Firenze attiva un ampio Scudo Verde dal 2025: cosa cambia per la mobilità urbana

Firenze attiva un ampio Scudo Verde dal 2025: cosa cambia per la mobilità urbana

Firenze introdurrà lo Scudo Verde il 1° aprile 2025, attivando una vasta zona a traffico limitato per migliorare la qualità dell’aria e promuovere la sostenibilità ambientale.
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Firenze attiva un ampio Scudo Verde dal 2025: cosa cambia per la mobilità urbana - Gaeta.it

Con l’arrivo del 2025, Firenze si appresta a introdurre una significativa novità per la mobilità urbana: lo Scudo Verde. Questa misura prevede l’attivazione di una grande zona a traffico limitato che copre un’area di circa 38 chilometri quadrati, sorvegliata da 77 porte telematiche dotate di telecamere. Queste iniziative mirano a controllare l’ingresso dei veicoli nella città, puntando a migliorare la qualità dell’aria e a rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale.

Scudo Verde: attivazione e obiettivi

L’ordinanza comunale, che segna il 1° aprile 2025 come data di attivazione, è il risultato di un’attenta pianificazione. L’assessore al Traffico, Andrea Giorgio, ha sottolineato che l’intervento è stato programmato tenendo presente il tempo necessario per ricevere approvazioni ministeriali e per eseguire il pre-esercizio della nuova rete. Con lo Scudo Verde, il Comune intende non solo monitorare l’accesso ai veicoli, ma anche garantire il rispetto delle normative ambientali già esistenti.

L’obiettivo principale è la tutela della salute pubblica, riducendo l’ingresso di veicoli vecchi e altamente inquinanti. La rete di telecamere consentirà un controllo più rigoroso anche sui pullman turistici, accertandosi che rispettino le normative di pagamento applicabili. Si tratta di una strategia mirata a promuovere un’aria più pulita e a stimolare l’adozione di mezzi di trasporto più ecologici.

Normative e restrizioni sul traffico

Lo Scudo Verde non implica nuovi pedaggi o divieti per i residenti, come chiarito dall’assessore. In effetti, l’iniziativa si fonda sulla vigilanza del rispetto di alcune restrizioni che già regolano l’accesso alla città. I divieti riguardano tipologie di veicoli specifiche, come quelli con motore a benzina o diesel Euro 0 e Euro 1. Questa regolamentazione è stata in vigore per quasi due decenni, ma ora sarà rafforzata dalla nuova rete di sorveglianza.

Per quanto riguarda i veicoli commerciali e i mezzi di trasporto specifici, la normativa non cambia: resteranno esclusi dalla circolazione nel centro storico quelli particolarmente inquinanti, con l’intento di ridurre il numero di veicoli in circolazione e migliorare la qualità dell’aria. Le misure previste non influiscono sull’accesso a poli strategici come l’ospedale di Careggi, l’aeroporto Vespucci e le aree produttive.

Aspetti ambientali e qualità dell’aria

I dati più recenti sulla qualità dell’aria a Firenze sono incoraggianti, secondo quanto rilevato dall’amministrazione comunale, e ciò ha reso possibile l’implementazione di azioni più incisive per la salute pubblica. Lo Scudo Verde si inserisce all’interno di un quadro di interventi volti a proteggere i cittadini e il loro benessere tramite un ambiente urbano meno inquinato.

L’estensione di questa zona a traffico limitato, che si colloca per il 66% all’interno del centro abitato e per il 37% dell’intero territorio comunale, rappresenta un passo significativo. Con una circonferenza di 50 chilometri, il progetto ambisce a coinvolgere non solo i residenti, ma anche i visitatori e chi transita nella città. La sfida consiste nel garantire un equilibrio tra le esigenze di mobilità e la necessità di preservare l’ambiente e la salubrità della città.

Quindi, per Firenze, il 1° aprile 2025 si prospetta come un giorno di cambiamento, mentre lo Scudo Verde inizia a prendere forma come un’opportunità per un futuro più sostenibile e a misura d’uomo.

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