Fondo di garanzia per le compagnie aeree: perché è urgente una legge a tutela di passeggeri e settore turistico

Fondo di garanzia per le compagnie aeree: perché è urgente una legge a tutela di passeggeri e settore turistico

Astoi e il presidente Pier Ezhaya chiedono all’Unione europea un fondo di garanzia obbligatorio per le compagnie aeree, per tutelare consumatori, passeggeri e stabilizzare il turismo organizzato in Italia.
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L'articolo evidenzia la necessità di un fondo di garanzia obbligatorio per le compagnie aeree, per tutelare consumatori e operatori del turismo organizzato, superando squilibri normativi e frammentazioni rappresentative a livello europeo. - Gaeta.it

Nel mondo del turismo organizzato si discute da tempo di un tema centrale e ancora irrisolto: l’istituzione di un fondo di garanzia obbligatorio per le compagnie aeree. La questione, sollevata recentemente dal presidente di Astoi Pier Ezhaya, riguarda la protezione dei consumatori e la stabilità economica del settore, gravemente minacciata da frammentazioni rappresentative e squilibri normativi a livello europeo. Questa situazione crea incertezza non solo per le agenzie e gli operatori turistici, ma soprattutto per i passeggeri che rischiano di trovarsi senza tutele in caso di fallimenti di vettori aerei.

Il contesto del turismo organizzato e la frammentazione delle sigle rappresentative

Il presidente di Astoi, Pier Ezhaya, ha sottolineato come il turismo organizzato in Italia soffra di una eccessiva frammentazione nelle forme di rappresentanza. Sono troppe le associazioni e le sigle che rivendicano ruoli e ruoli, e questo moltiplica le voci interlocutorie, soprattutto nei rapporti con le istituzioni politiche. Il risultato è un impasse, dove nessuna posizione riesce a prevalere o a emergere come soluzione condivisa. In pratica questo crea un ambiente dove le richieste del settore si disperdono, perdendo forza ed efficacia.

La possibile leva europea

Questo scenario ha indotto alcune realtà a pensare che questa molteplicità potrebbe però trasformarsi in una leva per ottenere un obiettivo comune: spingere l’Unione europea a introdurre norme che impongano alle compagnie aeree di creare un fondo di garanzia. Una protezione finanziaria che intervenga a copertura dei rischi connessi al fallimento o all’improvvisa insolvenza di un vettore. Il motivo risiede nel fatto che troppo spesso, nel settore turismo, si finisce per assistere a situazioni di crisi improvvise che lasciano i viaggiatori scoperti e i tour operator in difficoltà economiche.

Perché le compagnie aeree non hanno ancora un fondo di garanzia obbligatorio?

Dal punto di vista pratico, sembra assurdo che operatori turistici e agenzie debbano disporre di fondi per tutelarsi in caso di problemi, mentre le compagnie aeree ne siano ancora esenti. La risposta sta nella dinamica di forza tra le lobby: le compagnie aeree hanno una rappresentanza molto più forte e influente rispetto a quella delle agenzie o degli operatori turistici. Questa disparità ha impedito finora l’introduzione di un obbligo legislativo a loro carico.

Squilibrio normativo e tutela dei consumatori

Non si tratta di questioni di potere o forza politica, ma di equilibrio normativo e di tutela dei consumatori. Oggi la direttiva europea sui pacchetti turistici tutela in modo sbilanciato gli interessi delle agenzie e degli operatori, ponendoli sotto pressione e rischio di fallimento in casi di insolvenza altrui. Eppure i passeggeri di voli aerei sono essi stessi consumatori, che dovrebbero ricevere pari rispetto e protezione. La mancanza di un fondo obbligatorio per le compagnie aeree lascia scoperti milioni di viaggiatori ogni anno, che non sono tutelati in modo adeguato nei casi di crisi di un vettore.

L’urgenza di un intervento europeo per un fondo di garanzia a tutela di passeggeri e operatori

L’Europa è nata proprio per assicurare un equilibrio tra interessi differenti e per difendere anche chi non ha forza politica o economica dominante. In questo caso il mancato obbligo per le compagnie aeree di costituire un fondo di garanzia rappresenta una falla in questa funzione di protezione.

Un fondo di garanzia per i vettori aerei non è più rinviabile. Le crisi recenti di diverse compagnie e il rischio costante legato a crisi finanziarie o improvvise cessioni evidenziano come i passeggeri e le agenzie restino troppo esposti. Un sistema che preveda un fondo obbligatorio e garantito per legge costituirebbe una rete di sicurezza, utile anche a stabilizzare le condizioni del mercato.

Appello a un obbligo normativo

L’appello rivolto dall’associazione Astoi e dal suo presidente è chiaro: è indispensabile spingere l’Unione europea e le autorità competenti a stabilire un obbligo normativo capace di imporre alle compagnie aeree questo vincolo. Solo così si potrà superare lo squilibrio attuale a favore dei più forti e offrire protezioni certe agli utenti e agli operatori del turismo organizzato.

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