che costituiscono il più grande bacino termale europeo. Questo territorio ha attirato nel tempo molti poeti e scrittori, da Ludovico Ariosto e Ugo Foscolo fino a George Byron e Gabriele d’Annunzio. La loro ispirazione nasce dal paesaggio che si può esplorare attraverso passeggiate e percorsi in bicicletta.
Nei borghi di Arquà Petrarca o Este, si possono visitare ville e giardini, come il giardino barocco simbolico di Villa Barbarigo, oppure castelli come quello di San Pelagio, citato da d’Annunzio stesso. Questi luoghi combinano bellezze naturali e testimonianze storiche che raccontano un rapporto millenario tra l’uomo e l’ambiente.
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Valle camonica-alto sebino: storia e natura tra incisioni rupestri e percorsi alpini
La Riserva della Biosfera Valle Camonica-Alto Sebino si trova in Lombardia ed è una delle vallate più vaste delle Alpi centrali. Il territorio è modellato dal ghiacciaio dell’Adamello, il più grande in Italia, e presenta paesaggi che uniscono natura, arte e archeologia. Uno dei siti più importanti è il Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane a Capo di Ponte. Qui si possono ammirare oltre 100 rocce incise che rappresentano alcune tra le opere preistoriche più note a livello mondiale. Questo sito ha ricevuto il riconoscimento UNESCO.
Il borgo di Lovere, affacciato sul Sebino, conserva palazzi storici e ospita il museo più antico della Lombardia dedicato al XIX secolo. Il villaggio di Case di Viso si trova a 1730 metri di altitudine ed è meta frequente per chi ama la montagna. Per gli escursionisti, il Cammino di Carlo Magno offre 100 chilometri da seguire in 5 tappe, tra paesaggi alpini e sentieri ben segnati che attraggono amatori e professionisti.
Tepilora, rio posada e montalbo: l’entroterra meno noto della sardegna tra paesaggi e tradizioni
Nella Sardegna centro-orientale, la riserva di Tepilora, Rio Posada e Montalbo raccoglie 17 comuni e si estende in una zona con rilievi granitici, foreste, sorgenti e fiumi. Questo territorio rappresenta un punto d’incontro tra la montagna e la costa, un rapporto che qui viene valorizzato per preservare l’equilibrio ambientale. Le tracce della presenza umana risalgono al Neolitico e si trovano in vari paesaggi naturali e culturali costruiti nel tempo.
All’interno dell’area della riserva si trovano parchi e patrimoni UNESCO, come il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e il Canto a Tenore, un’antica tradizione pastorale riconosciuta come patrimonio immateriale. Chi visita questa zona può immergersi nelle tradizioni locali e scoprire gli aspetti autentici della cultura sarda, lontano dalle coste più frequentate.
La sila in calabria: boschi antichi, laghi e un viaggio in treno storico
La riserva della Sila occupa un vasto altopiano in Calabria, riconosciuto per i suoi paesaggi che includono morene glaciali, laghi, sorgenti e boschi. Questo territorio ospita alberi che hanno superato i tre secoli di vita, come i Giganti della Sila, esempi straordinari di biodiversità. L’area si presta ad attività come il trekking, la bicicletta e il kayak durante la stagione estiva, mentre in inverno si praticano sport sulla neve.
Un’attrazione particolare è il treno storico della Sila, che parte da Camigliatello Silano. Questa locomotiva a vapore con carrozze d’epoca percorre i sentieri ferroviari attraverso boschi e radure fino a San Nicola-Silvana Mansio. È un modo unico per vivere la riserva, tra natura e tradizione, rievocando atmosfere di inizio Novecento.
Cilento e vallo di diano: paesaggi tra doline, grotte e testimonianze antiche in campania
La riserva del Cilento e Vallo di Diano si trova in Campania, al confine tra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro. Il territorio è caratterizzato da montagne di dolomia, grotte carsiche, scogliere e spiagge sabbiose con grotte marine e sorgenti naturali. Nel 1998 è stata inserita fra i patrimoni dell’umanità UNESCO per il suo paesaggio culturale e la presenza di siti abitati fin da 250.000 anni fa.
Alle numerose grotte si affianca la vasta rete di geoparchi riconosciuti dall’UNESCO, che documentano eventi geologici e ambientali di lungo corso. La scoperta di questa riserva permette di entrare in contatto con un territorio che unisce aspetti naturali, storici e culturali, offrendo itinerari che toccano piccoli borghi, sentieri e luoghi di interesse archeologico.