La questione delle emergenze legate alle patologie da ustione assume un rilievo crescente in Italia e in Europa, soprattutto dopo i cambiamenti geopolitici che hanno modificato il quadro delle priorità sanitarie e di sicurezza. Genova sarà la città da cui partirà il primo passo operativo verso un piano coordinato nazionale per rispondere efficacemente a grandi emergenze sanitarie causate da disastri di massa. Questo avanzamento risponde a un invito concreto della Commissione Europea, che ha richiesto a ogni stato membro di elaborare strategie di intervento per eventi catastrofici.
Il nuovo piano di emergenza per le ustioni: la spinta della commissione europea
Il programma nazionale sulle emergenze riguardanti le ustioni nasce in un contesto di crescente attenzione sul rischio di disastri che possono coinvolgere numerosi feriti con queste specifiche lesioni. La Commissione Europea ha infatti sollecitato i paesi a predisporre piani sanitari di emergenza per garantire un percorso di cura rapido e coordinato. Il presidente nazionale della Società Italiana Ustioni Giuseppe Perniciaro, impegnato da tempo nella gestione e nello studio delle patologie da ustione, ha annunciato ufficialmente da Genova questa iniziativa strategica.
Durante il congresso nazionale Siust, tenutosi a Palazzo Ducale, Perniciaro ha illustrato come la società scientifica abbia messo in campo un tavolo tecnico multidisciplinare. Questa struttura coinvolge soggetti diversi, dall’Asl3 genovese a Ministero della Salute, Protezione civile, Sanità Militare e rappresentanti dell’EU Commission Hera. L’obiettivo è prepararsi a qualsiasi tipo di evento fuori dalla normale routine sanitaria, rispondendo a scenari di massa che richiedono interventi immediati e coordinati.
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Una rete funzionale per emergenze complesse
Il lavoro coinvolgerà più interlocutori, con il fine di ottenere una rete funzionale e integrata tra centri specializzati e sistemi di emergenza territoriali. Questa collaborazione potrà mettere alla prova procedure di risposta rapida, risorse mediche dedicate e l’uso di tecnologie innovative per il trattamento delle ustioni che, durante questa due giorni a Genova, sono state uno dei temi principali del dibattito.
Genova e il centro grandi ustionati: un punto di riferimento nazionale e europeo
Il ruolo di Genova nella rete del trattamento delle ustioni è centrale ormai da anni. L’assessorato regionale alla Sanità ha ribadito l’importanza del Centro grandi ustionati, non solo per la regione Liguria ma per un’area molto estesa del nord Italia. Massimo Nicolò, assessore regionale, ha ricordato come questa struttura rappresenti non solo un luogo di cura, ma un modello che ha fatto scuola per la gestione complessa di pazienti con ustioni gravi.
Il Centro ospitato nell’Asl3 genovese si è distinto sia per l’efficacia terapeutica sia per la capacità di sviluppare nuove tecniche chirurgiche per la ricostruzione. La chirurgia plastica è una componente fondamentale del trattamento, soprattutto nella fase post-acuta quando si interviene per ristabilire funzionalità e aspetto. Il direttore generale di Asl3 Luigi Carlo Bottaro ha definito il centro genovese uno dei migliori in Europa, alle spalle solo di strutture di Berlino e Madrid.
Guida scientifica e innovazione
La guida scientifica di Giuseppe Perniciaro, che ha sostenuto la crescita e il riconoscimento di questo istituto, ha portato a risultati concreti nella cura e nella ricerca, trasformando il centro in un punto di riferimento nazionale nel settore. La collaborazione con altre istituzioni sanitarie e la partecipazione ai tavoli tecnici per l’emergenza rafforzano la posizione di Genova come nodo fondamentale in caso di maxi emergenze da ustioni.
Le nuove tecnologie e le proposte terapeutiche al centro del congresso nazionale di genova
Oltre all’organizzazione del sistema di emergenza, il congresso nazionale della Società Italiana Ustioni ha dedicato molte sessioni all’aggiornamento sulle tecniche di cura e sulla sperimentazione di nuovi biomateriali. Attraverso questo appuntamento biennale è stato possibile mettere a confronto gli esperti italiani e provenienti dall’estero per condividere i progressi clinici nella gestione delle ferite da ustione.
Le innovazioni riguardano sia i trattamenti in fase acuta, con prodotti biologici capaci di accelerare la rigenerazione della pelle, sia le tecniche chirurgiche per ridurre le cicatrici e migliorare la funzionalità residua. La ricerca sui biomateriali si focalizza su materiali che possono sostituire temporaneamente o stabilmente la pelle danneggiata, evitando complicazioni infettive e migliorando il decorso del paziente.
Protocolli e gestione delle emergenze
Il confronto tra centri e specialisti ha portato anche all’analisi di protocolli terapeutici che si adattano a pazienti con ustioni estese, un problema frequente nelle emergenze di massa. Queste conoscenze saranno utili all’interno del piano nazionale di emergenza, così da offrire ai medici strumenti aggiornati e pratiche consolidate per intervenire subito e con efficacia.
Genova conferma così la sua posizione chiave nella gestione delle patologie complesse come quelle da ustione. Tra piano emergenze sanitaria, centro specializzato e aggiornamenti scientifici, il capoluogo ligure si prepara ad affrontare scenari critici con strutture e competenze mirate al soccorso e alla cura dei pazienti.