Forestàte a Foresta: cinque anni di teatro, musica e poesia tra i boschi del parco di roccamonfina

Forestàte a Foresta: cinque anni di teatro, musica e poesia tra i boschi del parco di roccamonfina

forestàte a Foresta nel parco regionale di Roccamonfina celebra cinque anni con 11 eventi tra musica, teatro e poesia all’aperto, promuovendo arte innovativa e valorizzando il territorio rurale della Campania.
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Forestàte è una rassegna artistica di musica, teatro e poesia che da cinque anni anima il borgo di Foresta, nel parco regionale di Roccamonfina, unendo sperimentazione culturale e natura in un’esperienza unica all’aperto. - Gaeta.it

Nel piccolo borgo di Foresta, immerso nel parco regionale di Roccamonfina, si festeggiano cinque anni di forestàte, una rassegna che unisce musica, teatro e poesia su un palcoscenico naturale a cielo aperto. Nato da un’idea di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, questo evento porta spettacoli originali e di ricerca in un contesto rurale che, nel tempo, ha conquistato attenzione anche fuori regione. Foresta diventa così spazio di sperimentazione artistica e centro culturale vivo, in un luogo che prima di forestàte era riservato ai boschi e alla tranquillità. Nel 2025 la rassegna conferma la sua importanza, con ben 11 appuntamenti in programma.

La nascita e l’evoluzione di forestàte nel cuore del parco di roccamonfina

Il progetto forestàte nasce cinque anni fa dalla volontà di portare cultura e arte contemporanea in un’area poco frequentata, il borgo di Foresta nel parco regionale di Roccamonfina. I promotori, Antonio Maiorino e Massimo Pastore, hanno scelto un luogo immerso nel verde, dove la natura fa da cornice alle esibizioni. L’idea si è tradotta in una rassegna che spazia tra musica, teatro e poesia, con uno sguardo attento alla sperimentazione e all’originalità. Ogni estate, grazie a forestàte, Foresta si anima, ospitando artisti emergenti e consolidati che producono spettacoli spesso creati apposta per questo festival.

Un punto di riferimento per l’arte innovativa

Nel tempo forestàte ha superato la dimensione locale, diventando un punto di riferimento per chi cerca forme artistiche alternative e innovative. Il borgo, che conta poche decine di residenti, ha guadagnato visibilità nazionale, rafforzando la propria identità culturale. Questo successo è testimoniato dalla scelta, da parte del Campania Teatro Festival, di inserire Tora e Piccilli – Foresta tra i siti ufficiali della rassegna teatrale più importante in Italia. Forestàte rappresenta così un laboratorio di ricerca permanente, dove arte e natura si incontrano.

11 appuntamenti tra spettacoli teatrali, concerti e reading poetici

La programmazione di forestàte nel 2025 prevede 11 eventi distribuiti lungo l’estate, tutti rigorosamente all’aperto, tra prati e vecchie pietre del borgo. Gli spettacoli sono selezionati per portare al pubblico nuove esperienze, alcune frutto di collaborazioni tra artisti di diverse discipline. Oltre al teatro, spazio anche alla musica e alla poesia, con performance che dialogano con l’ambiente naturale circostante. Il pubblico può così assistere a rappresentazioni che si svolgono lontano dai teatri tradizionali, occupando piazze e foreste.

Il debutto e le performance attese

Tra gli appuntamenti più attesi c’è l’esordio, fissato per venerdì 20 giugno, con “Hotel Rêverie“, una performance teatrale firmata da Antonio Maiorino Marrazzo e Antonio Mormone. La scelta di aprire con un lavoro curato dagli stessi ideatori della rassegna sottolinea l’intento di mantenere un filo diretto con la vocazione sperimentale del progetto. Il festival continua a offrire un palcoscenico a voci emergenti che si esprimono attraverso nuovi linguaggi, senza rinunciare al rigore artistico.

L’organizzazione e i patrocini dietro il festival forestàte

Forestàte nasce e si sviluppa grazie all’impegno dell’Associazione Culturale PrimoPiano ETS. Questa realtà ha raccolto il supporto di enti locali per garantire la realizzazione delle attività, coinvolgendo il Comune di Tora e Piccilli e ottenendo il patrocinio morale da parte loro. Un ruolo importante lo ricoprono anche l’Ente Parco Regionale di Roccamonfina e la Comunità Montana Monte Santa Croce, che collaborano per mettere a disposizione gli spazi naturali e agevolare la gestione dell’evento.

Valore culturale e sociale

Gli accordi tra associazioni e enti sottolineano la valenza culturale e sociale di forestàte, riconosciuta come occasione di valorizzazione del territorio oltre che di promozione artistica. La rassegna contribuisce a richiamare visitatori in un’area rurale, offrendo opportunità economiche e di rilancio culturale. I patrocini garantiscono la continuità della manifestazione e assicurano risorse indispensabili per affrontare le spese tecniche e logistiche necessarie a mantenere vivo il festival, pur nel borgo di poche centinaia di abitanti.

Forestàte come esperienza di cultura immersa nella natura preservata

L’aspetto più originale di forestàte è il suo legame stretto con l’ambiente circostante. Gli spettacoli si svolgono tra i boschi e in spazi aperti, non su palchi tradizionali al chiuso. Foresta, inserita nel parco di Roccamonfina, offre un contesto suggestivo che fa da sfondo e risuonatore naturale per la musica, il teatro e la poesia. Questo modo di vivere l’arte scardina l’idea comune di eventi culturali, trasformandoli in momenti di condivisione particolari, legati a un territorio che si mostra da un’altra prospettiva.

Un’esperienza diretta con la natura e la cultura

Il pubblico non assiste solo a uno spettacolo, ma ne fa esperienza in modo diretto, entrando in contatto con la natura e la comunità locale. L’atmosfera raccolta e visivamente diversa da quella urbana rende forestàte una proposta unica, che coniuga promozione culturale e tutela del patrimonio naturale. La rassegna stimola anche riflessioni sul rapporto tra uomo e ambiente, valorizzando in modo concreto il paesaggio e la vita rurale, ancora fortemente radicata in questa zona della Campania.

Con questi appuntamenti forestàte mantiene vivo il legame tra arte e territorio. Nel tempo, Foresta è passata da borgo quasi sconosciuto a luogo dove artisti vengono a lavorare e sperimentare davanti a un pubblico attento. La scelta di continuare a privilegiare la qualità delle produzioni e lo stretto rapporto con la natura indica un orizzonte chiaro per il futuro della manifestazione e per il suo ruolo nella scena culturale regionale e nazionale.

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