Genova riconosce ufficialmente i figli di due madri dopo la sentenza della corte costituzionale

Genova riconosce ufficialmente i figli di due madri dopo la sentenza della corte costituzionale

Genova registra per la prima volta ufficialmente i figli di due madri dopo la sentenza 68 della Corte costituzionale, con il sostegno della sindaca Silvia Salis e un approccio inclusivo ai diritti familiari.
Genova Riconosce Ufficialmente Genova Riconosce Ufficialmente
Il Comune di Genova ha ufficialmente registrato per la prima volta figli nati da due madri, adeguandosi alla sentenza della Corte costituzionale che riconosce la doppia maternità, segnando un importante passo verso l’inclusione e il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali. - Gaeta.it

Il Comune di Genova ha registrato per la prima volta ufficialmente i figli nati da due madri, seguendo la recente sentenza della Corte costituzionale. Il gesto, compiuto nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sancisce un passaggio importante nel riconoscimento giuridico e sociale delle famiglie formate da coppie omogenitoriali. Questa decisione arriva a poco più di una settimana dal Liguria Pride e conferma un cambiamento nelle pratiche amministrative di fronte a nuove realtà familiari.

Il riconoscimento dei figli di due madri a genova dopo la sentenza 68 del 22 maggio 2025

Il 22 maggio 2025 la Corte costituzionale ha pronunciato la sentenza numero 68 che impone il riconoscimento del diritto alla doppia maternità. Il provvedimento tutela le coppie di donne che hanno dato alla luce figli con tecniche di procreazione assistita effettuate all’estero. Genova ha risposto subito, con la sindaca Silvia Salis che ha apposto la prima firma su un documento che sancisce la registrazione anagrafica dei bambini nati da due madri. L’atto non è stato accolto senza emozione nel palazzo municipale; un applauso ha accolto la formalizzazione di un procedimento che rappresenta una svolta nei registri civili della città.

Due motivi per cui il provvedimento è significativo

Il provvedimento è significativo per due motivi. Primo perché omologa il riconoscimento giuridico alle realtà esistenti da tempo. Secondo perché elimina ostacoli burocratici che spesso impedivano a queste famiglie di vedersi riconosciuti diritti elementari. La sentenza è stata interpretata come un modo di aggiornare le procedure amministrative in linea con la giurisprudenza più recente e con la realtà sociale contemporanea.

Le parole di silvia salis e la posizione del comune rispetto alla sentenza

Silvia Salis, sindaca di Genova, ha precisato che l’atto non rappresenta una battaglia politica o un evento straordinario, ma una normale applicazione di una sentenza costituzionale. Spiegando che il riconoscimento della doppia maternità non è una questione di schieramenti ma una risposta necessaria ai tempi che cambiano. Ha ribadito che la politica non dovrebbe interferire con i sentimenti delle famiglie e con l’amore che lega genitori e figli. E ha concluso sottolineando che per lei, madre, moglie e cattolica, tutte le madri vanno considerate tali, senza distinzioni.

Le sue parole arrivano in un contesto dove spesso queste tematiche vengono strumentalizzate per creare divisioni tra opinioni opposte. La sindaca ha scelto di mettere al centro il benessere dei bambini e la realtà delle famiglie oggi esistenti. Questo riconoscimento ufficiale rafforza un principio di tutela e inclusione volto a garantire pari diritti a tutti i nuclei familiari.

Un approccio inclusivo e tutela dei diritti

Precedenti e interpretazioni giuridiche su coppie omogenitoriali e registrazioni anagrafiche

Genova non è l’unica città ad aver già proceduto con registrazioni anagrafiche per figli di due madri. Nel 2023 il sindaco di Savona Marco Russo aveva iscritto al registro anagrafico un bambino nato da due madri. Nonostante ciò, fino ad ora c’erano notevoli incertezze legate a interpretazioni più restrittive delle norme in materia di paternità e maternità. Secondo l’assessore Emilio Robotti, la normativa avrebbe già consentito questa pratica se adeguatamente interpretata alla luce dei diritti costituzionali e dell’interesse del minore.

Robotti ha osservato come la mancata registrazione in alcuni casi sia stata più una scelta politica e prudenziale che una reale imposizione normativa. Ha ricordato che mentre per le famiglie con due madri la strada sembra più chiara, per quelle con due padri restano ancora ostacoli legali più complessi legati al riconoscimento. Il Comune di Genova ha così deciso di adeguare i propri servizi demografici alla sentenza, adottando un approccio più inclusivo e tutela dei diritti dei bambini.

L’intervento dell’amministrazione genovese appare quindi come un passo pratico per superare ritardi e rigidità burocratiche che nei fatti escludevano una parte crescente della popolazione. Il riconoscimento giuridico delle famiglie omogenitoriali è ormai una realtà che si traduce in atti concreti, come la registrazione di bambini con due madri in apposite anagrafi cittadine.

Change privacy settings
×