Francesco Giambrone nominato sovrintendente del Teatro dell’opera di Roma fino al 2030

Francesco Giambrone nominato sovrintendente del Teatro dell’opera di Roma fino al 2030

Francesco Giambrone confermato sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma per il quinquennio 2025-2030, con il sostegno di Alessandro Giuli e Roberto Gualtieri, punta a rilancio artistico e inclusione culturale.
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Francesco Giambrone è stato nominato sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma per il quinquennio 2025-2030, con l’obiettivo di rilanciare l’istituzione attraverso innovazione artistica, apertura sociale e collaborazione pubblico-privata. - Gaeta.it

La nomina di Francesco Giambrone a sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma segna un passo importante per la gestione della più prestigiosa istituzione lirica della capitale. La decisione, presa dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, segue la proposta unanime del Consiglio di Indirizzo della Fondazione, presieduto dal sindaco Roberto Gualtieri. Il mandato coprirà un periodo di cinque anni, dal 22 maggio 2025 al 16 maggio 2030.

La nomina di francesco giambrone: dettagli e tempistiche

Il 22 maggio 2025 segna l’inizio ufficiale del nuovo mandato di Francesco Giambrone come sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma. La nomina arriva dopo l’accordo unanime del Consiglio di Indirizzo, l’organo che sovrintende alla Fondazione Teatro dell’Opera, dove il sindaco Roberto Gualtieri svolge il ruolo di presidente. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ratificato la decisione senza apportare modifiche rispetto alla proposta ricevuta, consolidando la continuità del progetto artistico e gestionale avviato.

Il mandato durerà fino al 16 maggio 2030 e punta a garantire stabilità alla guida del teatro, che rappresenta una delle sedi più significative per la produzione lirica italiana. Questa conferma arriva dopo un periodo in cui Giambrone, già alla guida dal dicembre 2021, ha avviato diverse iniziative per il rilancio della Fondazione. L’approvazione unanime sottolinea la fiducia di istituzioni e soggetti coinvolti nel proseguimento del progetto culturale.

Un ruolo cruciale per la programmazione artistica

La figura del sovrintendente gioca un ruolo cruciale nelle scelte artistiche e gestionali, influenzando tanto la programmazione delle stagioni quanto i rapporti con enti pubblici e privati. La decisione del Ministro attesta la volontà di proseguire con una visione che punta a un’apertura territoriale e sociale del teatro, mantenendo un equilibrio tra innovazione artistica e integrazione nel tessuto urbano romano.

Il percorso professionale di francesco giambrone nelle istituzioni culturali italiane

Francesco Giambrone è nato a Palermo nel 1957 e vanta una lunga carriera nel campo della cultura, con particolare attenzione al teatro e alla musica lirica. Prima di approdare a Roma, ha guidato il Teatro Massimo di Palermo in due diversi periodi: dal 1999 al 2002 e dal 2014 al 2021. La sua esperienza nella città natale è accompagnata da incarichi come assessore alla cultura per il Comune di Palermo in due mandati, dal 1995 al 1999 e dal 2012 al 2014.

Il suo curriculum comprende anche la carica di sovrintendente al Maggio Musicale Fiorentino tra il 2006 e il 2010. Ha presieduto il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo dal 2007 al 2013, rafforzando così il legame con le istituzioni musicali e formative in Sicilia. Dal 2019 all’ottobre 2022, Giambrone ha ricoperto la presidenza dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche .

Nel 2022 ha assunto la presidenza di AGIS, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, un ruolo che gli ha permesso di consolidare i rapporti tra istituzioni culturali e operatori del settore. La sua carriera è segnata da un coinvolgimento diretto nelle politiche culturali e nella gestione di strutture complesse, portando avanti iniziative volte a incrementare la fruizione artistica e la partecipazione del pubblico.

Gli obiettivi e la visione di francesco giambrone per il teatro dell’opera di roma

Francesco Giambrone ha commentato la sua conferma con parole che evidenziano l’importanza del ruolo e un legame profondo con il teatro. Ha sottolineato come il progetto, nato negli anni precedenti, abbia puntato su un approccio che combina innovazione e valorizzazione delle professionalità interne. Ha ricordato il lavoro condiviso con collaboratori e istituzioni, che ha permesso di rilanciare la Fondazione con soddisfazioni tangibili.

La sua visione mette al centro l’idea di un teatro aperto alla città e ai nuovi pubblici, con l’intento di rendere più accessibile e inclusivo uno spazio culturale di grande rilevanza. L’obiettivo è trasformare il teatro in un luogo di crescita culturale e sociale, favorendo la partecipazione di segmenti diversi della popolazione e migliorando la presenza del teatro nel tessuto urbano di Roma.

Giambrone ha evidenziato il ruolo fondamentale svolto dai soci fondatori pubblici, come lo Stato, la Regione Lazio e il Comune di Roma Capitale, insieme ai privati che hanno sostenuto la Fondazione negli ultimi anni. La collaborazione tra pubblico e privato è alla base delle strategie di sviluppo programmate per il quinquennio di riferimento, che punta a consolidare la stabilità finanziaria e artistica dell’istituzione.

Una partnership pubblico-privata per il rilancio

La sinergia fra soci pubblici e privati costituisce il pilastro per le azioni future di crescita e consolidamento del Teatro dell’Opera di Roma.

Contributi accademici e attività giornalistiche di francesco giambrone

Oltre ai ruoli dirigenziali, Francesco Giambrone ha sviluppato un’importante attività didattica e culturale. Ha insegnato organizzazione della musica e spettacolo e politiche culturali in varie università italiane tra cui Palermo, Firenze, Milano e Trento. Attualmente è docente presso il Master in Giornalismo e comunicazione multimediale della LUISS di Roma e al Global master in Performing Arts Management dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano.

Giambrone ha anche una carriera giornalistica come pubblicista, con articoli e recensioni su quotidiani come il Giornale di Sicilia e Il Mattino e su riviste specializzate nel settore musicale e della danza. Ha diretto il periodico Casba, occupandosi di cultura, politica e società. Questa esperienza lo ha portato a confrontarsi con la critica artistica e la comunicazione culturale in forme diverse.

Membro di comitati scientifici e autore di numerose pubblicazioni, si è occupato di temi come la governance culturale e i teatri in Italia. Tra i suoi lavori più recenti c’è “Dopo il silenzio. Racconti di teatri d’opera che sfidano la pandemia” pubblicato nel 2023. La sua attività accademica e editoriale rafforza la sua posizione di esperto riconosciuto nel panorama culturale italiano, in particolare nel settore lirico e musicale.

Rilancio e qualità artistica al centro del nuovo mandato

Il nuovo mandato di Francesco Giambrone al Teatro dell’Opera di Roma si inserisce in un contesto di rilancio e consolidamento, con un uomo di cultura che conosce bene le sfide di questo ambiente e mira a portare l’istituzione a una maggiore apertura e qualità artistica.

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