L’attività investigativa congiunta tra i Carabinieri di Cerveteri e il Commissariato di Polizia di Ladispoli ha portato all’arresto di due uomini italiani accusati di furto continuato in abitazione e ricettazione. Gli arresti sono avvenuti la notte scorsa nel comune di Cerveteri, dopo una serie di furti messi a segno ai danni di più abitazioni e il recupero della refurtiva trafugata. Il caso evidenzia l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine locali nel contrasto ai reati predatori.
La dinamica dei furti nelle abitazioni di cerveteri
Alle ore 1,40 della notte, i due soggetti si sono introdotti nel giardino privato di un’abitazione a Cerveteri, da dove hanno rubato una bicicletta marca Atala, un tagliaerba e un cavo elettrico. Dopo avere caricato la refurtiva sulla loro Fiat Panda, si sono allontanati velocemente dal luogo del furto. Le forze dell’ordine hanno messo in atto un monitoraggio serrato, scoprendo che i ladri nascondevano la merce in un’altra casa poco distante. Questa sequenza di azioni mostra un modus operandi basato sulla rapidità e sulla ricerca di nascondigli per gli oggetti rubati, probabilmente utilizzati per un successivo traffico illecito.
Intervento e arresto tempestivo
Il pronto intervento e la rete di controllo instaurata dagli agenti hanno permesso di individuare immediatamente i sospetti. Il tempestivo arresto in via Furbara Sasso ha impedito ulteriori spostamenti della refurtiva e ha costituito un passo fondamentale per la restituzione degli oggetti ai proprietari.
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Il furto aggravato da ricettazione e gli indizi raccolti
L’auto sulla quale viaggiavano i due arrestati è risultata rubata poco prima ai danni di un’anziana residente nella stessa zona. La vittima, all’incirca intorno a mezzanotte, ha subito un furto all’interno della propria abitazione a Ladispoli. I ladri hanno forzato la porta d’ingresso ed entrare mentre la donna dormiva, asportando un televisore Samsung, un telefono cellulare, gli occhiali da vista, e le chiavi sia dell’abitazione che dell’automobile. Il furto si è verificato senza che la proprietaria si accorgesse sul momento.
Quando i Carabinieri hanno fermato i due uomini, nel veicolo sono stati rinvenuti il televisore e il telefono cellulare sottratti, poi riconosciuti dalla vittima. In aggiunta, gli agenti hanno sequestrato diversi arnesi da scasso trovati in possesso dei sospettati, indizi che rafforzano ulteriormente l’accusa. Questi strumenti servivano probabilmente per forzare porte e serrature, facilitando i furti in abitazione perpetrati.
Strumenti sequestrati e prove raccolte
Gli arnesi da scasso rinvenuti rappresentano un elemento chiave nelle indagini, mettendo in luce il metodo con cui i furti venivano eseguiti.
Sequestro della refurtiva e proseguimento delle indagini
La successiva perquisizione nell’abitazione di uno degli arrestati ha portato al rinvenimento di altra merce rubata, collegata a furti avvenuti in via Valeri. Tutti gli oggetti, così come l’automezzo utilizzato, sono stati formalmente restituiti agli aventi diritto, mettendo fine a un circuito di ricettazione.
Le indagini continuano per ricostruire completamente l’entità del fenomeno e individuare eventuali complici o ulteriori episodi legati a questi due soggetti. La fase preliminare delle indagini richiede che gli arrestati restino definiti come innocenti fino a sentenza definitiva. La coordinazione tra Carabinieri e Polizia di Stato resta determinante nel garantire progressi nelle operazioni di contrasto ai furti sul territorio locale.