Folli acrobazie e corse in auto a scampia per promuovere l’album di un rapper locale, il quartiere preso d’assalto

Folli acrobazie e corse in auto a scampia per promuovere l’album di un rapper locale, il quartiere preso d’assalto

A Scampia, nel Napoletano, un raduno non autorizzato di moto promosso da un rapper ha paralizzato piazza Ciro Esposito, suscitando critiche e l’intervento del deputato Francesco Emilio Borrelli.
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A Scampia un rapper ha organizzato un raduno non autorizzato di moto e scooter con acrobazie e corse per presentare un album, causando disagi e preoccupazione tra i residenti; il deputato Borrelli ha denunciato la mancanza di controlli e chiesto indagini. - Gaeta.it

A Scampia, nel Napoletano, decine di motori si sono riversati per le vie del quartiere con acrobazie, impennate e corse non autorizzate. L’evento, promosso da un rapper noto della zona per presentare un nuovo album, ha paralizzato piazza Ciro Esposito e le aree pedonali vicine, creando inquietudine tra i residenti. Nonostante la mancanza di autorizzazioni ufficiali, il raduno ha visto una massa di giovani spingersi oltre i limiti della sicurezza e dell’ordine pubblico. Le segnalazioni hanno raggiunto il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha preso posizione sulla vicenda.

La manifestazione improvvisata e la reazione del rapper

Il cantante rap, che ha un seguito rilevante nel territorio, ha annunciato sui social l’evento invitando fan e sostenitori a partecipare con moto e scooter. Questo raduno non era autorizzato: le autorità avevano negato il permesso per motivi di sicurezza pubblica. Eppure, nonostante il no ufficiale, l’artista ha scelto di ignorare il diniego organizzando comunque la manifestazione. Nei messaggi pubblicati online, il rapper ha giustificato la propria scelta affermando che “non c’è stato alcun danno o disagio intenzionale.” Ha sottolineato il desiderio di diffondere l’album senza scusarsi per il modo scelto. Questa posizione ha sollevato molte critiche, specie da parte di chi teme ripercussioni sociali e problemi di ordine pubblico su un quartiere che ha già vissuto momenti difficili.

Invadere le strade di scampia

L’evento ha assunto rapidamente le dimensioni di una vera e propria invasione cittadina di moto e auto, con scene di ragazzi che si sono seduti sui cofano e caroselli all’interno di piazze pedonali, in certi casi ignorando persino il limite di velocità e la sicurezza degli altri abitanti. A quel punto, l’azione doveva essere segnalata, ma il silenzio delle forze dell’ordine ha alimentato la sensazione di impunità. Le immagini diffuse sui social media hanno fatto il giro d’Italia, suscitando un dibattito acceso intorno al ruolo degli artisti e alla responsabilità sulle azioni di massa, specie quando queste vanno contro le regole.

La denuncia e l’appello del deputato Francesco Emilio Borrelli

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha raccolto numerose segnalazioni da cittadini spaventati e infastiditi da quanto accaduto a Scampia. Borrelli ha espresso sconcerto per la facilità con cui l’impresa illegale si è svolta senza un intervento immediato delle forze dell’ordine. Secondo lui, il gesto dimostra una preoccupante arroganza e un senso di superiorità di individui che, in gruppo, impongono comportamenti non consentiti. Ha descritto il raduno come una forma di imposizione tribale, che ha di fatto “tenuto in ostaggio” un intero quartiere per ore intere.

Mancanza di controllo e conseguenze

Il deputato ha puntato il dito contro una mancanza di controlli efficaci e ha sottolineato come la mancata repressione di simili azioni contribuisca a diffondere un clima di impunità. Ha chiesto che vengano svolte indagini approfondite per accertare responsabilità precise e che si adottino misure concrete per evitare che eventi analoghi possano ripetersi. Borrelli ha definito questa vicenda un pericoloso precedente, che rischia di rafforzare comportamenti illeciti sotto la copertura di iniziative artistiche e culturali.

L’impatto sul quartiere e le reazioni della comunità

Scampia, territorio noto per la sua complessità sociale, ha vissuto negli ultimi anni diverse tensioni legate alla criminalità e alla presenza di gruppi difficili da controllare. La recente invasione di veicoli e persone, con eccessi di pericolosità sulle strade senza alcuna autorizzazione, ha messo a disagio molti residenti che hanno denunciato rumori molesti, pericoli per l’incolumità e la scarsa attenzione verso i luoghi pubblici. Le immagini condivise mostrano una situazione caotica, in cui i ragazzi si sono spinti a esibizioni spericolate in aree pedonali frequentate da famiglie e anziani.

Frustrazione e senso di abbandono

Alcuni abitanti hanno espresso delusione e amarezza per il modo in cui un’iniziativa promozionale, invece di portare un momento di aggregazione positiva, ha aggiunto frustrazione e insicurezza alla vita quotidiana. Non si è trattato solo del rumore o del disturbo, ma anche del senso di abbandono di fronte a comportamenti che sembrano impuniti. La polizia locale e le autorità competenti al momento non hanno emesso comunicazioni ufficiali sul caso. Rimane aperto il nodo su come gestire eventi simili, soprattutto quando collegati al mondo della musica, per evitare che mezzi di comunicazione e aggregazione sociale si trasformino in motivi di disordine pubblico.

Le prossime settimane potrebbero vedere l’avvio di accertamenti sui responsabili della manifestazione non autorizzata. La vicenda solleva una questione ampia sul rispetto delle norme e sul rapporto tra artisti emergenti e comunità locali. Spesso, i messaggi delle nuove generazioni si esprimono con linguaggi e iniziative diverse, ma la convivenza civile richiede comunque limiti chiari e attenzione per il territorio. Scampia resta al centro di questa discussione, segnata da una notte di motori scatenati e tensioni ancora da chiarire.

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