Le piogge torrenziali che si sono abbattute tra Veneto e Dolomiti hanno causato smottamenti e innalzamenti dei livelli fluviali con gravi ripercussioni sulle infrastrutture e sulle comunità locali. Le criticità interessano in particolare la strada statale 51 Alemagna tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore, e il territorio pedemontano trevigiano. Le squadre di emergenza sono al lavoro da ore per contenere i danni e assistere la popolazione.
La riattivazione della colata di detriti sulla statale 51 alemagna a dogana vecchia
Nella notte tra il 23 e 24 febbraio 2025 si è riattivata la colata di detriti presente da giorni sulla strada statale 51 Alemagna, all’altezza di Dogana Vecchia, tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore, in provincia di Belluno. I detriti, trascinati dalle piogge, hanno invaso la carreggiata impedendo il passaggio dei veicoli. La situazione è monitorata costantemente dai tecnici della Protezione civile regionale. Gianpaolo Bottacin, assessore alla Protezione civile del Veneto, ha aggiornato la situazione del maltempo in regione confermando la criticità nell’area dolomitica.
Criticità e interventi immediati
Il movimento dei versanti ha richiesto la chiusura o il restringimento del tratto stradale, con conseguenti disagi per gli abitanti e turisti. Le squadre di manutenzione stanno intervenendo per rimuovere fango, sassi e rami, ma il rischio di nuove frane rimane alto a causa del persistere delle precipitazioni. L’area è stata dichiarata in stato di emergenza locale per consentire misure rapide e coordinate.
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Esondazioni e allagamenti nella pedemontana trevigiana a causa delle forti piogge
Le forti precipitazioni hanno provocato l’esondazione di diversi corsi d’acqua nella pedemontana trevigiana. Nella notte il fiume Meschio ha rotto gli argini a Cordignano, dove volontari della Protezione civile sono impegnati nel contenimento degli effetti dell’alluvione. Anche il torrente Crevada ha straripato a Susegana, provocando allagamenti e mettendo a rischio abitazioni e attività commerciali.
Interventi nelle aree più colpite
In molte località della provincia gli interventi sono concentrati sullo svuotamento di garage e scantinati invasi dall’acqua. Le squadre di volontari, coordinate dalle autorità, utilizzano pompe idrauliche per ridurre in tempi rapidi i danni. Le emergenze riguardano soprattutto zone pianeggianti vicino ai fiumi, dove il terreno saturo non assorbe più pioggia.
Attivazione di servizi straordinari e monitoraggio dei fiumi in risposta alle condizioni critiche
L’allerta per il rischio idrogeologico ha spinto le autorità locali a mettere in campo risorse straordinarie. A Cortina d’Ampezzo l’Associazione Nazionale Alpini del Cadore ha attivato squadre per sorvegliare i territori più vulnerabili ai fenomeni franosi e alle esondazioni causate dalle intense precipitazioni. Queste pattuglie supportano anche il coordinamento delle operazioni di emergenza.
Monitoraggio del fiume monticano
Il fiume Monticano, nel comune di Vazzola , ha superato la terza soglia di piena, segnalando un rischio elevato di esondazione. Per questo è stato attivato un servizio di piena, che prevede il monitoraggio continuo del livello idrico e la pronta attivazione delle misure di protezione civile. Le autorità invitano la popolazione a limitare gli spostamenti e a segnalare tempestivamente situazioni di pericolo.
Interventi dei vigili del fuoco e delle squadre di emergenza nelle province colpite
Sul territorio della provincia di Treviso sono stati complessivamente eseguiti circa 100 interventi per fronteggiare le conseguenze del maltempo. Oltre 45 vigili del fuoco, con rinforzi provenienti dai comandi di Belluno e Venezia, sono impegnati in azioni di soccorso, in particolare nel prosciugamento di locali allagati, rimozione di alberi caduti o rami pericolanti sulle strade.
Le operazioni mirano a ripristinare la sicurezza nelle zone colpite e a evitare ulteriori danni. Lo sgombero dell’acqua dai garage e dagli scantinati prosegue anche durante il giorno. Le squadre lavorano in coordinamento con i volontari della Protezione civile e le autorità locali, garantendo assistenza alla popolazione e controllo delle criticità.
La situazione rimane sotto stretta osservazione, mentre le previsioni meteorologiche indicano possibili altri rovesci nelle prossime ore. I residenti devono restare vigili e seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e della Protezione civile per ridurre i rischi.