funerali di guerrino casamonica a roma vietati al pubblico per ordine del questore

funerali di guerrino casamonica a roma vietati al pubblico per ordine del questore

La questura di Roma impone funerali privati per Guerrino Casamonica, limitando la partecipazione ai soli parenti stretti per evitare manifestazioni pubbliche vistose e garantire l’ordine nella capitale.
Funerali Di Guerrino Casamonic Funerali Di Guerrino Casamonic
La questura di Roma ha disposto funerali privati e a porte chiuse per Guerrino Casamonica, membro del clan romano, per evitare manifestazioni pubbliche vistose e garantire l’ordine pubblico. - Gaeta.it

L’ultimo saluto a guerrino casamonica, membro noto del clan romano, si svolgerà in forma privata, senza la partecipazione di estranei o manifestazioni pubbliche. La questura di roma ha stabilito questa regola per evitare scene vistose e rievocazioni di eventi simili accaduti in passato durante funerali della stessa famiglia.

La decisione della questura di roma sulle esequie di guerrino casamonica

Il questore di roma ha emanato un provvedimento che impone funerali a porte chiuse per guerrino casamonica, morto recentemente in ospedale all’età di 59 anni. Le esequie sono programmate per mercoledì ma solo i parenti più stretti avranno accesso alle cerimonie. La misura è stata notificata direttamente alla famiglia e all’impresa che si occupa dell’organizzazione funebre per assicurare il rispetto delle indicazioni.

Questa scelta nasce «considerando le modalità esibitive che in passato hanno caratterizzato i funerali di alcuni membri della stessa famiglia», spiega la questura. L’intento è di contenere eventuali manifestazioni pubbliche che in passato hanno attirato attenzione mediatica e provocato disagi in città.

Funerali di vittorio casamonica: l’episodio che ha spinto a limitare le cerimonie

Il riferimento più noto riguarda il funerale di vittorio casamonica, figura di spicco del clan romano, scomparso circa dieci anni fa. All’epoca furono messi in scena eventi scenografici che coinvolsero una carrozza trainata da cavalli, la musica del celebre film “Il padrino” e una pioggia di petali lanciati dall’alto dai camion.

Queste celebrazioni, pur essendo un’espressione di lutto, richiamarono l’attenzione delle forze dell’ordine e dell’opinione pubblica per la loro grandiosità e per l’eco mediatica che suscitarono. Quelle scene crearono non pochi problemi negli spostamenti urbani e sollevarono critiche per il modo vistoso con cui veniva celebrata la morte di un esponente di un clan noto.

L’impatto delle misure sulla gestione pubblica dei funerali di componenti di clan

Il provvedimento del questore si inserisce in un più ampio contesto di gestione delle manifestazioni pubbliche connesse a persone legate a famiglie criminali. La questura cerca di evitare che momenti di dolore diventino occasioni per esibizioni che possano accendere tensioni o attirare folle incontrollate.

La presenza di gruppi organizzati o di singoli esponenti legati ai clan in eventi pubblici può far degenerare la situazione, alimentando la visibilità di queste famiglie e ostacolando l’ordine pubblico. Ecco perché sono adottate misure come limitare i funerali a una cerchia familiare, vietando processioni o altri gesti spettacolari.

Controllo dell’ordine pubblico nella capitale

Questo approccio mira a mantenere la quiete nelle strade e a evitare che certe cerimonie diventino un simbolo di potere sotto gli occhi della città, soprattutto nella capitale dove la presenza di questi gruppi è da anni al centro dell’attenzione di polizia e magistratura.

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