Forte scossa di terremoto di magnitudo 3.2 scuote i campi flegrei e viene avvertita a napoli

Forte scossa di terremoto di magnitudo 3.2 scuote i campi flegrei e viene avvertita a napoli

Un’intensa scossa di magnitudo 3.2 ha colpito i Campi Flegrei il 5 giugno 2025, avvertita anche a Napoli; l’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente l’area per valutare rischi e sicurezza.
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Il 5 giugno 2025, i Campi Flegrei hanno registrato due scosse sismiche di magnitudo 3.2, avvertite anche a Napoli, suscitando attenzione e monitoraggio continuo da parte degli esperti per la sicurezza della zona. - Gaeta.it

Nella mattina del 5 giugno 2025, i Campi Flegrei hanno registrato un’intensa attività sismica, con una forte scossa che ha fatto tremare l’area e parte di Napoli. L’evento è stato rilevato alle prime ore del giorno e ha richiamato l’attenzione degli esperti e della popolazione per la sua intensità e per la rapidità con cui si sono susseguite le due scosse principali.

L’evento sismico e la sua intensità

Alle 6.48 del mattino, la terra ha ripreso a muoversi nella zona dei Campi Flegrei, con una scossa di magnitudo 3.2, secondo i dati forniti dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia . Il sisma è stato raggiunto da un forte boato, percepito distintamente da chi si trovava nelle vicinanze. La profondità del terremoto è stata stimata intorno ai 3 chilometri, un dato piuttosto superficiale che tende a rafforzare la percezione del fenomeno in superficie. Le coordinate geografiche della localizzazione sono 40.8297 di latitudine e 14.1493 di longitudine, posizionando chiaramente il centro dell’evento all’interno dell’area flegrea.

La percezione della scossa in napoli e dintorni

La scossa dei Campi Flegrei non è passata inosservata neanche nella città di Napoli. Molti cittadini hanno avvertito il tremore e il rumore associato all’evento, soprattutto durante le due scosse ravvicinate che hanno segnato il fenomeno sismico. Le registrazioni dello sismografo dell’Osservatorio Vesuviano evidenziano come i due movimenti tellurici siano avvenuti quasi in rapida successione, un particolare che può intensificare la paura e l’attenzione nelle popolazioni delle zone vicine. La vicinanza di Napoli ai Campi Flegrei rende queste scosse un motivo di allerta costante per le autorità e per gli abitanti.

Il monitoraggio continuo e la situazione attuale

L’Osservatorio Vesuviano mantiene un costante monitoraggio dell’area vulcanica dei Campi Flegrei, zona nota per la sua attività geologica complessa e per i rischi connessi a possibili fenomeni eruttivi. Le scosse degli ultimi giorni, messe in pausa per qualche tempo, sono riprese con forza questa mattina, ricordando a tutti la natura fragile della terra in questa porzione del territorio campano. Il lavoro degli esperti riguarda la valutazione dei rischi e la comunicazione delle condizioni agli enti locali, ai cittadini e ai servizi di emergenza. Gli eventi come quello di stamane servono da ulteriore stimolo a mantenere alta l’attenzione e a rafforzare i piani di sicurezza.

Contesto storico e geologico dei campi flegrei

I Campi Flegrei rappresentano un’area vulcanica estesa a ovest di Napoli, con una lunga storia di attività eruttiva e sismicità. Questa zona è stata oggetto di vari studi per comprendere le dinamiche del sottosuolo e prevenire eventuali emergenze. Negli ultimi anni, diversi episodi di bradisisma e sismicità hanno messo in evidenza come il terreno si possa sollevare e muovere lentamente, accompagnato da piccoli terremoti come quello di oggi. Il monitoraggio costante ha lo scopo di fornire dati aggiornati per prevedere e gestire situazioni di rischio, con un occhio sempre rivolto alla sicurezza delle comunità locali.

Questo evento sismico è l’ultimo episodio di una serie iniziata da alcuni giorni, che continua a tenere sotto osservazione un’area molto delicata non lontano da Napoli. I dati raccolti saranno fondamentali per le valutazioni future e per eventuali misure preventive. Ogni scossa conferma la necessità di una vigilanza serrata su uno dei territori più geologicamente attivi del Mezzogiorno.

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