Il consiglio comunale di genova ha vissuto un debutto con molte tensioni, durante la prima seduta presieduta dalla nuova amministrazione guidata dalla sindaca silvia salis. Il consigliere democratico claudio villa è stato scelto come presidente dell’assemblea, un ruolo chiave a palazzo tursi. La votazione ha evidenziato alcune divisioni all’interno dei gruppi politici, mentre non sono mancati riferimenti all’inchiesta giudiziaria che coinvolge alcune figure importanti della città.
Voto e sostegno politico per claudio villa presidente del consiglio
La nomina di claudio villa a presidente del consiglio comunale di genova ha segnato il passaggio di consegne dopo giorni di trattative tra i partiti della maggioranza. Villa, consigliere esperto al quarto mandato, ha ottenuto la carica con 29 voti favorevoli su 41, superando la soglia dei due terzi. Le 12 schede bianche testimoniano però alcune riserve e dissensi interni.
Il voto si è svolto a scrutinio segreto, una modalità che ha permesso ai consiglieri di esprimersi liberamente senza pressioni dirette. Il gruppo vince genova, guidato da pietro piciocchi, ex candidato sindaco del centrodestra, ha annunciato il proprio sostegno, motivandolo con uno spirito di collaborazione civica. Tra le assenze di voto c’è stata la consigliera monica russo del pd, che ha scelto la scheda bianca per dissenso rispetto alla linea maggioritaria del partito.
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Villa è stato già presidente temporaneo durante la prima seduta, in quanto consigliere “anziano”, ovvero il più votato della lista con il maggior numero di preferenze. Proprio questa norma ha permesso la sua presenza in prima posizione al tavolo dell’assemblea fino all’elezione definitiva.
Inchiesta giudiziaria e presenza in aula
La prima seduta del consiglio ha avuto anche un momento segnato dalle tensioni legate a un’inchiesta della procura di genova. sergio gambino, ex assessore comunale e ora consigliere, è tra le figure coinvolte in un’indagine per corruzione e presunte rivelazioni di segreto d’ufficio. Il procedimento riguarda vicende connesse alla campagna elettorale della sindaca silvia salis.
Gambino si è autosospeso dal partito fratelli d’italia, ma ha comunque partecipato alla seduta consiliare. La sua presenza ha suscitato reazioni in aula, soprattutto perché il caso tocca direttamente l’amministrazione appena insediata. Gli accertamenti della procura devono ancora concludersi e pesano sull’immagine della nuova giunta.
L’indagine riguarda presunti scambi illeciti e fughe di notizie riservate durante la fase elettorale. Queste accuse sono al centro di un clima di sospetto che accompagna i primi giorni della legislatura. La vicenda resta sotto osservazione dei media e della opinione pubblica cittadina.
Il ruolo di claudio villa e dichiarazioni dopo l’elezione
Subito dopo l’ufficializzazione del suo incarico, claudio villa ha pronunciato poche parole per definire il proprio impegno alla guida del consiglio comunale. Ha promesso di svolgere il ruolo con competenza e coerenza, assicurando “un approccio improntato al servizio della comunità genovese.”
La sua esperienza in consiglio, d’altronde, è ben nota in città: al quarto mandato ha già presieduto diverse commissioni e conosce gli equilibri politici a palazzo tursi. Villa rappresenta una figura di riferimento soprattutto per il partito democratico, diventando così la seconda carica istituzionale più importante in città dopo la sindaca.
L’assemblea comunale, guidata da villa, affronterà ora le sfide dell’amministrazione salis. Tra i primi temi attesi ci sono le politiche urbanistiche, la gestione dei servizi pubblici e le iniziative per rilanciare il tessuto sociale. Il nuovo presidente dovrà mantenere un clima di collaborazione tra forze diverse, specie in un contesto segnato da tensioni e da un’inchiesta delicata in corso.
Periodo intenso per il consiglio comunale
Il consiglio comunale si prepara quindi a un periodo intenso e decisivo per genova, con un presidente chiamato a bilanciare le esigenze politiche e il rispetto delle istituzioni cittadine.