Francesca Pascale si è raccontata in una lunga intervista a “Storie di donne al bivio”, trasmessa da Rai 2, portando alla luce momenti intimi e scelte politiche che l’hanno definita negli ultimi anni. Tra aneddoti sulla sua relazione con Silvio Berlusconi e il suo sguardo sui protagonisti politici italiani, emerge un ritratto dettagliato e senza filtri.
Il rapporto con silvio berlusconi: un legame tra passione e rispetto per la famiglia
Francesca Pascale ha ribadito il valore profondo che ha avuto Silvio Berlusconi nella sua vita, rievocando l’inizio della loro storia avvenuto in una serata ad Arcore. È stata lei, racconta, a fare il primo passo, esprimendo apertamente il desiderio per lui: “Gli dissi ‘ti desidero’, e lui rispose con sorpresa perché avrebbe potuto essere mio padre, forse mio nonno”. Nonostante quella frase, tra i due scattò immediatamente una forte intesa.
Quella notte segnò un inizio carico di complicità e anche di cura reciproca: Berlusconi cercava di comprendere e lenire le ferite che Francesca portava da un’infanzia complicata. Il legame si costruì su momenti giocosi ma intensi: lei ricorda di essere stata molto gelosa, spesso infuriata, mentre lui rispondeva con biglietti scherzosi, evitando tensioni con ironia. Francesca ha sottolineato l’amore totale per l’ex presidente, affetto compreso e forse solo davvero capito da sua madre. Prima di morire, la madre le disse di proteggersi, lasciandole una raccomandazione preziosa.
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Delicatezza verso la famiglia di berlusconi
Il rispetto e la delicatezza verso la famiglia di Berlusconi hanno sempre guidato Pascale, che ha escluso ogni idea di matrimonio formale, ritenendo prioritari i rapporti con i figli dell’ex premier. Per lei, Marina, Piersilvio e gli altri erano parte integrante di quella storia, e non voleva compromettere quel quadro con cerimonie pubbliche.
Tra politica e scelte personali: il mondo visto da francesca pascale
Oltre alla sfera privata, Francesca ha parlato del suo rapporto con la politica italiana, svelando anche tentativi di avvicinamento da parte di forze diverse come il Movimento 5 Stelle e Matteo Renzi. Ha scelto, però, di appoggiare Italia Viva, il partito fondato da Renzi, definendo il segretario un “democratico progressista” che si impegna sui diritti civili.
Nonostante tutto, Pascale si definisce “berlusconiana fino alla fine”, ma non ha mai nascosto le sue battaglie personali, in particolare la dichiarazione pubblica della sua omosessualità che l’ha esposta a critiche e attacchi soprattutto da settori del partito di Silvio Berlusconi. Non si è risparmiata, ammettendo di fumare marijuana e di non voler nascondere questo aspetto di sé.
Autenticità e coraggio nella vita politica
Questo mix di scelte personali e politiche mostra una donna che vive senza maschere, pronta a farsi rispettare anche quando va controcorrente rispetto a vecchie alleanze. La sua vicenda dimostra che dietro ogni critica può esserci un percorso di autenticità e coraggio da valorizzare.
Pensieri sulla felicità e sulle donne che l’hanno ispirata
Nel corso dell’intervista a Monica Setta, Francesca ha espresso un pensiero netto sulla ricerca dell’equilibrio e della felicità personale. Si è riferita alla sua esperienza con Paola Turci, ammettendo che “se non ci si sente bene in un luogo o in una relazione, è meglio andare via senza trovare giustificazioni o spiegazioni inutili”.
Ha raccontato di aver trovato forza e ispirazione in Marina Berlusconi, donna che stima per il suo carattere e la sua determinazione. Questa figura le ha dato la carica per affrontare momenti difficili e ha rappresentato un punto di riferimento solido in una vita spesso segnata da tensioni.
La compagnia ideale per un’isola deserta
Guardando alla “famosa isola deserta”, Francesca ha scherzato su chi porterebbe con sé: tra nomi noti come il generale Roberto Vannacci, Simone Pillon e Mario Adinolfi, che lascerebbe alle spalle, sceglierebbe in realtà di condividere il viaggio solo con due donne, Michela Murgia e Samantha Cristoforetti. Questa immagine racconta molto delle sue priorità e affetti, lontani da imposizioni e più vicini a chi rispetta la sua visione del mondo e del futuro.
L’intervista va oltre l’aneddoto e suggerisce l’importanza di scelte guidate da un bilancio personale, che coinvolgono affetti, rispetto e lotta per i diritti in un’Italia con tensioni ancora aperte.