Un mondo spinto da radicali mutamenti tecnologici e geopolitici richiede nuove figure manageriali pronte a innovare e adattarsi. A villa campolieto, sede della business school Stoà, si è tenuto un incontro dedicato proprio alla formazione dei leader di domani, con riflessioni e spunti concreti per affrontare il futuro. Ecco i dettagli dell’evento e delle offerte formative che hanno animato la giornata.
Un confronto tra accademia, impresa e istituzioni per capire la formazione del futuro
La giornata organizzata da Stoà ha chiamato a raccolta esperti e rappresentanti dei diversi mondi in cui si muovono i futuri manager. Paolo Scudieri, presidente di Stoà e Adler Group, ha aperto i lavori insieme a Enrico Cardillo, direttore generale della business school. Il dialogo si è focalizzato sulle richieste che l’attuale scenario globale impone a chi guida le organizzazioni, tra sfide interne ed esterne.
Le trasformazioni in ambito geopolitico, le rapide evoluzioni dell’intelligenza artificiale e i nuovi modelli organizzativi sono stati analizzati con attenzione. Molti interventi hanno sottolineato come la capacità di leggere il cambiamento e di tradurlo in strategie concrete sia ciò che distingue i leader più efficaci. Il confronto ha visto salire sul palco imprenditori, accademici e funzionari pubblici, creando un momento di sintesi tra esperienze diverse ma complementari.
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Testimonianze di alumni per sottolineare il valore formativo di stoà
A mettere in luce il valore formativo di Stoà sono state anche le testimonianze di alcuni alumni, come Alfonso De Gaetano , Cristian Tarallo , Rosario Pingaro e Francesco Manzo . Questi manager hanno raccontato come il percorso scolastico abbia inciso sulle loro carriere, confermando il legame tra formazione e risultati concreti.
Il manifesto per una education che prepara a pensare oltre le conoscenze
Durante l’incontro è stato presentato il manifesto di Stoà per una nuova formazione manageriale, che spinge oltre l’idea di acquisire semplicemente conoscenze teoriche. L’obiettivo è formare persone capaci di apprendere in modo continuo, con spirito critico e visione sistemica. In pratica, si tratta di preparare “learners” che si adattano senza perdere di vista la strategia e l’innovazione.
Il modello didattico si basa su esperienze pratiche e sullo sviluppo di mentalità articolate e flessibili, indispensabili per governare la complessità dell’economia digitale e dell’intelligenza artificiale. Il presidente Scudieri ha spiegato che il sostegno di Adler Group al progetto di Stoà deriva proprio dalla volontà di non limitarsi a fornire informazioni, ma di creare contesti veri in cui mettere alla prova le competenze.
Laboratori attivi e master per tradurre innovazione in risultati
I master proposti si configurano come laboratori attivi, in cui si misurano dinamiche tecnologiche, industriali e organizzative. I partecipanti imparano a tradurre l’innovazione in risultati tangibili, operando in modo concreto dentro scenari reali. Questa impostazione richiama l’attenzione su come la formazione sia uno strumento per trasformare la complessità in vantaggio competitivo.
I percorsi formativi 2025-2026: gratuiti per 20 laureati in campania grazie alla regione
L’evento ha permesso di presentare i due master post-laurea che prenderanno il via nel 2025-2026 con l’accreditamento Asfor, offerti gratuitamente a venti diplomati residenti in Campania grazie a un finanziamento regionale. Il primo è il master in direzione e gestione d’impresa , giunto alla sua trentesima edizione.
Questo percorso punta a formare manager capaci di affrontare l’innovazione e la trasformazione con un approccio interdisciplinare in linea con l’economia 5.0. Il secondo master, in human resource management , patrocinato da AIDP alla sua ventiduesima edizione, si concentra sulle competenze di gestione del personale nei nuovi contesti digitali e di lavoro ibrido.
Il direttore generale Enrico Cardillo ha rimarcato come questi master preparino alla leadership incorporando i temi del momento: digitalizzazione, intelligenza artificiale, sostenibilità e modelli aziendali evoluti. Il finanziamento regionale ha permesso di eliminare la barriera economica per un numero limitato di studenti, favorendo l’accesso a una formazione di alto livello.
Una didattica esperienziale per affrontare le sfide reali delle imprese
I due master prevedono 1600 ore complessive tra aula e stage. L’approccio pratico si basa su laboratori, hackathon, simulazioni e coaching, tecniche che portano gli studenti a cimentarsi con problemi concreti e innovativi. Al centro del programma ci sono temi attuali come AI generativa, business platform, data analytics, sostenibilità, innovation management ed employee experience.
Questa formula rende il percorso formativo uno strumento per mettere mano su competenze operative ma anche per sviluppare il mindset necessario a navigare scenari in rapido cambiamento. Gli stage in azienda danno l’opportunità di vedere dal vivo come si affrontano le nuove sfide industriali e organizzative.
Stoà: un modello apprezzato dalle aziende e un impegno sul territorio campano
L’attenzione alla mobilità tra teoria e pratica è uno degli elementi che ha reso Stoà conosciuta in Italia per la formazione manageriale. Le aziende coinvolte apprezzano il modello per la capacità di produrre professionisti già pronti ad inserirsi nei ruoli chiave. La partnership con la regione Campania nel sostegno a questi master evidenzia un impegno sul territorio per innovare e preparare figure utili allo sviluppo economico locale e non solo.