Genova, la candidata Silvia Salis promette di cancellare la riforma dei municipi del 2021

Genova, la candidata Silvia Salis promette di cancellare la riforma dei municipi del 2021

Silvia Salis propone di abolire la riforma dei municipi del 2021 a Genova per restituire autonomia e poteri decisionali, con il sostegno di Giuseppe Conte e del Movimento 5 stelle.
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A Genova la candidata sindaca Silvia Salis propone di abolire la riforma del 2021 che ha ridotto i poteri dei municipi, puntando a restituire loro autonomia per una gestione più efficace del territorio, con il sostegno del Movimento 5 Stelle. - Gaeta.it

La questione dei municipi a Genova torna al centro del dibattito politico con la candidata sindaca Silvia Salis, che ha annunciato l’intenzione di abolire la riforma voluta dal centrodestra nel 2021. Il tema riguarda la distribuzione dei poteri tra Comune e municipi, con riflessi concreti sulla gestione del territorio e dei servizi locali. Le dichiarazioni sono arrivate dopo un incontro con Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.

Come la riforma dei municipi ha cambiato la gestione locale a Genova

La riforma del 2021, approvata dalla maggioranza di centrodestra, ha ridefinito il ruolo dei municipi nella struttura amministrativa di Genova. Questi enti, prima punto di riferimento immediato per i cittadini, hanno visto ridurre notevolmente le proprie competenze e quindi la capacità di intervenire direttamente sul territorio. Il risultato è stato un progressivo accentramento delle decisioni nelle mani del Comune, con una gestione più centralizzata e meno capillare.

Secondo gli oppositori, la modifica ha indebolito la partecipazione civica e la risposta alle esigenze specifiche dei quartieri. Molti interventi di manutenzione o miglioramento, come quelli nelle scuole, hanno subito ritardi o sono rimasti incompleti proprio per questa struttura burocratica più rigida e distante dal livello locale. L’esperienza mostra, per esempio, come alcune scuole continuino ad affrontare problemi come infiltrazioni nei locali mensa o mancanza di spazi adeguati per il pranzo, situazioni che i municipi prima riuscivano a segnalare e affrontare con maggior efficacia.

L’obiettivo dei municipi come presidio reale sul territorio

Silvia Salis ha ribadito con forza la volontà di intervenire già nelle prime fasi del suo eventuale mandato per riportare ai municipi un ruolo più concreto. Ha definito necessario «cancellare» la riforma del 2021 per restituire autonomia e potere decisionale a questi organismi. L’obiettivo è far tornare i municipi a essere un presidio reale sul territorio, capace di ascoltare i bisogni quotidiani dei cittadini e di garantire risposte tempestive.

La candidata ha respinto la giustificazione economica usata dalla maggioranza uscente, che motiva l’accentramento come una necessità finanziaria. Salis ha sottolineato che prima della riforma i municipi disponevano comunque di risorse utili e strumenti di intervento diretti che permettevano di agire rapidamente. Questa autonomia mancata ha avuto un impatto negativo, soprattutto in quei casi in cui gli interventi urgenti si sono rivelati necessari ma sono stati rimandati o ignorati.

Scontro tra centrodestra e movimento 5 stelle

Nel corso dell’incontro con Giuseppe Conte, Silvia Salis ha attaccato la giunta di centrodestra per non aver mai riconosciuto gli errori della riforma. Secondo lei, il centrodestra non si è mai assunto responsabilità per le conseguenze negative registrate nei municipi e ha scaricato la colpa su motivazioni economiche senza mai aprire un confronto reale.

Il Movimento 5 stelle, rappresentato da Conte, ha manifestato interesse per la proposta di rilancio dei municipi. Anche per i pentastellati la gestione più vicina al territorio rappresenta uno strumento per migliorare la qualità dei servizi e ridare voce alle esigenze dei cittadini. L’incontro sembra indicare una possibile convergenza su questo punto nelle prossime fasi della campagna elettorale e forse anche in futuro.

Il dibattito aperto sulla gestione locale a Genova

A Genova la questione della gestione locale resta aperta e cruciale. Le prossime settimane definiranno se la proposta di ripristino di un potere più forte ai municipi troverà spazio e sostegno tra gli elettori e nei meccanismi decisionali della città.

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