Formia, dopo la trasmissione su La7 il Pd chiede atti chiari per la sicurezza e la legalità in città

Formia, dopo la trasmissione su La7 il Pd chiede atti chiari per la sicurezza e la legalità in città

Il Partito democratico di Formia denuncia la mancata azione dell’amministrazione comunale contro la criminalità organizzata, evidenziando ritardi nell’attuazione di mozioni e l’abbandono dei beni confiscati ai Bardellino.
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Il Partito Democratico di Formia chiede all’amministrazione interventi concreti contro la criminalità locale, denunciando ritardi nell’attuazione di misure e criticando il silenzio politico sulla questione. - Gaeta.it

La recente trasmissione di La7 ha riportato all’attenzione pubblica la situazione di Formia, evidenziando criticità legate alla presenza di presenze criminali nel territorio. La nota del Partito democratico locale rilancia una richiesta precisa: serve una azione amministrativa concreta per affrontare il problema. L’attacco al silenzio dell’amministrazione comunale apre un dibattito sulla responsabilità politica e sulle iniziative effettive intraprese o in sospeso. Ecco cosa è emerso e quali sono le proposte sul tavolo.

La questione politico-amministrativa dopo la puntata di 100 minuti

Dopo la puntata del programma “100 minuti” trasmesso su La7, Formia si è trovata sotto i riflettori con un quadro visto da molti come parziale e parzialmente ingiusto. Il partito democratico critica l’assenza di una risposta netta da parte dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco. In particolare si rimprovera il fatto che non sia stata espressa una presa di distanza dai collegamenti con esponenti di famiglie criminali legate al territorio, come i Bardellino, soprattutto da chi ha svolto ruoli istituzionali negli ultimi anni.

Il sindaco di Formia, già consigliere comunale per tredici anni, è chiamato a indicare la direzione da prendere con dichiarazioni chiare e atti concreti. Il Pd bacchetta il passato e la posizione assunta, definita di spettatore, e chiede un impegno deciso per il futuro della città. Il tema alla base del confronto resta la credibilità di chi governa e la volontà di affrontare con serietà i problemi segnalati.

Realtà e stereotipi sulla presenza criminale a Formia

La narrazione proposta dalla trasmissione ha in parte distorto la realtà di Formia, spiegano i democratici. Non è vero che la città sia dominata da una cultura di omertà o da atti come l’inchino durante processioni celebrative, episodio smentito da più parti. Però è altrettanto indiscutibile che Formia convive da anni con fenomeni criminali radicati e attuali.

Le relazioni della Direzione Distrettuale Antimafia confermano questo stato di cose, che non può essere ignorato o minimizzato. Ridurre la situazione a mera strumentalizzazione politica significa tenere vivo il problema senza misure di contrasto. Solo riconoscendo la vera portata della minaccia si possono mettere in moto interventi efficaci.

Le iniziative e le mozioni per il contrasto alla criminalità ancora senza attuazione

Il Pd ricorda come nel novembre 2022 il consiglio comunale abbia approvato all’unanimità una mozione sul tema legalità e lotta alla criminalità organizzata. Quella stessa mozione impegnava il sindaco a collaborare con altre amministrazioni locali per potenziare gli strumenti investigativi del Sud Pontino.

Tra le richieste concrete c’era anche l’istituzione di una sede decentrata della Squadra Mobile e la riattivazione dell’Osservatorio comunale per monitorare la situazione, sensibilizzare le scuole sui temi della legalità e sostenere buone prassi. A distanza di mesi, quelle misure non hanno trovato recezione nell’attività di governo locale.

Parallelamente una nuova mozione è stata presentata per applicare il Protocollo sulla regolarità e la sicurezza degli appalti pubblici. Questo strumento porta criteri precisi per evitare infiltrazioni e premiare aziende sane nelle gare pubbliche. Anche in questo caso il Pd chiede all’amministrazione di impegnarsi in modo concreto nell’adozione.

I beni confiscati alla criminalità ancora inutilizzati a Formia

Una questione aperta riguarda i beni confiscati, tra i quali appartamenti riconducibili alla famiglia Bardellino. Sono la maggior parte ancora chiusi e non messi a disposizione della collettività. Questo stato di abbandono dura da troppo tempo, nonostante più annunci e proclami.

Il recupero e l’uso sociale di questi immobili rappresentano un elemento chiave per affrontare complesse dinamiche sociali legate all’illegalità. Affidare questi beni a progetti di inclusione e sviluppo significherebbe restituire alla comunità risorse preziose per la rinascita di quartieri e servizi pubblici.

Il ruolo delle istituzioni locali e la sfida della credibilità

Il Partito democratico sottolinea che la tutela della città non può passare attraverso atteggiamenti di vittimismo o negazioni. Serve invece una serie di atti amministrativi chiari e autentici per dimostrare un impegno vero contro la criminalità.

Il tema assume maggior rilievo in un territorio che ha già affrontato difficoltà in campo giudiziario, con la chiusura del tribunale e l’indebolimento di altri presidi istituzionali. I cittadini di Formia attendono segnali credibili, fatti concreti. Solo così si può dare forza a quella cultura della legalità che va più in profondità delle parole.

Il dibattito politico e le iniziative amministrative avviate o in sospeso autorizzano a rimanere vigili. In attesa che l’amministrazione comunale trovi le parole e soprattutto gli strumenti per affrontare una situazione riconosciuta ma troppo spesso elusa.

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