Un’aria gelida ha invaso Buenos Aires e molte regioni dell’Argentina, segnando un fine settimana caratterizzato da temperature eccezionalmente basse. L’ondata di freddo sembra destinata a durare fino a metà settimana, con temperature che raggiungono valori insoliti soprattutto nel sud del paese. Le condizioni meteorologiche hanno sorpreso anche gli abitanti delle zone costiere, con fenomeni rari come la neve in alcune località della Patagonia nord-orientale.
L’ondata di freddo che ha avvolto l’argentina
Un’aria fredda proveniente dall’Antartide ha invaso gran parte dell’Argentina nel fine settimana del 7-8 giugno 2025, portando a un calo drastico delle temperature. Il servizio meteorologico nazionale ha emesso un’allerta per un’ondata di gelo definita «eccezionale», con valori che in alcune zone della Patagonia hanno toccato i -18°C. Temperature di questo livello hanno fatto dell’Argentina, almeno temporaneamente, uno dei paesi più freddi al mondo, equiparandola a luoghi come la Groenlandia e alcune aree del Cile.
Impatto sulla capitale e sulle province
L’evento gelido si è esteso fino alla capitale Buenos Aires, dove le minime si sono fermate intorno allo zero in questa stagione invernale australe. A livello territoriale, le ripercussioni si sono fatte sentire su varie province, creando un quadro che negli ultimi 12 anni non si vedeva in molte località patagoniche. La persistenza delle basse temperature è attesa almeno fino a martedì, con mattine particolarmente fredde previste anche nella zona metropolitana della capitale.
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Fenomeni meteorologici straordinari: nevicate in regioni rare
Tra gli eventi più notevoli legati all’ondata di freddo, figura la nevicata registrata a Trelew, città della Patagonia nord-orientale. Qui la neve è caduta per la prima volta dopo 12 anni. Questo ha rappresentato un fenomeno insolito, data la posizione geografica e la tipica assenza di precipitazioni nevose in questa zona costiera.
Accumuli di neve si sono verificati anche nel sud-ovest della provincia di La Pampa, nella parte meridionale di Buenos Aires e su catene montuose come quelle di Córdoba. Neve è stata segnalata persino in alcune località di Neuquén, San Juan e Mendoza, tutte regioni solitamente caratterizzate da climi più temperati. Queste nevicate hanno influito sulla viabilità e sulle attività quotidiane, specialmente in zone non abituate a simili condizioni atmosferiche.
Impatto sulla mobilità e vita quotidiana
Le nevicate in aree non usualmente nevose hanno provocato disagi nei trasporti e modifiche nelle attività giornaliere, soprattutto in zone costiere e di bassa altitudine.
Temperature estreme e località più fredde dell’argentina
Le temperature più rigide sono state rilevate in particolare nella provincia di Río Negro, con Maquinchao che ha registrato una temperatura minima di -16,2 gradi Celsius. Al secondo posto c’è Esquel, in Chubut, con -16 gradi, seguita da Malargüe nella provincia di Mendoza, dove si sono raggiunti -15 gradi. Anche Chapelco, a Neuquén, ha sfiorato i -14,4 gradi, mentre San Carlos de Bariloche, sempre in Río Negro, ha registrato valori attorno a -12,9 gradi.
Questi dati mostrano come il freddo abbia colpito sia le zone montane che quelle di media altitudine. Le città menzionate sono usualmente meta di turismo invernale, ma quest’anno hanno dovuto affrontare un’ondata di gelo più intensa rispetto al solito. Nelle fasce più basse del territorio argentino, come Buenos Aires, le temperature minime sono comunque rimaste intorno allo zero, con punte ancora più fredde nelle ore notturne.
Previsioni meteo per la settimana a buenos aires e dintorni
Il Servizio Meteorologico Nazionale prevede un’intensificazione del freddo soprattutto lunedì 9 e martedì 10 giugno, con le mattine più fredde della settimana attese nella zona metropolitana di Buenos Aires. Lunedì si prevede una minima proprio a 0°C, con massime che non supereranno i 10°C. Per martedì si attendono leggere variazioni con una minima di 1°C e una massima di 11°C.
Da mercoledì 11, le temperature cominceranno a salire, con un aumento graduale delle minime fino a valori compresi tra 4 e 8 gradi e massime che, entro la fine della settimana, toccheranno i 13-17°C. L’aumento sarà progressivo e segnerà la fine del periodo di freddo intenso. La tregua dal gelo dovrebbe interessare anche altre zone del paese, riducendo in modo significativo il rischio di ulteriori nevicate nelle aree insolite colpite nei giorni precedenti.
Il sud america meridionale sorpreso da una perturbazione più ampia
L’ondata di freddo che ha coinvolto l’Argentina fa parte di un fenomeno più ampio che ha colpito diverse nazioni del Sud America meridionale. Brasile, Cile, Perù, Uruguay, Bolivia e Paraguay hanno subito gravi disagi dovuti a temperature inusualmente basse, associate a importanti precipitazioni e disturbi nei trasporti.
Disagi in brasile e altri paesi confinanti
In Brasile, aeroporti strategici come San Paolo-Guarulhos e Rio de Janeiro-Galeão sono stati oggetto di cancellazioni e ritardi dovuti a piogge torrenziali e temperature rigide. Anche Perù, Uruguay, Bolivia e Paraguay hanno registrato condizioni difficili, con voli sospesi o decollati in ritardo e migliaia di passeggeri bloccati.
Le temperature in vaste aree del sud del continente sono scese dai 10 ai 15 gradi Celsius sotto la media stagionale. In particolare nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul una tempesta ha scaricato 92 millimetri di pioggia in un solo giorno, aggravando una situazione già critica dopo le inondazioni di una settimana prima, che avevano causato vittime e l’evacuazione di migliaia di persone a causa delle esondazioni fluviali.
L’evento ha mostrato la fragilità delle infrastrutture locali di fronte a fenomeni meteorologici estremi, con rapporti di danni alle abitazioni, interruzioni elettriche e difficoltà nelle vie di comunicazione che rimangono sotto osservazione mentre il maltempo continua a interessare la regione.