La città di Genova si trova al centro di un’indagine giudiziaria che coinvolge esponenti della polizia locale, compreso l’ex assessore Gambino e il comandante Giurato. La sindaca Silvia Salis ha voluto intervenire per difendere gli agenti onesti e annunciare una riorganizzazione del corpo, che già era in programma. Questa fase delicata richiede una distinzione netta tra i vari filoni investigativi e un cambiamento nell’approccio operativo della polizia.
L’intervento della sindaca salis dopo l’avvio delle indagini a genova
Silvia Salis ha sottolineato la necessità di una presenza chiara da parte delle istituzioni locali, perché Genova è stanca di essere sotto i riflettori per motivi negativi. L’inchiesta ha coinvolto l’ex assessore Gambino, il comandante della polizia locale Giurato e una quindicina di agenti. Salis ha espresso il bisogno di difendere il lavoro svolto dalla stragrande maggioranza della polizia locale che non ha responsabilità in questa situazione. Ha dichiarato che la città merita trasparenza e ha annunciato una riorganizzazione del corpo di polizia locale, per mettere ordine dopo quanto emerso dalle indagini.
Chiarezza e distinzione tra i filoni investigativi
La sindaca ha evitato un atteggiamento giustizialista e ha insistito sul fatto che il fondamento deve essere la chiarezza. Ha ricordato che le indagini riguardano tre filoni distinti e ha invitato a trattarli separatamente, per evitare confusione e per garantire giustizia. In più, ha evidenziato che questa riorganizzazione è ormai inevitabile, dato il quadro emerso.
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Diversificare le competenze per migliorare la polizia locale di genova
Silvia Salis ha spiegato che uno degli interventi fondamentali sarà la ridefinizione delle competenze della polizia locale. L’attuale situazione, dove le funzioni della polizia locale si sovrappongono a quelle di altri corpi di polizia, crea problemi sul piano operativo e investigativo. Questa sovrapposizione ha prodotto confusione nelle indagini, complicando il lavoro sia dei magistrati che delle forze dell’ordine.
Un nuovo modo di operare
La sindaca precisa che il momento è propizio per cambiare metodo, considerando che finora un approccio prevalentemente repressivo non ha portato i risultati auspicati. Serve invece un nuovo modo di operare più mirato, capace di evitare conflitti di competenza e di migliorare la vicinanza agli abitanti della città. Nel programma di riorganizzazione è quindi previsto un ruolo più definito e chiaro per la polizia locale, con compiti ben separati da quelli delle altre forze di polizia.
Il progetto di riorganizzazione e l’impegno della giunta genovese
L’assessore Viscogliosi ha confermato che la riorganizzazione della polizia locale era già all’ordine del giorno prima dell’approfondimento giudiziario. L’obiettivo dell’amministrazione è attribuire alla polizia un ruolo più concreto nel rapporto con i cittadini, rafforzandone la funzione di prossimità e di ascolto delle esigenze del territorio.
Il piano della giunta e il ruolo della polizia locale
La riunione tra la sindaca Salis e la giunta, prevista per giovedì 9 gennaio, mira a concretizzare questo progetto di riorganizzazione. Al centro del confronto ci sarà come distribuire i compiti e come ristrutturare gli uffici. L’intento è migliorare il lavoro quotidiano degli agenti che operano sul territorio genovese, aumentando la loro capacità di intervenire in modo semplice e diretto sulle problematiche locali.
Questo piano punta a restituire fiducia ai cittadini, mostrando un corpo di polizia locale compatto e trasparente. Il cambio di passo voluto dall’amministrazione comunale si basa proprio su una maggiore chiarezza e su un modello operativo più funzionale, adatto a rispondere alle esigenze di una grande città come Genova.