La freccia rossa 2025 ha attraversato ieri un tratto tra le colline della val d’Orcia fino al lago di bolsena affrontando prove cronometrate e controlli orari. Le sfide tra i protagonisti si sono concentrate sui percorsi sterrati e sulle tappe storiche di questa storica gara di auto d’epoca. Le difficoltà del tracciato hanno messo alla prova piloti e navigatori in vista della risalita verso Roma, prevista nei prossimi giorni.
La tappa in val d’orcia e la sfida tra i leader
Intorno all’ora di pranzo, con un sole che si faceva già caldo, la carovana della freccia rossa è partita da siena verso la val d’Orcia. Qui, tra saliscendi e colline caratteristiche, gli equipaggi hanno affrontato la prova cronometrata numero 48. La classifica si è confermata combattuta soprattutto tra due squadre. I campioni in carica, vesco e salvinelli su alfa romeo 6c 1750 ss, sono riusciti a ridurre lo svantaggio e a riprendere la testa della corsa. A inseguire da vicino, i rivali erejomovich e llanos su 6c 1500 ss hanno mantenuto una pressione costante, mentre belometti e ricca con una lancia lambda spider tipo 221 si sono sistemati in terza posizione. Infine tonconogy e ruffini hanno completato la top four su una 6c 1750 gs spider.
Questa parte di gara, che ha visto cambi di leadership e distacchi ridotti a pochi secondi, ha evidenziato le competenze dei piloti nel destreggiarsi tra i tratti impegnativi di collina, con continui cambi di ritmo e precisione nella guida. Al centro dell’attenzione ci sono state anche le condizioni del terreno, che con il sole cocente ha reso più faticoso mantenere la concentrazione e l’efficacia nelle prove.
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Dai controlli timbro alla prova di media a radicofani
Dopo la prova di val d’Orcia, i team hanno affrontato un controllo timbro a campiglia, un punto obbligatorio per registrare il passaggio ufficiale. Poco dopo si sono spostati a radicofani, un tratto importante per la corsa che ha ospitato una prova di media, un nuovo timbro e un controllo orario. A radicofani si è chiuso il passaggio sul territorio toscano per questa tappa, anche se le auto torneranno in zona domani durante la risalita da roma.
La prova di media in questo tratto ha richiesto ai piloti di mantenere una velocità costante lungo il tratto regolato, senza superare i limiti e con particolare precisione. Il controllo orario ha scandito l’uscita degli equipaggi dalla toscana verso le zone successive, regolando il ritmo della gara per evitare anticipi o ritardi che potevano penalizzare la posizione.
L’organizzazione ha curato ogni dettaglio per mantenere il rigore tipico di questa manifestazione, un aspetto fondamentale per equilibrare la competizione tra mezzi storici e garantire sicurezza in un percorso articolato.
Prove sterrate e difficoltà al lago di bolsena
Proprio dopo aver lasciato la toscana, la freccia rossa ha raggiunto le rive del lago di bolsena. Qui sono state disputate otto prove cronometrate concatenate, la maggior parte su strade sterrate che si sono rivelate piuttosto impegnative per gli equipaggi. In queste condizioni, la polvere sollevata dalle auto ha creato visibilità ridotta e ha richiesto aggiustamenti continui nella guida da parte dei piloti e degli accompagnatori.
Il percorso attorno al lago ha messo alla prova la resistenza e la capacità di concentrazione di ogni team, che ha dovuto mantenere tempi precisi nonostante le difficoltà tecniche offerte da questi tratti polverosi. Dopo l’ultima prova, i partecipanti hanno raggiunto il timbro di capodimonte, vicino al porto, dove si sono fermati per la registrazione formale del passaggio.
Successivamente la gara ha previsto il transito a marta, piccolo borgo di pescatori che da sempre è parte integrante del tracciato. Questo momento ha offerto una pausa e un’occasione per apprezzare le suggestioni del territorio, elemento ricorrente nel percorso storico della freccia rossa.
La prova di media sul lago di vico e la tappa a ronciglione
Dopo aver percorso circa quaranta chilometri attorno al lago di bolsena, la carovana ha affrontato la terza prova di media nei pressi del lago di vico. Anche questa frazione ha richiesto una gestione attenta della velocità, con l’obiettivo di rispettare i tempi stabiliti e mantenere una guida regolare.
Questa prova si è inserita in un segmento chiave della gara, che ha avvicinato gli equipaggi a ronciglione, località che da oltre dieci anni è parte fissa della freccia rossa. Tradizionalmente il transito nel centro storico avviene sulla piazza vittorio emanuele, dove ieri è stato effettuato il timbro di passaggio.
Per la prima volta però, ronciglione ha ospitato anche un controllo orario che ha segnato l’inizio della fase di gara verso la capitale. Questo segmento rappresenta un passaggio simbolico, da qui la corsa si dirige verso roma, con tappe e prove che consolideranno le posizioni in vista della conclusione dell’evento.
L’atmosfera che si respira a ronciglione, dal ritmo della gara ai dettagli organizzativi, conferma l’importanza di questo borgo per la manifestazione, che qui trova uno snodo fondamentale tra la parte toscana e il gran finale romano.