Tra la notte del 4 e 5 giugno a Cirò Marina è stato sottratto un ingente quantitativo di farmaci oncologici custoditi nel deposito della farmacia territoriale del sub distretto Asp. I medicinali, di grande valore economico e terapeutico, sono spariti dopo un’effrazione mirata al poliambulatorio di via Togliatti. Il caso ha allertato le forze dell’ordine e gettato una luce su un problema crescente a livello nazionale.
Dettagli del furto e modalità dell’intrusione
Il colpo è avvenuto durante le ore notturne, tra le 22 e le 7 del mattino successivo. I malviventi hanno scelto un accesso secondario al poliambulatorio, una porta tagliafuoco che affaccia su una zona meno sorvegliata. Per entrare hanno forzato la serratura, riuscendo a superare le barriere di sicurezza con precisione. Una volta all’interno, si sono diretti direttamente al piano terra, dove si trova la farmacia territoriale.
L’armadio contenente i farmaci oncologici è stato scassinato con strumenti da scasso, segno di un furto studiato e non improvvisato. Il personale di vigilanza che ha preso servizio alle prime ore dell’alba ha subito rilevato l’effrazione, segnalando l’accaduto. Non sono stati asportati altri medicinali o apparecchiature mediche, a indicare un obiettivo preciso dei ladri.
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Intervento delle forze dell’ordine e primi rilievi
I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina sono intervenuti rapidamente sul luogo del furto, iniziando un’indagine accurata. Dopo aver raccolto testimonianze e ascoltato il personale presente, hanno effettuato rilievi tecnici per individuare tracce e prove utili. Le telecamere di videosorveglianza collocate nell’area sono al centro dei controlli.
Gli investigatori stanno analizzando le immagini per identificare i responsabili e ricostruire con precisione la dinamica dell’intrusione. La quantificazione del danno ha richiesto tempo, data la natura delicata dei farmaci rubati. Si tratta di prodotti per terapie oncologiche, spesso costosissimi e controllati, che non si trovano facilmente sul mercato comune.
Contesto nazionale e implicazioni legate al mercato nero
Il furto di farmaci oncologici è un fenomeno che si sta diffondendo in tutto il paese. Questi medicinali, molto richiesti e costosi, vengono spesso banditi da ricettatori collegati al crimine organizzato. Tramite reti illegali e il dark web, i farmaci sottratti trovano canali di vendita nascosti, lontani dal controllo delle autorità sanitarie.
La provincia di Crotone non aveva mai registrato un episodio simile prima d’ora, anche se altre zone della Calabria hanno vissuto eventi analoghi. Nel gennaio scorso, l’ospedale di Cetraro era stato infatti colpito in maniera simile. Questi episodi confermano quanto sia delicata la gestione di certi farmaci e quanto urgente sia rafforzare la sicurezza nelle strutture sanitarie.
Le conseguenze per la comunità e la sanità locale
La perdita di farmaci oncologici ha ripercussioni immediate sui pazienti e sulle strutture sanitarie. Questi prodotti, cruciali per le cure contro tumori, non sono facilmente sostituibili e richiedono forniture specializzate. Il furto rallenta i trattamenti e può compromettere il percorso terapeutico di chi è già in cura.
Gli operatori sanitari si trovano a dover gestire l’emergenza mentre cercano supporto per rimpiazzare i medicinali mancanti. Nel frattempo, le autorità lavorano per individuare i responsabili e prevenire fatti analoghi. La vicenda fa emergere la necessità di proteggere meglio depositi e farmacie all’interno degli enti pubblici, specialmente quando si tratta di prodotti molto delicati come i farmaci oncologici.