Il suq festival di genova torna dal 12 al 22 giugno 2025 con un ricco calendario di eventi che coinvolgono il porto antico e altre location della città. L’evento, giunto alla sua 27ª edizione, affronta il tema “destini in movimento” e propone una serie di spettacoli teatrali, concerti, presentazioni e workshop, molti dei quali in prima nazionale. La manifestazione si caratterizza per l’attenzione alle questioni sociali e ambientali, oltre a offrire momenti culturali prodotti da numerosi artisti internazionali.
La tradizione del suq festival e la sua evoluzione fino al 2025
Il suq festival nasce nel 1999 da un’idea di Carla Peirolero e Valentina Arcuri, che volevano creare uno spazio di incontro e dialogo tra culture diverse. Suq significa “mercato” in arabo, ed è proprio questo concetto, un luogo di scambio e confronto, a ispirare la manifestazione. Nel tempo, il festival si è confermato come un’esperienza unica, dove si intrecciano teatro, musica, artigianato e cucina provenienti da molte parti del mondo.
Scenografia e atmosfera internazionale
La scenografia di questa edizione è curata da Luca Antonucci, che allestisce piazza delle feste come un grande bazar animato da artigiani, ristoratori e produttori che portano sapori, colori e profumi internazionali. L’atmosfera richiama i mercati tradizionali, creando uno spazio dove il pubblico può scambiare idee e emozioni.
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Nel 2025, il festival inaugura un ciclo triennale di proposte culturali sostenuto dal ministero della cultura, e mantiene il patrocinio dell’Unesco commissione nazionale italiana e del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Già l’anno scorso il suq ha raccolto 75mila presenze, confermandosi come uno degli eventi di maggiore richiamo in città. Inoltre, è stato tra i primi festival italiani a eliminare completamente la plastica usa e getta, con una particolare attenzione alle iniziative ecologiche sotto il marchio ecoSuq.
Il programma del festival: spettacoli, incontri e iniziative eco
Il suq si apre il 12 giugno con una performance teatrale dal titolo “Mi chiamo Omar”, un progetto originale di teatro-cucina che affronta temi di pace e solidarietà, in particolare con iniziative di raccolta fondi per la popolazione di Gaza. L’evento sarà preceduto da messaggi di dialogo promossi da associazioni come Assopace Palestina e il Laboratorio Ebraico Antirazzista di Milano.
Nei dieci giorni del festival si svolgeranno oltre 60 eventi con più di 100 ospiti provenienti da vari paesi. Spiccano 12 spettacoli teatrali, tra cui 3 prime nazionali, concerti musicali, presentazioni di libri, workshop gastronomici e incontri tematici. Non mancano momenti dedicati alla pratica e alla conoscenza di buone pratiche ambientali, con il coinvolgimento delle comunità locali.
Tematiche rilevanti e protagonismi
Il festival verte su tematiche rilevanti quali le esperienze femminili, le migrazioni, la tutela ambientale. Molti progetti sono ispirati a racconti autobiografici o storie personali, offrendo uno sguardo diretto sulle realtà di chi spesso vive in situazioni di difficoltà o marginalità.
Il suq come spazio di inclusione culturale e sociale
Uno degli aspetti centrali di questo festival è proprio la funzione sociale che lo caratterizza. L’incontro tra culture diverse passa attraverso il riconoscimento delle diversità e la valorizzazione delle tradizioni. È un momento di conoscenza diretta, in cui si superano stereotipi e pregiudizi, grazie alla condivisione di esperienze quotidiane come il cibo, l’artigianato e la narrazione artistica.
Le artigianalità presenti nel bazar rappresentano una varietà di mondi, raccontando storie attraverso oggetti e mestieri che hanno radici lontane. Allo stesso modo, la cucina si fa veicolo di dialogo e scambio di culture popolari.
genova diventa così per pochi giorni luogo di confronto aperto e ospitale, in cui le differenze si trasformano in opportunità di arricchimento condiviso. Il festival continua a suscitare un forte interesse, dimostrando come l’arte e la cultura possano essere strumenti di coesione e inclusione nella società contemporanea.
Carteggio istituzionale e sostegno al festival
Il ministero della cultura sostiene il suq festival dal 2014, riconoscendo il valore artistico e civile della manifestazione. Per il 2025 sono confermati anche i patrocini dell’Unesco e del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, a sottolineare l’impegno nella sostenibilità ambientale e nella promozione di un turismo responsabile.
Gli eventi sono per la maggior parte a ingresso libero, fatta eccezione per gli spettacoli teatrali. Questo permette una ampia partecipazione del pubblico locale e turistico, facilitando l’accesso a contenuti culturali di qualità.
Nel complesso, il 27° suq festival si presenta come un momento di grande fermento artistico e sociale per genova, che coinvolge diverse realtà della città e si proietta a livello internazionale, offrendo un calendario ricco di contenuti e partecipazione attiva.
Questa edizione del suq festival rappresenta una conferma per genova e per il suo porto antico come spazi di cultura, espressione e scambio tra popoli. L’attenzione alle tematiche sociali e ambientali, unita a un’offerta artistica variegata, contribuisce a rendere questa manifestazione un appuntamento fisso nel calendario estivo della città ligure.