Furto e danneggiamento di piantine di agrumi a Corigliano Rossano: indagini in corso
Un grave episodio ha colpito l’azienda agricola di Enrico Parisi, delegato nazionale di Giovani Impresa Coldiretti e presidente di Coldiretti Cosenza. Oltre 350 piantine di agrumi sono state rubate e danneggiate, sollevando interrogativi sulla sicurezza e la protezione delle attività agricole nella regione. Parisi ha prontamente denunciato l’accaduto ai carabinieri, i quali hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze del furto.
Il furto di piantine: un atto contro l’agricoltura
L’incidente è emerso in un momento già critico per il settore agricolo, che sta affrontando varie difficoltà legate alle condizioni climatiche e al mercato. Le piantine di agrumi, soprattutto quelle destinate alla produzione di arance, sono fondamentali per il futuro dell’azienda. Il valore economico e l’impatto emotivo di questa perdita non possono essere sottovalutati. Gli agricoltori non solo subiscono danni materiali, ma la loro capacità di continuare a investire e lavorare in un ambiente già problematico è compromessa ulteriormente.
Il furto e il danneggiamento delle piantine non rappresentano solo un danno economico; essi simbolizzano un attacco a tutto il comparto agricolo locale. Parisi ha espresso la sua preoccupazione non solo per le perdite finanziarie, ma anche per il messaggio di sfiducia che atti come questi possono veicolare, minando la speranza e la determinazione degli imprenditori agricoli onesti.
La reazione di Enrico Parisi e della comunità agricola
Dopo aver accertato i danni, Parisi ha voluto rendere pubblica la sua rassegnazione e la sua indomita determinazione. La sua dichiarazione mette in evidenza come il furto non rappresenti un’allettante intimidazione per chi lavora onestamente nel settore. “Questo non è il Sud per cui gli agricoltori lottano” ha sottolineato, attirando attenzione sulla necessità di proteggere chi lavora con dedizione per il futuro della Calabria.
Con queste parole, Parisi non solo denuncia il reato, ma invita anche alla riflessione su quanto sia importante continuare a nutrire un clima di fiducia e collaborazione tra gli agricoltori. La frase “le mani degli agricoltori saranno anche sporche di terra ma profumeranno sempre di umiltà e dignità” riassume un ethos che è essenziale per il settore agricolo, in cui il lavoro è una combinazione di duro sforzo e rispetto per la propria terra.
La solidarietà di Coldiretti Calabria
Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, ha rilasciato una nota di vicinanza nei riguardi di Parisi, enfatizzando l’importanza del suo operato per la comunità agricola sia a livello nazionale che regionale. La solidarietà espressa sottolinea un principio fondamentale: l’unità e il supporto reciproco tra gli agricoltori è essenziale per affrontare le sfide comuni.
Aceto ha riconosciuto l’impegno di Parisi nella promozione della legalità, dello sviluppo agricolo e del coinvolgimento dei giovani nelle attività sociali, evidenziando come questi valori siano parte integrante della cultura agricola calabrese. Questo sostegno diventa un messaggio forte: la comunità agricola è resiliente e pronta a combattere contro qualsiasi forma di illegalità che minacci il suo sviluppo.
Il caso di Corigliano Rossano solleva interrogativi su questioni più ampie legate alla sicurezza e alla legalità nel settore agricolo, evidenziando la necessità di misure efficaci per proteggere gli imprenditori e le loro attività. Le indagini dei carabinieri rappresentano un passo importante in questa direzione, con l’auspicio che si arrivi a risultati concreti per tutelare il lavoro e l’integrità degli agricoltori.