La scuola secondaria di primo grado Michetti – Pascoli di Pescara ha realizzato un cortometraggio che porta l’immagine di Gabriele d’annunzio nel mondo digitale dei ragazzi di oggi. Il progetto, parte del concorso “La bellezza della lettura: leggere, leggere, leggere!” promosso dalla fondazione Il Vittoriale degli Italiani, cerca di rendere accessibile e attuale la figura del poeta attraverso i linguaggi e le abitudini comunicative dei giovani. Il lavoro è stato presentato recentemente a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, con la partecipazione degli studenti e dei docenti.
La genesi e gli obiettivi del progetto scolastico
Il cortometraggio nasce dall’esperienza didattica dell’istituto comprensivo 4 di Pescara, guidato dalla dirigente scolastica Daniela Morgione e coordinato dalla professoressa Franca Berardi. Il progetto ha visto la collaborazione del regista Peter Ranalli e del compositore Stefano Cutilli, che ha curato le musiche originali. L’obiettivo principale è stato quello di far conoscere d’annunzio non come una figura distante nel tempo, ma come un modello di giovane lettore appassionato, da cui trarre ispirazione.
Il concorso e il pubblico di riferimento
Il concorso, organizzato insieme all’ufficio scolastico territoriale di Brescia e a Garda Musei Scuole, si propone di valorizzare la lettura nelle scuole attraverso il riferimento alla vita e alle opere del poeta. La scuola di Pescara ha scelto di puntare su un’idea originale: immaginare d’annunzio come un personaggio presente nel mondo social dei giovanissimi, comunicando tramite un ipotetico profilo instagram chiamato “gabri_dannu1863”. In questo modo, il progetto si rivolge direttamente alla cosiddetta generazione alpha, i ragazzi nati negli ultimi anni, abituati a dialogare soprattutto attraverso i social network.
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Questo approccio consente di accorciare le distanze tra passato e presente, costruendo un ponte tra la letteratura classica e i linguaggi contemporanei. Il cortometraggio diventa così strumento di promozione della lettura e al tempo stesso un esperimento di educazione ai media, invitando i ragazzi a riconoscere nelle poesie e nelle vicende personali di d’annunzio temi ancora attuali e vicini al loro vissuto.
Contenuti e stile del cortometraggio
Nel video, gli studenti del secondario di primo grado interagiscono con alunni delle quinte della scuola primaria. Assieme, dialogano con una figura ispirata a Gabriele d’annunzio, che si esprime usando espressioni dello slang giovanile come “slay” o “non sto più nella pelle”, mescolate a citazioni tratte da celebri poesie come “I pastori” e “La pioggia nel pineto”. L’esperimento linguistico intende rendere più familiari i versi e farli percepire come strumenti vivi di comunicazione.
Il cortometraggio include anche racconti tratti dalla vita del vate, come quello della “frittata rapita” che viene riproposto con il format “story time” tipico dei social media: un linguaggio fresco, diretto, che simula un dialogo spontaneo con il pubblico. I ragazzi si affacciano così su un’esperienza artistica che non si limita a trasmettere nozioni, ma coinvolge emotivamente e stimola la curiosità.
Una studentessa interpreta il poeta
Una studentessa interpreta l’apparizione del poeta come un momento quasi mistico, spiegato poi come “sindrome di Stendhal”, condizione che provoca forti reazioni emotive di fronte a opere d’arte straordinarie. D’annunzio si rivolge ai ragazzi con parole di incoraggiamento: “Lavorate, lavorate, lavorate… sii audace, sempre audace”. Questa scelta narrativa rende il vate una figura vicina, quasi “tangibile”, capace di suggerire fiducia e determinazione ai giovani oggi.
Il montaggio, le musiche di Stefano Cutilli e la regia di Peter Ranalli valorizzano la commistione fra antico e moderno, creando un ritmo adatto a catturare l’attenzione di chi vive immerso nei nuovi media digitali.
La presentazione al vittoriale e le occasioni future
La presentazione è avvenuta nell’auditorium del Vittoriale, a Gardone Riviera, un luogo simbolico legato alla figura di Gabriele d’annunzio. Gli studenti e i loro docenti sono stati accolti da Giovanna Ciccarelli, coordinatrice del progetto “Vittoriale Scuole”. L’incontro ha rappresentato un momento importante di confronto e valorizzazione del lavoro svolto.
Al termine della proiezione, i ragazzi hanno incontrato Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione Il Vittoriale degli Italiani. Guerri ha invitato gli alunni a ripresentare il cortometraggio a Pescara, in occasione del festival dannunziano previsto per settembre. Questa opportunità permette di dare visibilità al progetto anche fuori dal contesto scolastico e di rafforzare il legame tra la città natale del poeta e il territorio del Vittoriale.
Durante la visita, gli studenti hanno potuto esplorare i musei e il parco della cittadella dannunziana, approfondendo la conoscenza dell’ambiente e degli oggetti legati alla vita del poeta. L’esperienza integrata tra lavoro creativo, didattica e visita culturale offre una prospettiva multidimensionale per avvicinare i giovani al patrimonio letterario e storico.
Il ruolo degli insegnanti e il sostegno delle famiglie
Il successo del progetto deve molto al lavoro di squadra all’interno dell’istituto scolastico. La professoressa Franca Berardi ha espresso gratitudine per la collaborazione delle colleghe Tiziana Bertuzzi, Stefania Buccione, Palma Cerundolo, Sara Cordischi, Cecilia Fusco, Stefania Labbate, Erika Morettini e Manuela Pavone. Il coinvolgimento di tutto il corpo docente ha permesso di coordinare in modo efficace le diverse fasi del cortometraggio.
Importante anche il ruolo delle famiglie, che hanno accompagnato e sostenuto i ragazzi nel percorso creativo e partecipativo. Quando i genitori ripongono fiducia negli insegnanti e nell’istituzione scolastica, si creano le condizioni migliori perché progetti educativi di questo tipo possano emergere e realizzarsi.
Il lavoro svolto mostra come la sinergia tra docenti, studenti e famiglie costituisca un fattore cruciale per rivitalizzare l’interesse verso la cultura e la lettura, anche in un contesto di rapida evoluzione dei mezzi di comunicazione.
Il cortometraggio del comprensivo 4 di Pescara rappresenta un esempio significativo di come la cultura classica può entrare nel quotidiano dei più giovani, adottando linguaggi loro familiari e facendo rivivere figure storiche emblematiche nel presente digitale. La risposta ottenuta e gli inviti ricevuti indicano la strada per future iniziative di valorizzazione letteraria all’interno e fuori dalle scuole.