La protezione civile si prepara a gestire grandi eventi in Vaticano con un dispiegamento importante di personale e mezzi. L’obiettivo è garantire sicurezza e assistenza durante l’angelus di domenica e la cerimonia di insediamento del nuovo pontefice, attesi da folte presenze.
Rafforzamento del personale volontario e sanitario
Il capo del Dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano, ha annunciato un aumento dei volontari impegnati nei prossimi eventi vaticani. Erano già previsti circa 1500 volontari, a cui si aggiungeranno altre 700 unità provenienti dal sistema nazionale e dalle colonne mobili regionali. Questo porta il totale a circa 2000 volontari.
Per quanto riguarda il personale sanitario, invece, sarà incrementato l’apporto con ulteriori 150-200 operatori dedicati all’assistenza medica. Questi numeri riflettono un’impostazione che punta a coprire anche scenari di emergenza più gravi delle previsioni iniziali.
Leggi anche:
Potenziamento ambulanze e posti medici avanzati
Parallelamente all’aumento del personale, la protezione civile ha previsto un rafforzamento dei mezzi. Sono state infatti potenziate le ambulanze destinate al servizio di emergenza sul posto.
Anche i posti medici avanzati, che fungono da primo punto di assistenza in caso di bisogno, saranno più numerosi e meglio attrezzati rispetto agli standard normali. Questo potenziamento si inserisce in una strategia di risposta rapida e capillare per eventi con alta affluenza di pubblico.
Gestione della folla e scenario previsto per l’angelus
Per l’angelus di domenica, in programma dalla Loggia centrale di San Pietro, ci si attende una partecipazione consistente. Al momento non sono disponibili stime precise, per questo la protezione civile si è preparata con un approccio prudente, basato sul cosiddetto “worst case scenario”.
L’idea è disporre di una presenza maggiore di volontari, evitando i rischi legati a un eventuale sottodimensionamento delle risorse in caso di affluenza superiore alle attese. Meglio quindi contare su un numero maggiore di persone pronte a intervenire piuttosto che scoprirsi impreparati davanti a una folla più ampia del previsto.
Questa misura di precauzione riguarda sia la gestione della sicurezza che quella sanitaria, in uno dei momenti di maggiore attenzione pubblica legati alla recente nomina del pontefice.