Nell’ultimo episodio di “Le Iene“, Francesca Pascale ha aperto il suo cuore, ricordando il profondo amore che l’ha legata a Silvio Berlusconi. Nonostante la separazione, i sentimenti restano intatti, a testimonianza di un legame che ha segnato i rispettivi destini. Con parole cariche di emozione, Pascale ha rivelato quanto la mancanza dell’ex presidente del Consiglio influisca sulla sua vita quotidiana.
Il dolore della mancanza
Francesca Pascale ha parlato con grande sincerità riguardo al vuoto lasciato da Silvio Berlusconi nella sua vita. La sua testimonianza è un inno alla nostalgia e ai ricordi. “Mi manca da morire, tutti i giorni”, ha dichiarato, evidenziando che il suo ex compagno era anche il suo migliore amico. Il ricordo di Berlusconi riempie il suo pensiero e allude a un conforto che ora è assente: “Nessuno potrà mai darmi un consiglio migliore rispetto a quello che mi dava lui”.
La gestione del dolore e della solitudine è al centro delle sue riflessioni. Pascale ha descritto come la quotidianità sia cambiata, mettendo in evidenza dettagli personali che riflettono l’affetto genuino: “Il fatto che non c’è la telefonata prima di andare a dormire… quella voce che ti rassicura, che non ti fa sentire da sola”. Il desiderio di riavere anche solo un momento di normalità con Berlusconi è palpabile. “Pagherei, sarei capace di togliere tutti i privilegi della mia vita, per avere un altro anno in più con lui”, ha affermato, rivelando quanto fosse fondamentale il suo ruolo nella sua vita.
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La necessità di un saluto
Francesca ha anche condiviso il dispiacere per non aver potuto dare a Silvio Berlusconi un ultimo saluto. “Questa è stata una cosa orribile. E non mi è stata fatta dalla famiglia”, ha affermato, difendendo l’integrità dei figli del politico. Pascale ha sottolineato che nonostante le insinuazioni riguardo ai rapporti familiari, nulla potrà cambiare l’importanza del legame che ha avuto con lui. “Probabilmente avrebbe fatto piacere pure a lui salutarmi”, ha aggiunto, esternando la sua sofferenza e commuovendosi nel ricordare i momenti passati insieme.
La mancanza di quel saluto si presenta quasi come una ferita aperta, un rimpianto che accompagna ogni giorno. “Questa è la cosa più dolorosa della mia vita”, ha detto, esprimendo un dolore che traspare dalla sua voce e dal suo sguardo. Il racconto di Pascale diventa quindi un inno all’amore vero, un sentimento profondo che trascende la separazione fisica.
Libertà e gratitudine
Nel racconto emerge anche quanto Berlusconi abbia influito sulla vita di Francesca, non solo a livello affettivo ma anche professionale. “Non ho mai subito niente. Mi sono sempre scelta le cose”, ha precisato, parlando di una libertà economica che le ha permesso di costruire il proprio futuro. Dopo la fine della loro relazione, Pascale ha avviato una società immobiliare, un traguardo che considera una realizzazione personale. L’amore per il lavoro si intreccia con la gratitudine nei confronti di Berlusconi, un uomo che ha contribuito a darle la possibilità di vivere secondo i propri desideri.
Francesca ha parlato anche della sua inclinazione a frequentare uomini più grandi, una caratteristica che sembra caratterizzare le sue relazioni passate. “A me piacciono le persone più grandi di me”, ha ammesso, svelando un piccolo particolare della sua vita che la rende ancora più umana e vicina a chi la ascolta. Questo aspetto ha portato a relazioni significative, tra cui quella con Berlusconi, che l’ha segnata in profondità. Il dialogo sincero di Pascale offre uno spaccato della personalità complessa e affettuosa di una donna che continua a vivere con il ricordo di un amore che ha lasciato un’impronta indelebile nel suo cuore.
Queste parole testimoniano una storia d’amore intensa, fatta di affetto, difficoltà e gratitudine, lasciando un messaggio sulla forza dei legami umani, che possono durare anche oltre la vita stessa.