La città di Formia si trova a fare i conti con una situazione di viabilità sempre più problematica, aggravata dall’assenza di interventi seri e da una gestione poco chiara dei progetti in corso. La discussione sulla Pedemontana, tra annunci e silenzi istituzionali, mette in luce un vuoto di risposte e strategie efficaci che rischia di bloccare lo sviluppo urbano e di peggiorare la qualità della vita dei residenti.
Criticità nella gestione del progetto pedemontana
Nei mesi scorsi, durante le sedute del consiglio comunale di Formia, il tema della viabilità è stato portato all’attenzione dei rappresentanti, con richieste specifiche di aggiornamenti sul progetto della Pedemontana. Il sindaco ha rinviato ogni confronto affermando che si sarebbe parlato solo “quando ci sarà qualcosa di concreto”. Questo però contrastava con quanto fatto da Anas pochi giorni prima, che aveva già inviato il progetto definitivo al Ministero per la valutazione d’impatto ambientale. La situazione ha generato confusione: o il sindaco non era informato di una fase così avanzata del progetto, oppure ha scelto di non informare il consiglio comunale. Entrambe le ipotesi sollevano dubbi sul livello di trasparenza e sulla comunicazione interna all’amministrazione.
Ancora più preoccupante è l’assenza di osservazioni o controproposte da parte del Comune riguardo al progetto. Proposte avanzate insieme al comune di Gaeta, che puntavano a estendere il tracciato fino al nuovo ospedale e alla zona di Sant’Agostino, erano state respinte già nella fase di fattibilità. Ciò ha escluso i sindaci della zona dal processo decisionale, così come le esigenze reali del territorio, lasciando la cittadinanza in balia di un’ipotesi progettuale che pare distante dalle priorità locali.
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Inesperienze nella valutazione e nella comunicazione degli impatti
Il progetto della Pedemontana a Formia è stimato intorno ai 530 milioni di euro, cifra destinata a crescere. Non sono state fornite informazioni dettagliate sul modo in cui si intende coprire i costi, una lacuna che alimenta incertezze sulle reali possibilità di portare a termine l’opera. Sul fronte ambientale, il rischio è significativo. Il tracciato toccerebbe aree di pregio, ad alta vulnerabilità, con falde acquifere e risorse idriche essenziali che potrebbero essere compromesse.
La questione degli espropri rimane aperta senza un’indicazione su entità e tempi, aggravando la sensazione di un progetto poco definito. Con una lunghezza di 8,9 chilometri, di cui oltre cinque in galleria, la Pedemontana non appare ancora solida da un punto di vista tecnico. Mancano all’appello verifiche concrete e comunicazione pubblica sulle difficoltà reali dell’opera. Nonostante questo, nelle sedi istituzionali il progetto sembra essere un argomento poco discusso e quasi ignorato, lasciando la cittadinanza disorientata.
Il traffico a formia: un nodo irrisolto dagli effetti concreti sui cittadini
La condizione del traffico a Formia è considerata insostenibile dalla cittadinanza e dalle forze politiche locali. La città, già segnata da anni di dibattiti su opere mai realizzate, si trova oggi paralizzata da un flusso veicolare che condiziona ogni aspetto della vita quotidiana. Gli automobilisti si trovano spesso bloccati in code, mentre il passaggio continuo di mezzi pesanti mette sotto pressione le strade urbane. Questa situazione peggiora la qualità dell’aria e aumenta il rischio di incidenti, incidendo sulla sicurezza dei pedoni e dei residenti.
Il circolo locale del Partito democratico mette in discussione la convenienza di insistere su un progetto come la Pedemontana, che potrebbe non vedere mai la luce. Lo scenario attuale richiede invece interventi reali e veloci per gestire la mobilità urbana. Attendere un’opera dal futuro incerto rischia di prolungare un disagio che ormai si è fatto cronico, mentre i cittadini subiscono le conseguenze di un sistema infrastrutturale al limite.
L’importanza di un piano urbano del traffico e la mancanza di interventi locali
Da anni il Comune di Formia è sollecitato ad adottare un Piano Urbano del Traffico , documento previsto dalla legge per le città con più di 30.000 abitanti e fondamentale per pianificare la viabilità in modo organico. Il PUT consentirebbe di individuare le priorità e le soluzioni concrete per il breve e medio termine, affrontando nodi critici come la regolamentazione del traffico pesante o la gestione dei flussi legati al porto commerciale. Finora però nessun passo avanti è stato compiuto in questa direzione.
Un piano del traffico rappresenta uno strumento necessario per programmare interventi mirati. Senza una fotografia chiara della situazione e senza decisioni condivise, ogni iniziativa rischia di rimanere isolata o inefficace. La mancanza di un punto di riferimento ufficiale alimenta confusione e rallenta l’azione amministrativa, lasciando la città senza una strategia coordinata.
Soluzioni concrete e opere locali da rilanciare per migliorare la mobilità
Intanto non si può aspettare a lungo in attesa della Pedemontana. Alcuni progetti più piccoli e immediati possono dare sollievo al traffico. Si parla della realizzazione di alcune rotatorie, come quelle di Acqualonga, Vindicio e Olivastro Spaventola. Queste opere, adeguatamente collegate e migliorate, possono alleggerire alcuni punti critici e rendere più scorrevole il traffico nelle zone nevralgiche.
Rivedere e ottimizzare le infrastrutture esistenti rappresenta una via concreta per limitare gli ingorghi. È anche fondamentale regolare il passaggio dei mezzi pesanti in città e gestire il flusso derivante dall’attività portuale. Sono state avanzate proposte per aprire un tavolo di confronto con l’Autorità portuale per affrontare queste sfide, ma finora senza risposte significative.
Il sistema viario di Formia risulta insufficiente a sopportare l’attuale volume di traffico. Il dibattito politico e tecnico deve tornare a concentrarsi sia sulle esigenze immediate che sulle prospettive a lungo termine, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali. Solo così si potrà immaginare un percorso realistico per migliorare la qualità della viabilità e la vita di chi abita in città.