Genova e la lotta operaia contro l’amianto: un docufilm ripercorre una battaglia lunga un decennio

Genova e la lotta operaia contro l’amianto: un docufilm ripercorre una battaglia lunga un decennio

Il docufilm racconta la lunga lotta dei lavoratori di Genova contro l’amianto, evidenziando le difficoltà giudiziarie e l’impatto sanitario grave in Liguria tra il 1994 e il 2020.
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Il docufilm "amianto. genova: storia di una lotta operaia" racconta la dura battaglia dei lavoratori genovesi contro l’esposizione all’amianto, tra malattie, inchieste giudiziarie e la ricerca di giustizia per migliaia di vittime. - Gaeta.it

La città di Genova ha vissuto una lunga battaglia sindacale contro i danni provocati dall’amianto che ha coinvolto oltre mille lavoratori. Il nuovo docufilm “amianto. genova: storia di una lotta operaia” racconta questa lotta iniziata nel 2006 e terminata nel 2016, soffermandosi sulle difficoltà affrontate dalla classe operaia nell’ottenere i riconoscimenti dovuti. Tra la fine degli anni Novanta e il 2020, la regione Liguria ha registrato migliaia di decessi legati all’esposizione all’amianto, con Genova al centro di questa emergenza sanitaria.

La battaglia dei lavoratori genovesi contro l’esposizione all’amianto

Il documentario si concentra sulla storia unica genovese, una vicenda in cui chi è stato esposto all’amianto ha vissuto una doppia lotta. Da un lato quella con il nemico invisibile dell’asbesto, responsabile di malattie letali; dall’altro quella con la magistratura locale che, in diversi casi, ha indagato i lavoratori come se fossero truffatori. Sono oltre 1400 le persone coinvolte in queste inchieste, molte delle quali ammalate o decedute in seguito all’esposizione sul luogo di lavoro.

Un contesto nazionale differente

Il contesto nazionale segnava un percorso diverso: mentre in gran parte dell’Italia si riconoscevano i diritti degli operai colpiti dall’amianto, a Genova la situazione ha preso una piega diversa, con accuse e sospetti che hanno alimentato uno scontro acceso. Il documentario porta alla luce le testimonianze dirette dei protagonisti di questa lotta, mostrando il peso delle accuse infondate e il desiderio dei lavoratori di vedersi finalmente riconosciuti i loro diritti e la loro dignità.

Dati e impatto sanitario dell’amianto in liguria e genova

I numeri raccontano con maggior forza la gravità della situazione. Tra il 1994 e il 2020 l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha censito più di 3600 morti in Liguria legate all’amianto. Questi dati indicano un impatto sanitario pesante, con oltre metà dei decessi concentrati nella città di Genova.

L’asbesto, materiale largamente utilizzato nel passato per le sue proprietà isolanti, ha lasciato un’eredità drammatica, provocando malattie respiratorie gravi tra i lavoratori esposti. La sorveglianza sanitaria e i tentativi di tutela dei diritti hanno subito rallentamenti e impedimenti a causa delle inchieste giudiziarie avviate proprio in quella città.

Presentazione del docufilm e protagonisti della serata

Il docufilm verrà presentato in anteprima nazionale giovedì 5 giugno alle 18 presso il teatro Verdi di Sestri Ponente, immediatamente dopo la campagna referendaria finita alle 16.45. Nell’occasione sono previste introduzioni e interventi di varie figure chiave legate alla lotta per i diritti dei lavoratori dell’amianto a Genova.

Tra i presenti ci saranno Alessandro Rela e Livio Verdi, ex operai e rappresentanti FIOM, il giornalista Marcello Zinola, i registi Ugo Roffi e Ludovica Schiaroli e Ivano Bosco, segretario generale dello SPI-CGIL Genova. L’evento è pensato per far emergere le storie di chi ha vissuto in prima persona questa pagina difficile, senza mai rinunciare alla ricerca di giustizia.

La posizione della cgil genova sulla vicenda amianto

Il segretario generale della CGIL Genova, Igor Magni, ha ribadito come i sindacati coinvolti, cioè CGIL, FIOM-CGIL e SPI-CGIL, non abbiano mai cercato la vendetta verso chi ha condotto quelle indagini. La loro richiesta è stata invece rivolta a far emergere la chiarezza sui fatti, la verità e la giustizia a tutela dei lavoratori.

Magni ha sottolineato come questo impegno serva anche a restituire dignità a chi ha ammalato, a chi ha perso la vita e alle loro famiglie. La battaglia genovese va vista come un esempio di resistenza contro accuse infamanti e di sostegno ai diritti umani e lavorativi, messi a dura prova in un contesto complesso e doloroso.

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