Filippo Arlia, direttore d’orchestra e pianista italiano, si prepara a tornare a New York per due eventi musicali distinti, entrambi dedicati all’opera di Astor Piazzolla. Questi appuntamenti, fissati per il 7 e il 15 giugno 2025, mettono in scena due diversi approcci al repertorio del compositore argentino, uno di stampo sinfonico e l’altro cameristico con tocchi di jazz. Arlia, originario della Calabria, è noto per aver portato Piazzolla sul palcoscenico internazionale in modi complessi e variegati.
La programmazione dei concerti a new york
Il primo concerto si terrà il 7 giugno alla Carnegie Hall, dove Arlia salirà sul podio come direttore della New England Symphonic Ensemble. Il programma si aprirà con due composizioni di Piazzolla: il celebre concerto per bandoneón e orchestra e il brano Adiós Nonino. Quest’ultimo è uno dei pezzi più intensi e rappresentativi della produzione di Piazzolla, carico di emozioni profonde. La scelta di questi lavori illustra l’attenzione di Arlia agli anni finali del compositore, periodo in cui l’artista sperimentava con elettronica e strumenti acustici, esprimendo un linguaggio musicale maturo e complesso.
Secondo concerto al di Menna Center con un tocco jazz
Il secondo concerto si svolgerà il 15 giugno al DiMenna Center for Classical Music nel contesto del Peperoncino Jazz Festival, rassegna dedicata alla diffusione della musica italiana e calabrese all’estero con particolare attenzione alle contaminazioni tra generi. Qui Arlia si esibirà come pianista in “Duettango X5”, un progetto che unisce le melodie del tango argentino all’improvvisazione jazz. Sarà affiancato da musicisti specializzati come Marco Gemelli al bandoneón, Andrea Timpanaro al violino e Glauco Di Sabatino alla batteria. Questa formazione proposta è lontana dal grande organico sinfonico del primo concerto e punta a una dimensione più intima e sperimentale.
Leggi anche:
Il legame profondo tra filippo arlia e astor piazzolla
Filippo Arlia ha dedicato una parte importante della sua carriera allo studio e all’interpretazione delle opere di Astor Piazzolla. Ha spiegato che Piazzolla ha avuto per lui un significato molto particolare. “Pur essendo un musicista classico, Arlia si è impegnato a comprendere le sfumature della musica del compositore argentino soprattutto negli anni in cui la sua arte ha abbracciato l’elettronica e strumenti acustici con un linguaggio che fonde tradizione e innovazione.”
Il legame con Piazzolla, poi, si arricchisce di elementi biografici. Il padre di Piazzolla, infatti, era nato a Trani, in Puglia, e questo elemento di origini italiane si riflette nel modo in cui il compositore ha scritto alcune delle sue opere. Arlia mira a far emergere proprio questa parte, provando a restituire il più fedelmente possibile la maturità artistica di Piazzolla. Quel periodo finale dell’artista, con un tono più elaborato e a tratti sperimentale, resta al centro delle scelte di programmazione del maestro calabrese.
Duettango x5 e il peperoncino jazz festival: un incontro di stili per un pubblico internazionale
Il progetto “Duettango”, nato nel 2008 da un’idea di Arlia, si presenta come un incontro tra mondi musicali diversi. La formula di “Duettango X5” che sarà proposta a New York prevede una formazione cameristica composta da strumenti tipici del tango – come il bandoneón – e da elementi tipici del jazz, soprattutto nelle modalità di improvvisazione. Non è un concerto sinfonico ma un viaggio nei toni caldi e intensi delle melodie di tango incontrate con il ritmo libero e il colore del jazz e blues.
L’evento fa parte del Peperoncino Jazz Festival, che nelle scorse edizioni si è dedicato alla promozione internazionale della cultura musicale italiana e calabrese. Il festival punta a valorizzare le contaminazioni fra generi musicali, un aspetto che si riflette nella personale interpretazione di Piazzolla proposta da Arlia. “Da più di quindici anni, ‘Duettango’ si è affermato come progetto capace di superare i confini dei generi e di raccontare la musica in modo originale e aggregante.”
La carriera internazionale di filippo arlia
Filippo Arlia, nato nel 1989 a Cosenza, ha mosso i primi passi studiando pianoforte al conservatorio di Vibo Valentia, diplomandosi molto giovane, a 17 anni. Dopo il debutto, si è imposto a livello internazionale come direttore d’orchestra e pianista, totalizzando oltre 500 concerti in più di 30 paesi. La musica di Piazzolla ha avuto un ruolo centrale in questa carriera, non solo come interprete ma anche come promotore di iniziative discografiche e live.
Dal 2008 collabora stabilmente con il bandoneonista Cesare Chiacchiaretta, con cui ha presentato anche un disco in diretta per Rai Radio 3 nel 2017 durante i Concerti del Quirinale a Roma. Arlia ha lavorato con artisti di fama mondiale, tra cui Stefano Bollani e Michel Camilo, dimostrando una versatilità nell’affrontare repertori diversi e una capacità di dialogare con musicisti di vari stili.
I suoi oltre venti album testimoniano una carriera solida e orientata alla valorizzazione di repertori poco frequentati in ambito classico, con accenti sulle radici europee e sudamericane. Le due performance a New York costituiscono un’occasione per rivisitare la produzione di Piazzolla in modo dettagliato e mixare linguaggi musicali lontani, sfruttando l’originalità e la solidità della propria esperienza artistica.