La crisi all’interno di Fratelli d’Italia a Bolzano si aggrava dopo il voto al programma della sindaca Renate Zeller. Marco Galateo, vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano e presidente provinciale del partito, ha chiesto apertamente le dimissioni della consigliera comunale Ilenia Nero. Il caso nasce dall’astensione di Nero durante il voto sul programma della maggioranza, scelta che secondo Galateo si traduce in una rottura della fiducia con l’elettorato e con il gruppo consiliare.
Tensioni interne e voto contrario nelle commissioni consiliari
Il nodo della discordia è il comportamento di Ilenia Nero nelle votazioni dell’ultimo consiglio comunale. Il 2025 ha portato a una frattura evidente in Fratelli d’Italia, dovuta più che altro a scelte politiche in contrasto con l’indirizzo del partito provinciale. Nero, secondo Galateo, non solo si è astenuta sul voto al programma di Zeller, contravvenendo alle indicazioni del gruppo, ma ha anche espresso un unico voto contrario nelle commissioni consiliari, isolandosi di fatto dal resto dei colleghi.
Una frattura profonda nel partito
Questa scelta ha innescato una serie di rimostranze interne che vanno ben oltre quel singolo episodio. Galateo sottolinea come Nero abbia mostrato un atteggiamento ostile e un’incapacità di dialogo che si trascina dalla legislatura precedente. La richiesta di dimissioni rappresenta per il vicepresidente una risposta al “tradimento” che la consigliera avrebbe compiuto nei confronti del mandato elettorale e della coesione del gruppo.
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Problemi di comunicazione e scontri politici nella campagna elettorale
Le tensioni tra Nero e il gruppo consiliare non sono nuove. Durante la campagna elettorale, già nel 2024, la consigliera aveva ricevuto ammonizioni formali per atteggiamenti non conformi al regolamento di Fratelli d’Italia e per attività che andavano contro lo “spirito” del partito. Nonostante ciò, Nero non ha modificato il proprio comportamento e ha continuato a rifiutare il confronto con l’organizzazione interna.
Una campagna definita autoreferenziale
Galateo ha definito quella campagna “autoreferenziale”, sottolineando come siano state fatte promesse elettorali che, a suo dire, non potranno mai tradursi in fatti concreti. La rottura, avvenuta dopo la campagna, nasce anche, secondo il presidente provinciale di FdI, da problemi di comunicazione creati dalla stessa consigliera. Questo ha portato al defezionamento di Nero dal gruppo consiliare, con inevitabili conseguenze politiche e morali.
La posizione ufficiale di fratelli d’italia e il codice etico firmato
Galateo ha ribadito la forza di Fratelli d’Italia come partito nazionale, ma altamente strutturato anche a livello locale, con regole precise che ogni dirigente e consigliere deve rispettare. Nel caso di Ilenia Nero si verifica un distacco deciso dal gruppo che, secondo il presidente provinciale, implica anche la perdita del mandato elettorale.
Il codice etico e la richiesta di dimissioni
Secondo il codice etico sottoscritto al momento dell’adesione al partito, chi lascia il gruppo consiliare deve lasciare anche il seggio al consiglio comunale. Galateo ha invocato questo principio per giustificare la richiesta di dimissioni immediata. Restare in carica significherebbe per lui un doppio tradimento dei cittadini che hanno votato il simbolo di Fratelli d’Italia e la candidata stessa di Nero.
Le implicazioni politiche a bolzano nel 2025
La richiesta di dimissioni non è solo una questione di disciplina interna, ma mette in luce le difficoltà di Fratelli d’Italia a mantenere unità e coesione in una realtà politica complessa come Bolzano. Il voto al programma della sindaca Zeller ha acceso un riflettore sulle divisioni presenti nel gruppo e ha imposto scelte nette.
Galateo, da vicepresidente della provincia e rappresentante di FdI, tenta così di rilanciare la compattezza del partito in un momento in cui le tensioni, di fatto, rischiano di compromettere la credibilità verso gli elettori. La vicenda resta aperta, con conseguenze che potrebbero andare ben oltre lo scontro attuale, coinvolgendo il modo in cui vengono gestiti i mandati e le rappresentanze a livello locale.