La Regione Abruzzo ha avanzato una proposta normativa per permettere l’installazione di un punto ristoro ogni trecento-quattrocento metri lungo l’ex tracciato ferroviario della Via Verde della Costa dei Trabocchi. Questa iniziativa ha suscitato preoccupazione tra i rappresentanti del Partito Democratico dei comuni interessati, che temono un impatto negativo sul paesaggio e sul turismo locale. Mentre si attendono audizioni ufficiali e confronti istituzionali, le associazioni economiche locali chiedono cautela per non compromettere un patrimonio ambientale e turistico costruito con fatica nel tempo.
La posizione dei circoli pd dei comuni sulla costa dei trabocchi
I segretari dei circoli del Partito Democratico dei comuni affacciati sulla Via Verde si sono espressi contro la proposta della Regione Abruzzo. Questi comuni – Torino di Sangro, Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Ortona, Casalbordino, San Salvo e Vasto – vedono nella normativa un rischio per il territorio. Tra i principali esponenti, Domenico Mancini , Antonella Rotondo , Guerriero Giannantonio , Angelo Radica , Antinoro Piscicelli , Antonio Boschetti , Simone Lembo e il segretario provinciale Leo Marongiu hanno espresso preoccupazioni precise.
Un futuro a rischio per il paesaggio e il turismo sostenibile
Secondo questi rappresentanti, il prevedere un punto ristoro ogni pochi metri lungo la Via Verde snaturerebbe il paesaggio e trasformerebbe questa zona, nota per la sua bellezza naturale, in una sequenza continua di attività commerciali. Questa visione penalizzerebbe un tipo di turismo definito “sostenibile”, cioè lento e rispettoso dell’ambiente. La natura e la suggestione dei luoghi verrebbero compromessi da strutture che poco si adattano al contesto. In sostanza, la proposta non sembrerebbe accompagnata da una riflessione condivisa con gli enti locali e da una strategia di tutela a lungo termine.
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I segretari PD hanno quindi richiesto che Regione e Provincia avviassero un confronto più ampio. Hanno chiesto che si rispettino le decisioni prese in ambito Stati Via Verde, convocando un tavolo con Istituzioni, enti locali e portatori di interesse, per trovare un accordo che salvaguardi il territorio e, al tempo stesso, risponda alle esigenze di sviluppo e servizi. La volontà è di favorire un dialogo tra chi amministra e chi rappresenta le comunità locali, affinché la proposta “non venga calata dall’alto senza tenere conto delle caratteristiche specifiche d’ambiente e cultura”.
La reazione di confesercenti e le ragioni della cautela
Confesercenti provinciale di Chieti si è schierata con cautela di fronte alla proposta in discussione. Il presidente Franco Menna e il direttore regionale Lido Legnini hanno spiegato di condividere la necessità che la Costa dei Trabocchi veda un miglioramento dei servizi rivolti a turisti e visitatori. Tuttavia, per loro è altrettanto importante evitare decisioni che rischiano di generare effetti irreversibili sul territorio.
Tutela del territorio e qualità paesaggistica
La questione centrale è distinguere tra aree idonee a ospitare servizi e zone che debbono rimanere integre dal punto di vista ambientale. Confesercenti sottolinea che esistono località che, per natura e storia, devono essere tutelate per conservare la qualità paesaggistica, attrattiva fondamentale per il turismo. Il timore è che un proliferare incontrollato di strutture, come i punti ristoro, possa portare a un degrado o a una perdita di attratti turistici fondamentali.
Per questo, Confesercenti si è schierata a favore del ritiro della proposta avanzata dal consigliere regionale Nicola Campitelli. L’associazione vuole un approccio più equilibrato, che non comprometta il valore economico e ambientale della Costa dei Trabocchi. Resta aperta al dialogo, ma sottolinea che “non bastano più servizi se essi comportano il rischio di compromettere ciò che rappresenta il vero valore dell’area: la bellezza e l’unicità del paesaggio naturale e storico”.
Il ruolo della commissione regionale e le prossime audizioni
La Commissione della Regione Abruzzo competente per la materia ha deciso di sospendere per il momento l’esame dell’emendamento che riguarda la Costa dei Trabocchi. Il presidente Emiliano Di Matteo ha spiegato che tutta la commissione ha preferito attendere prima di discutere la proposta, accogliendo la richiesta dello stesso proponente, il consigliere Campitelli.
Attesa prima delle decisioni
La sospensione è stata motivata dal rispetto verso i sindaci e i rappresentanti dei territori coinvolti. È infatti prevista una seduta durante la quale i primi cittadini dei comuni e la Provincia, proprietaria del tracciato ferroviario, saranno ascoltati. Questo passaggio sarà cruciale per capire le esigenze concrete dei territori e le ragioni delle diverse posizioni.
L’intenzione dichiarata è quella di raccogliere osservazioni e contributi prima di ogni decisione definitiva. Il confronto dovrebbe rendere chiaro se la proposta può essere modificata o va respinta. Questo approccio consente di considerare tutti gli aspetti, evitando interventi che possano creare conflitti o danneggiare il valore paesaggistico e turistico, preservando nel contempo gli interessi delle comunità locali e degli operatori sul territorio.