Foglio di via per una truffatrice romena dopo tentativo di frode su auto di lusso ad Ancona

Foglio di via per una truffatrice romena dopo tentativo di frode su auto di lusso ad Ancona

Ad Ancona nel 2025 la polizia ha emesso il 102esimo foglio di via per una donna romena accusata di truffa su un’auto di lusso da oltre 100mila euro; il questore Cesare Capocasa ha disposto il divieto fino al 2029.
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Ad Ancona, nel 2025, la polizia ha emesso un foglio di via obbligatorio a una donna romena accusata di una truffa su un’auto di lusso da oltre 100mila euro, rafforzando così il controllo contro i reati predatori in città. - Gaeta.it

Nel 2025 ad Ancona, la polizia ha emesso il 102esimo foglio di via dall’inizio dell’anno. La misura è stata presa per una donna di origine romena, sulla trentina, che vive fuori dalla regione e ha tentato una truffa complessa su un venditore locale. L’episodio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine per modalità e modalità con cui si è svolta la truffa.

Truffa ai danni di un venditore di auto di lusso

La truffa ha riguardato un’auto di lusso messa in vendita ad Ancona per oltre 100mila euro. La donna ha predisposto un accordo di compravendita con il proprietario dell’auto, firmando un contratto apparentemente regolare. Dopo aver dato un’immagine di serietà, ha mostrato al venditore di aver effettuato un bonifico bancario con cui avrebbe pagato il prezzo pattuito. In realtà quel bonifico è risultato falso, proveniente da un conto corrente ormai chiuso da tempo.

Per rendere più credibile la propria versione, la donna ha mostrato al venditore alcune foto sul proprio cellulare che ritraevano delle falsi ricevute bancarie. Questi dettagli hanno tratto in inganno la vittima. Una volta accertata la truffa, però, l’uomo ha denunciato l’accaduto. Le indagini hanno confermato l’inganno e l’origine delle false prove materiali.

Intervento e foglio di via

La denuncia è stata subito seguita da un intervento delle forze dell’ordine di Ancona. Gli agenti hanno raccolto elementi per svelare la rete dei raggiri messi in atto dalla donna. Il suo nome risultava già legato a precedenti per reati analoghi in diverse città. Accertata la pericolosità sociale della persona per le modalità e la ripetitività dei fatti, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha emesso il foglio di via obbligatorio.

La misura amministrativa vieta alla donna di tornare in città fino al 2029. Questo strumento serve a tutelare la comunità locale da soggetti ritenuti potenziali autori di reati simili. Il foglio di via rappresenta quindi un provvedimento di ordine pubblico adottato su base preventiva, oltre che punitiva. Non è la prima volta che la città dorica si trova a fronteggiare una situazione di questo tipo.

I precedenti e il ruolo del questore

La donna al centro della vicenda è nota da tempo alle forze dell’ordine per aver organizzato truffe con modalità simili in altre zone d’Italia. Le sue imprese criminali sono state segnalate più volte dai commissariati di polizia, che hanno messo in luce il suo modus operandi. Spesso utilizzava contratti e documenti falsi per simulare transazioni di alto valore.

Il questore Capocasa ha quindi deciso di ricorrere al foglio di via per impedire che l’attività criminale potesse proseguire ad Ancona. Il provvedimento dell’ufficio di pubblica sicurezza si basa sull’analisi delle denunce, documenti e precedenti penali. Da gennaio 2025 ad oggi sono stati già emessi oltre cento fogli di via nel territorio anconetano, segno di un controllo serrato sul tessuto urbano.

Testimonianza della misura adottata

La nuova misura adottata testimonia la volontà delle autorità locali di contrastare fenomeni criminali che possono nuocere alla tranquillità dei cittadini, soprattutto attraverso raggiri che apparentemente si presentano come affari leciti. La vicenda si inserisce nel filone di casi simili che spesso coinvolgono compravendite di beni di valore, ambito particolarmente esposto a truffe sofisticate.

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