Monsano contemporary art feast 2025 propone incontri e mostre dedicate all’arte del futuro nel centro storico

Monsano contemporary art feast 2025 propone incontri e mostre dedicate all’arte del futuro nel centro storico

monsano contemporary art feast torna a luglio ad Ancona con mostre, incontri e performance sul tema “visions of the future”, esplorando multiculturalità, relazioni sociali e arte contemporanea inclusiva.
Monsano Contemporary Art Feast Monsano Contemporary Art Feast
La quinta edizione del Monsano Contemporary Art Feast, dal 4 al 27 luglio ad Ancona, esplora il tema "visions of the future" attraverso mostre, incontri e performance che riflettono sulle trasformazioni sociali e culturali contemporanee. - Gaeta.it

L’appuntamento con la quinta edizione del monsano contemporary art feast torna a luglio nel centro storico di monsano, in provincia di Ancona. Dal 4 al 27 luglio, il festival si concentra sull’arte contemporanea con eventi, mostre e incontri pensati per riflettere sulla convivenza sociale e sulle trasformazioni culturali del nostro tempo. Il tema scelto quest’anno è “visions of the future”, una riflessione sulle relazioni umane e sulla multiculturalità che disegna nuovi modi di stare insieme.

Spunto sul cambiamento delle comunità: il tema “visions of the future”

Il comune di monsano, insieme a tomav torre moresco arte contemporanea, tomav experience associazione culturale e fondazione filiberto e bianca menna, ha curato un programma che parte da una riflessione profonda sul futuro della socialità e dell’arte. Andrea Giusti, direttore artistico, con Antonello Tolve alla cura, ha impostato il progetto intorno a un concetto chiaro: nell’epoca attuale, vincoli e legami tradizionali si indeboliscono e lasciano spazio a nuove modalità di relazione.

Un dialogo polifonico tra culture e esperienze

“Visions of the future” illustra questo passaggio con una proposta artistica che invita a scoprire modi di vivere inclusivi e al tempo stesso esclusivi, in cui l’apertura all’alterità diventa criterio fondante. Gli organizzatori definiscono questa proposta come un dialogo polifonico, capace di mettere a confronto esperienze e culture diverse in un periodo storico segnato dalla multiculturalità diffusa e da richieste di mutamento nel tessuto sociale.

Questo orizzonte tematizza la mostra e gli incontri, sottolineando come l’arte contemporanea possa contribuire a interpretare e rappresentare i sentimenti di una società in fase di ridefinizione, in cui emerge il bisogno di superare chiusure e pregiudizi.

Tra le mostre nel centro di monsano gli spazi espositivi e le opere protagoniste

Il festival coinvolge due spazi espositivi principali nel cuore di monsano: le cucine del castello e lo spazio10. Il 10 luglio apre la personale di francesca tilio nelle cucine del castello, un evento che offre una panoramica sul lavoro di un’artista capace di raccontare la contemporaneità attraverso linguaggi visivi intensi e densi di significato.

Il giorno dopo, l’11 luglio, si inaugura a spazio10 una collettiva con otto artisti: désiré d’angelo, genea lardini, sara principi, maria elena ricciuto, alice romano, silvia rosa, silvia simonetti e un componimento verbovisivo di tomaso binga. Questa mostra raccoglie diversi punti di vista sull’arte attuale, toccando temi e tecniche variegate, offrendo uno sguardo ampio e plurale che si lega alle questioni poste dal tema dell’evento.

Un percorso tra interpretazioni individuali e collettive

Le due esposizioni consentono di attraversare diversi aspetti dell’arte contemporanea, dalle interpretazioni personali a opere collettive, valorizzando sia la singolarità che la contaminazione artistica.

Incontri in piazza dei caduti per un’arte contemporanea accessibile

Nel calendario del monsano contemporary art feast si conferma la sezione “l’arte contemporanea a portata di mano”, che si svolge in piazza dei caduti, con cinque appuntamenti serali dalle 18.45. Questo format mira a scardinare il senso di distanza o complessità che spesso accompagna l’arte contemporanea, favorendo un confronto diretto tra pubblico e artisti o studiosi.

Tra i temi trattati si trovano figure di punta come marina abramovic, protagonista della performance e dell’arte concettuale, e francesca tilio, già protagonista della personale. Il programma include anche l’analisi dell’“operazione arcevia”, un progetto unico elaborato da ico parisi nel 1972, presentato alla biennale di architettura di venezia nel 1976 e oggi oggetto di nuove letture.

Protagoniste donne spesso trascurate e dialoghi con gli artisti

Un altro passaggio riguarda la figura di donne spesso trascurate nella storia dell’arte, con bartabara catervetti che spiega queste esperienze «dimenticate». Partecipano anche le artiste coinvolte nella collettiva, creando momenti di dialogo diretto e confronto vivo.

Monsano come spazio per stimolare confronti e prospettive artistiche diverse

monsano si trasforma quindi in un palcoscenico aperto a visitatori e amanti dell’arte che vogliono comprendere come questa disciplina sappia accompagnarci nella lettura del presente e dell’avvenire sociale. L’organizzazione ha preferito scegliere un tema che sottolinea la trasformazione delle relazioni umane e culturali, attraverso una serie di eventi capaci di mostrare le differenze delle esperienze umane e artistiche.

L’insieme di mostre e incontri mira a costruire nuovi spazi di dialogo tra pubblico, artisti e storici dell’arte su questioni di attualità, restituendo uno spaccato delle tensioni sociali. Un modo per ricordare come l’arte contemporanea continui a interrogare e agire, partecipando al mutamento delle comunità.

A monsano, la manifestazione ha preso forma con queste premesse e rimarrà aperta fino al 27 luglio, lasciando spazio a più voci e più narrazioni sull’arte che parla di futuro.

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