Gianmaria rifiuta la prova orale ma ottiene punti extra dopo confronto con i professori interni

Gianmaria rifiuta la prova orale ma ottiene punti extra dopo confronto con i professori interni

Durante l’esame di maturità, Gianmaria ha rifiutato la prova orale ma grazie all’intervento dei docenti interni ha raggiunto un compromesso che gli ha garantito 3 punti aggiuntivi e un voto finale di 65.
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Durante un esame di maturità, uno studente ha rifiutato la prova orale ma, grazie all'intervento dei docenti interni, ha trovato un compromesso che ha portato a un voto finale di 65 su 100. - Gaeta.it

Un fatto insolito è avvenuto durante un esame di maturità recente, quando uno studente, dopo aver deciso di non sostenere la prova orale, ha comunque avuto modo di confrontarsi con la commissione esaminatrice. La situazione si è sbloccata grazie a un dialogo con i docenti interni, che ha portato a un risultato inatteso e a un voto finale che riflette sia il rifiuto iniziale sia il confronto avvenuto.

La decisione di gianmaria di non sostenere l’esame orale

Il giorno dell’esame, Gianmaria ha scelto di non presentarsi per la prova orale, una decisione che ha sorpreso la commissione e i professori presenti. La presidente della commissione ha interpretato questo gesto come un mancato rispetto verso il lavoro svolto dagli insegnanti nella correzione degli elaborati scritti. Questo atteggiamento ha creato un momento di tensione e difficoltà comunicativa tra lo studente e la commissione. Gianmaria ha spiegato di non voler danneggiare nessuno, ma che quella scelta era legata a ragioni personali e riflessioni su come si era preparato. La commissione, pur mantenendo una posizione ferma inizialmente, ha scelto di approfondire la questione con un confronto più diretto.

Il ruolo dei professori interni nel chiarire la situazione

A intervenire in modo decisivo nel dialogo sono stati i professori interni, coloro che conoscevano bene Gianmaria e il suo percorso. Questi hanno preso l’iniziativa di parlare direttamente con lo studente per comprendere meglio il suo punto di vista e le sue motivazioni. La mediazione dei docenti interni ha permesso di superare il muro creato dall’iniziale rifiuto e di instaurare un confronto pacato. Questo scambio ha evitato un irrigidimento della situazione e ha portato a un accordo che prevedeva una risposta a alcune domande sul programma, una via di mezzo tra il rifiuto totale e il sostegno completo alla prova orale.

Il compromesso finale e il voto ottenuto da gianmaria

Alla fine, il dialogo ha portato a un compromesso concreto: Gianmaria ha risposto a pochi quesiti posti dalla commissione, limitando così la durata e l’intensità dell’esame orale. Questa scelta ha consentito ai docenti di riconoscere un certo impegno e ha portato all’attribuzione di 3 punti aggiuntivi sul punteggio totale dell’esame. Grazie a questa integrazione, Gianmaria ha ottenuto un voto finale di 65 su 100, un risultato che riflette il percorso particolarmente peculiare concluso quel giorno. L’episodio ha messo in evidenza il ruolo del confronto diretto e della comprensione reciproca, anche in situazioni di tensione durante esami importanti.

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