L’attività concertistica della Filarmonica Toscanini per il 2025/26 si annuncia fitta di appuntamenti tra l’Auditorium Paganini di Parma e altre città della regione Emilia-Romagna. La stagione celebra i 50 anni dell’orchestra, nata nel 1975 come orchestra sinfonica dell’Emilia-Romagna. Il cartellone include eventi sinfonici, iniziative speciali e collaborazioni con festival e teatri di tradizione che valorizzano il patrimonio musicale locale.
Qualità e ricchezza del cartellone 2025/26
La Filarmonica Toscanini proporrà 18 concerti sinfonici all’Auditorium Paganini di Parma, affiancati da 28 performance in altri comuni emiliani e romagnoli. Questo mix tra sedi grandi e piccole punta a raggiungere un pubblico vasto e diversificato. Oltre ai concerti ordinari, sono in programma tre progetti speciali, i tradizionali concerti della Gazzetta e la partecipazione al Festival Verdi, nonché produzioni liriche in teatri storici della regione. Questa ampia offerta punta a coinvolgere appassionati e nuovi spettatori.
Il nuovo direttore kent nagano e il repertorio
Un elemento di rilievo è l’arrivo di Kent Nagano come nuovo direttore principale dal prossimo autunno. Nagano, noto direttore americano, sarà al centro di un percorso musicale che affianca il classicismo con composizioni contemporanee. Per esempio, il primo concerto diretto dal maestro sarà il 19 novembre con la quinta di Beethoven e il concerto n.27 di Mozart suonato da Maria Joao Pires. La stagione include anche la commissione di un’opera contemporanea alla compositrice Aziza Sadikova, che unisce le radici uzbeke e tedesche. Il cartellone abbraccia autori del ‘900, come Luciano Berio, e le grandi sinfonie, tra cui la seconda di Mahler eseguita insieme all’Orchestra Haydn.
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Artisti ospiti e protagonisti
La qualità internazionale della Filarmonica Toscanini si evidenzia anche dagli artisti ospitati nel corso dell’anno. Kolja Blacher, già primo violino dei Berliner Philharmoniker, sarà presente il 16 novembre con un programma dedicato agli archi. A distanza di qualche mese tornerà Christoph Eschenbach, con un concerto il 16 maggio che prevede l’Imperatore di Beethoven accompagnato dal pianista Tom Borrow e la quarta sinfonia di Bruckner. Tra gli altri direttori spiccano Robert Trevino, che porterà il Canto della Terra di Mahler il 23 maggio, Wayne Marshall e Andrej Boreyko.
Solisti di rilievo
I solisti aggiungono ulteriore valore artistico. Tra i violinisti attesi ci sono Midori, Charlie Siem, Veronika Eberle e Rebekka Hartmann. Il percussionista Simone Rubino aprirà la stagione il 25 ottobre, con la direzione di Alpesh Chauhan, che è stato direttore principale della toscanini fino a poco tempo fa. Tra gli altri interpreti figura Mischa Maisky, violoncellista di fama, che suonerà in un concerto guidato dalla sua ex allieva Han-Na Chang. Inoltre la spalla dell’orchestra, Mihaela Costea, si appresta a festeggiare con il pubblico il 25esimo anno di presenza con un’esecuzione del concerto n. 2 di Castelnuovo-Tedesco prevista per il 28 marzo. Tra i concerti più attesi anche la tradizionale esecuzione della nona di Beethoven a cavallo tra fine anno e capodanno.
Eventi speciali e apertura a nuovi pubblici
Tra i progetti al di fuori dei concerti classici figura il dialogo tra Ruben Jais, sovrintendente della Filarmonica, e Fabiola Gianotti, direttrice generale del CERN di Ginevra fino a fine anno. L’incontro, fissato per il 7 marzo, ruoterà attorno al tema della scienza in musica, affrontando i legami tra discipline diverse. Questo tipo di iniziative mostra come la Filarmonica voglia aprirsi a nuovi pubblici e affrontare aspetti multidisciplinari.
Nel corso della presentazione, collegata in remoto, Gessica Allegni, assessora alla cultura della regione Emilia-Romagna, ha ricordato il sostegno regionale alla Filarmonica Toscanini. Allegni ha sottolineato che finanziare il lavoro degli artisti rappresenta un investimento significativo per il futuro delle comunità. Il supporto istituzionale appare quindi saldo e confermato.
L’insieme di queste attività riflette il ruolo centrale che la Filarmonica Toscanini continua ad avere nel panorama culturale dell’Emilia-Romagna, tenendo viva la tradizione e al tempo stesso accogliendo nuove sensibilità internazionali.