Frode fiscale nei lavori edili: sei cantieri nel leccese coinvolti in un piano da 3 milioni di euro

Frode fiscale nei lavori edili: sei cantieri nel leccese coinvolti in un piano da 3 milioni di euro

Sei cantieri nella provincia di Lecce coinvolti in una frode fiscale da 3 milioni di euro tramite lavori fittizi e fatture false, con indagini su professionisti abilitati e sequestri di beni e cassetto fiscale.
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Scoperta una frode fiscale in sei cantieri di Lecce, con lavori fittizi usati per ottenere indebitamente crediti d’imposta per circa 3 milioni di euro; quattro persone indagate e sequestri di beni per bloccare le attività illecite. - Gaeta.it

Un’indagine recente ha scoperto un sistema di frode fiscale legato a cantieri nella provincia di Lecce. Sei cantieri risultano al centro di un’attività illecita che ha prodotto crediti d’imposta su lavori che, nella maggior parte dei casi, non sono mai stati realizzati o sono stati completati solo in parte. La truffa ha coinvolto professionisti abilitati e ha permesso di ottenere indebiti benefici pubblici.

Il meccanismo della frode tramite lavori di ristrutturazione

Il sistema fraudolento si basava su lavori di ristrutturazione attestati come completati da tecnici con ruolo ufficiale, che hanno firmato i documenti richiesti per la fruizione degli incentivi fiscali. Questi professionisti hanno apposto il visto di conformità su certificazioni false o ingannevoli. In realtà, molte opere non erano mai iniziate o erano solo parzialmente completate. Le ditte coinvolte hanno emesso una serie di fatture per lavori mai effettuati. Queste fatture fantasma, per un valore complessivo vicino ai 3 milioni di euro, sono state usate per ottenere crediti d’imposta da sfruttare poi in cessioni verso banche, poste ed enti finanziari.

L’importanza delle attestazioni professionali

L’importanza delle attestazioni da parte dei professionisti ha permesso di nascondere la natura inappropriata degli interventi, rendendo la frode difficile da individuare a prima vista. Il sistema ha mosso transazioni attraverso i sistemi dell’Agenzia delle Entrate, che ha registrato crediti basati su dati non corrispondenti alla realtà.

Le operazioni di sequestro e i soggetti coinvolti

Gli accertamenti hanno portato al sequestro di beni e disponibilità finanziarie in diverse sedi. Oltre ai fondi nei conti bancari, sono stati bloccati depositi postali, strumenti finanziari e perfino il cosiddetto “cassetto fiscale” dell’azienda ritenuta parte della rete fraudolenta. Questo strumento permette di gestire online dati fiscali sensibili, chiaramente fondamentale per il controllo delle operazioni legate agli incentivi.

Le misure cautelari mirano a impedire ulteriori spostamenti o perdite di risorse illecitamente ottenute. Le forze dell’ordine hanno concentrato le azioni su tutte le strutture e i canali finanziari collegati direttamente o indirettamente alla società incriminata.

Strumenti e strategie del sequestro

Il blocco del cassetto fiscale rappresenta un’azione chiave poiché consente di monitorare e limitare le attività economiche e fiscali dell’entità coinvolta, prevenendo ulteriori abusi o tentativi di occultare le risorse.

I reati contestati e la posizione della società

Sono quattro le persone indagate. Nei loro confronti pendono accuse di truffa aggravata finalizzata all’ottenimento di denaro pubblico, falsità ideologica sulle certificazioni rilasciate da incaricati pubblici e emissione di fatture false. Questi reati sono stati contestati in relazione ai lavori fittizi e ai documenti falsificati con il fine di monetizzare crediti fiscali.

Alla società coinvolta, invece, sono imputate responsabilità amministrative secondo quanto previsto dal decreto legislativo 231. Questa norma disciplina le sanzioni per enti coinvolti in reati commessi nell’interesse o a vantaggio delle stesse società. In questo caso, la società è ritenuta parte integrante del disegno fraudolento e, di conseguenza, soggetta a sanzioni specifiche.

Le accuse e i sequestri rappresentano un’importante azione contro la frode nel settore delle ristrutturazioni edilizie, con l’obiettivo di tutelare risorse pubbliche e garantire il corretto utilizzo degli incentivi fiscali.

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