Francesca Pascale si racconta in modo aperto sulla mancanza di Silvio Berlusconi dopo la fine della loro relazione. Dopo anni di silenzio e vicissitudini personali, ha ripreso a farsi sentire attraverso la televisione e l’attivismo civile. Le sue parole svelano un rapporto complesso con l’ex presidente, ma anche la sua nuova battaglia sui diritti che ritiene ignorati soprattutto dal centrodestra.
La nostalgia per la presenza di silvio berlusconi, un rapporto difficile da lasciar andare
Pascale descrive l’assenza di Berlusconi come un dolore profondo, paragonandola a quella di chi perde un braccio. Non si riferisce tanto alla fine del rapporto, ma a quanto l’ex presidente ancora viva nella sua mente, rendendo difficile parlare di lui al passato. Dice che con lui condivideva dialoghi spontanei, momenti di leggerezza, come una compagnia insostituibile.
Questa figura continua a occupare un posto forte nella sua vita, tanto da aver bisogno spesso di silenzi per riaffiorare i ricordi e le parole dette. Anche se ha preso altre strade, il suo vissuto con Berlusconi sembra influenzare molte scelte. Non si sente pronta a un nuovo amore, teme di non riuscire a investire in un sentimento che sarebbe per lei solo parziale, perché “tutto ciò che aveva l’ha dato al presidente”.
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La crisi con berlusconi tra politica, contrasti e campagne interne al partito
Il rapporto con Berlusconi è naufragato anche per le differenze politiche e personali nate nel tempo. Pascale ammette di aver seguito spesso l’istinto nel modo di esprimersi, finendo per creare malumori con gli alleati e dentro Forza Italia. La sua figura è stata presa di mira con accuse e voci che le hanno danneggiato l’immagine pubblica.
Tra i motivi di allontanamento, racconta di una campagna interna durata e aggressiva, in cui veniva etichettata come “senza arte né parte”, arrivando ad attribuirle giudizi morali e rendendola una “scheggia impazzita”. A suo avviso, il nodo era la sua proposta di parlare apertamente di inclusione, tema che invece veniva visto come un problema. Berlusconi in passato aveva mostrato un approccio ampio verso molti argomenti, ma ben presto l’ambiente politico si è irrigidito.
L’impegno di francesca pascale sui diritti civili tra battaglie e pregiudizi politici
Pascale ha continuato a portare avanti la sua battaglia a favore dei diritti civili. Spiega di aver confidato la sua bisessualità a Berlusconi, sottolineando come lui l’abbia sempre accettata senza esitazioni o giudizi. Per lei, è significativo che un uomo della sua generazione e del suo ruolo fosse mentalmente più aperto di tanti giovani.
L’ex compagna del politico rimarca come temi come i diritti civili e la tutela dell’ambiente siano ancora quasi appannaggio esclusivo della sinistra. Per lei perfino discuterne assegna automaticamente un’appartenenza politica, un’etichetta che definisce “più fascista che altro”. Afferma che i diritti riguardano tutta la società e non solo un campo politico.
Sfide per i giovani nel confronto con temi delicati
Infine evidenzia la difficoltà sempre più grande per i giovani nel confrontarsi con argomenti come omosessualità, salute mentale e scuola. Secondo lei, cresce la paura di parlarne senza pregiudizi, mentre in realtà si tratta di temi che riguardano tutta la popolazione, ma sui quali la politica resta silente.