Forte mareggiata fuori stagione colpisce il litorale romano da ostia a fregene con onde fino a 2,5 metri

Forte mareggiata fuori stagione colpisce il litorale romano da ostia a fregene con onde fino a 2,5 metri

Una mareggiata fuori stagione con onde fino a 2,5 metri ha colpito il litorale romano da Ostia a Fregene; la barriera soffolta ha limitato l’erosione e si prevede un ampliamento entro il 2026.
Forte Mareggiata Fuori Stagion Forte Mareggiata Fuori Stagion
Il litorale romano ha affrontato una mareggiata anomala con onde fino a 2,5 metri, mitigate dalla barriera soffolta di Fregene che ha limitato l’erosione e favorito il recupero della spiaggia; sono previsti interventi per estendere questa difesa anche alla costa centrale entro il 2026. - Gaeta.it

Il litorale romano ha dovuto affrontare una mareggiata fuori stagione con onde alte fino a 2,5 metri spinte dal maestrale. Il fenomeno ha interessato in particolare il tratto costiero che va da ostia fino a fregene, provocando preoccupazione negli operatori ma senza mettere a rischio attualmente le attività balneari. La presenza della barriera soffolta, soprattutto a sud, ha offerto una prima difesa efficace contro il fenomeno, limitando l’erosione e favorendo il recupero di metri di spiaggia. Si attendono nuovi interventi per rafforzare la costa centrale già colpita negli ultimi mesi da mareggiate più forti.

L’arrivo della mareggiata e le condizioni meteo sul litorale romano

La forte mareggiata ha iniziato a interessare il litorale romano durante la notte, spinte da una tramontana di maestrale che ha agitato il mare con onde che hanno raggiunto i 2-2,5 metri di altezza. Questo tipo di evento, tipico generalmente di periodi più freddi, si è manifestato in anticipo rispetto alla stagione prevista, assumendo carattere insolito per giugno. Le condizioni meteo, caratterizzate dal vento fresco da nord-ovest, hanno mantenuto l’altezza delle onde e colpito consecutive frange costiere senza interruzione, in particolare la fascia che si estende da ostia fino a fregene.

Nonostante le onde consistenti, la marea bassa ha attenuato gli impatti più gravi sulla spiaggia, regolando il livello del mare e limitando la penetrazione dell’acqua. La combinazione tra vento e moto ondoso ha messo alla prova la linea costiera per diverse ore, creando una situazione di attenzione tra i balneari e gli enti locali chiamati a monitorare l’evoluzione degli effetti. Le onde consistenti sottolineano una dinamica costiera particolarmente attiva, che può però causare danni notevoli se protratta o accompagnata da condizioni di alta marea.

La risposta delle strutture balneari e la prova della barriera soffolta

A fregene, uno dei punti più vulnerabili della costa centro-sud romana, il fenomeno ha trovato una resistenza significativa nella barriera soffolta installata nei mesi scorsi. La struttura lunga circa 850 metri, collocata nella parte sud del tratto, ha sostenuto il fronte delle onde senza cedere. All’inizio dell’intervento, molti operatori erano scettici sulla sua efficacia, ma la barriera si è rivelata capace di assorbire parte dell’energia del mare mosso e di rallentare in modo visibile l’erosione.

La barriera ha permesso negli ultimi mesi un graduale ritorno della spiaggia, con un aumento stimato fra i 30 e i 40 metri di arenile, risultato importante per chi gestisce gli stabilimenti che lì insistono. Durante questa mareggiata, la barriera ha evitato danni maggiori e sembra aver indirizzato sabbia verso le cosiddette “vasche” formate dietro alla struttura. Gli operatori sanno di poter sperare in un ulteriore accumulo di sabbia al termine dell’evento, come già avvenuto in casi precedenti. La capacità della barriera di mantenersi funzionale con onde di questa intensità rappresenta un passo nella gestione degli impatti sull’arenile.

Le prospettive per la costa centrale e i prossimi interventi previsti

Le mareggiate degli ultimi mesi hanno colpito con più forza il litorale centrale, compreso il tratto fra ostia e fregene, dove l’erosione e i danni agli stabilimenti sono stati più evidenti. Nonostante ciò, gli operatori balneari sono riusciti a garantire la regolare apertura della stagione estiva, accogliendo visitatori e turisti senza interruzioni significative. Il rischio che nuovi episodi di mare mosso possano aggravare le condizioni c’è ancora, per questo la tutela del territorio resta un tema centrale.

Le autorità e gli enti preposti stanno lavorando per estendere la barriera soffolta anche nei tratti centrali della costa romana entro l’inizio del 2026. L’ampliamento di questa tecnica difensiva, testata con risultati positivi a sud, punta a contenere le mareggiate e a favorire il recupero delle spiagge. Si prevedono lavori per decine di metri di nuova infrastruttura sommersa, che dovranno affrontare anche periodi di condizioni meteorologiche difficili nei prossimi anni.

Monitoraggio e collaborazione per la difesa del litorale

Gli operatori balneari monitorano costantemente la situazione e collaborano con i tecnici per attuare soluzioni concrete. La capacità di adattamento alle condizioni del mare e alle evoluzioni climatiche resta decisiva per mantenere aperti e funzionanti gli stabilimenti e per difendere una delle aree costiere più frequentate del Lazio. In quest’ottica, la barriera soffolta rappresenta una risorsa concreta da potenziare nel breve termine.

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