L’evento organizzato dalle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona al Campus Santa Monica della Cattolica ha visto riunirsi produttori, allevatori e imprenditori del comparto caseario per celebrare la Giornata Mondiale del Latte. Questo appuntamento ha rappresentato un momento per mettere in luce non solo la solidità storica della filiera del latte lombardo, ma anche le sfide e le prospettive che attendono il settore, con particolare attenzione al ruolo delle nuove generazioni.
La produzione di latte in lombardia nel 2024 e il valore economico della filiera
Nel 2024 la produzione di latte in Lombardia ha superato i 6,1 milioni di tonnellate, coprendo il 47% della totale produzione italiana. Questo dato, emerso durante l’incontro, sottolinea l’importanza strategica della regione nel panorama zootecnico nazionale. Il valore complessivo del comparto caseario lombardo si aggira intorno ai 2,5 miliardi di euro, una cifra che evidenzia un settore solido e ancora centrale per l’economia agricola locale.
L’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Beduschi, ha evidenziato come questi numeri dimostrino una base stabile su cui costruire il futuro del settore, ma allo stesso tempo ha lanciato un monito rispetto ai rischi ambientali e normativi che potrebbero compromettere la produzione. L’intervento ha voluto mettere in risalto la necessità di conciliare tradizione e innovazione, mantenendo alta la qualità e la sostenibilità dell’intera filiera.
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Tutela del suolo agricolo e criticità legate agli impianti fotovoltaici
Uno degli aspetti più delicati emersi nel corso dell’evento riguarda la tutela delle superfici agricole, in particolare contro la proliferazione degli impianti fotovoltaici a terra. Secondo l’assessore Beduschi, la normativa europea applicata in maniera poco equilibrata ha creato una situazione di anarchia che mette a rischio il futuro delle colture in Lombardia.
La sentenza del Tar del Lazio sul Decreto Aree Idonee ha, infatti, indebolito gli strumenti normativi di contrasto, privando molte amministrazioni comunali delle difese necessarie per salvaguardare le terre agricole. Questo tema ha acceso un dibattito sulla sostenibilità dell’agricoltura in un contesto dove le speculazioni rischiano di sottrarre terreno prezioso a colture fondamentali per l’economia locale.
Le aziende agricole si trovano quindi sotto pressione e necessitano di interventi normativi chiari e concreti che garantiscano un equilibrio tra sviluppo tecnologico e salvaguardia ambientale. La tutela del suolo resta quindi una priorità per la Regione Lombardia e per tutti gli operatori del comparto.
Partecipazione delle istituzioni e degli esperti al confronto sul latte
All’incontro hanno partecipato personalità di rilievo del mondo accademico e delle istituzioni. Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali della Cattolica, ha portato le competenze scientifiche fondamentali per comprendere le sfide tecnologiche e alimentari del settore.
Erminio Trevisi, direttore del Dipartimento Diana e presidente di Cerzoo, ha offerto una prospettiva sul benessere animale e sulla gestione integrata delle attività zootecniche. Inoltre, il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, ha sottolineato il ruolo centrale che la città continua a svolgere nell’ambito delle fiere e degli eventi dedicati all’agricoltura.
Questi interventi, insieme alle parole di Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere, hanno ricostruito il profilo di una filiera che coniuga tradizione, tecnologia e sostenibilità. Biloni ha rimarcato come la giornata abbia rappresentato un’occasione di visibilità per tutto il settore e per il lavoro quotidiano di allevatori e produttori, puntando su una comunicazione che avvicini il pubblico ai valori e alle attività del comparto.
Focus sul rilancio della filiera casearia e sulle nuove generazioni
La Giornata Mondiale del Latte ha mostrato anche l’importanza delle nuove generazioni di imprenditori agricoli e allevatori. Questi protagonisti del futuro si trovano a dover gestire sia la modernizzazione tecnologica che la salvaguardia delle tradizioni produttive.
L’evento ha evidenziato una tensione positiva, dove il bisogno di innovare si sposa con l’esperienza consolidata di chi opera storicamente nel settore. Le sfide ambientali e normative impongono un cambio di passo, ma mantengono intatti i valori legati alla qualità del prodotto e alla responsabilità verso il territorio.
Questo confronto tra passato e futuro materializza il senso dell’incontro e rende protagonista un comparto che rimane un punto di riferimento per tutta l’agricoltura regionale e nazionale, non a caso scelto per celebrare una giornata mondiale dedicata al latte e ai suoi molteplici aspetti.