Figc smentisce coinvolgimento nel trust Sampdoria e chiarisce i propri compiti fiscali e societari

Figc smentisce coinvolgimento nel trust Sampdoria e chiarisce i propri compiti fiscali e societari

La FIGC chiarisce di non aver approvato il trust della Sampdoria, specificando che le competenze federali riguardano solo onorabilità, solidità finanziaria e licenze sportive, mentre la gestione dei debiti è esclusiva dei club e dell’Agenzia delle Entrate.
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La FIGC chiarisce di non aver approvato il trust della Sampdoria, precisando che il suo ruolo si limita a verifiche di onorabilità e solidità finanziaria, escludendo competenze su gestione e ristrutturazione dei debiti tributari della società. - Gaeta.it

Il ruolo della federazione italiana gioco calcio nella vicenda legata alla Sampdoria è stato oggetto di precisazioni ufficiali. La FIGC ha escluso ogni responsabilità o approvazione riguardante il trust della società blucerchiata, chiarendo ambiti e limiti delle proprie competenze in materia economico-finanziaria e di verifica societaria. La questione, emersa nei recenti sviluppi legati alla gestione finanziaria della società genovese, ha spinto la federazione a intervenire pubblicamente per delimitare il proprio ruolo.

La FIGC smentisce l’approvazione del trust di riferimento della Sampdoria

La federcalcio ha confermato che non ha mai valutato né accolto alcuna forma di approvazione o avallo per il trust associato alla proprietà della Sampdoria. Nel comunicato ufficiale diffuso sul sito istituzionale, si ribadisce l’assenza di coinvolgimento diretto rispetto alla costituzione o gestione di strumenti fiduciari collegati alla società. Tale precisazione intende porre fine a qualsiasi insinuazione o informazione non corrispondente alla realtà sui rapporti tra la FIGC e il club ligure.

Secondo la nota, definire come competenza federale la concessione di un benestare sui sistemi di ristrutturazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate è erroneo e ingiustificato. Queste operazioni di natura tributaria, infatti, vengono condotte in autonomia dalle società interessate direttamente con l’amministrazione finanziaria, sulla base della normativa vigente. Quindi, la FIGC non interviene né legittima accordi fiscali o piani di rientro dei debiti.

L’intervento della federazione si colloca in un contesto in cui, specie sotto la lente mediatica, si è cercato di attribuirle un ruolo non previsto dal quadro legislativo e regolamentare. L’obiettivo è stato di ristabilire certezza sulle competenze, evitando confusioni che possono incidere sulle percezioni pubbliche e sulla reputazione sportiva della Sampdoria.

Le vere competenze della FIGC su onorabilità, solidità e licenze

Il comunicato della FIGC chiarisce che la loro funzione principale riguarda la verifica di onorabilità e solidità finanziaria nel momento in cui una persona o un ente acquisisce una partecipazione superiore al 10% in una società calcistica. Questa attività viene svolta tramite l’organo chiamato Coaps, che controlla gli aspetti legati ai soggetti proprietari.

Parallelamente, la Federazione verifica i requisiti economico-finanziari necessari per l’iscrizione ai campionati, attività affidata alla Commissione di vigilanza sulle società di calcio, nota come Covisoc. A differenza di quanto si possa pensare, questa seconda verifica riguarda parametri previsti dalle licenze nazionali, che includono requisiti precisi e certificati.

Le procedure di controllo tese a garantire la solidità degli assetti societari sono separate dai processi di gestione del debito tributario. La Federazione si occupa solo della parte relativa alla partecipazione azionaria e alle condizioni di iscrizione sportive, non delle strategie finanziarie volte al rientro degli obblighi fiscali.

Questi passaggi fanno riferimento a norme e regolamenti stabiliti da tempo, che definiscono con chiarezza le responsabilità degli organi federali e il rapporto con le società di calcio. Il rispetto di tali ruoli aiuta a mantenere un quadro istituzionale ordinato, dove ogni soggetto agisce nel proprio ambito.

Certificazione della regolarità tributaria: il rapporto tra FIGC, Covisoc e Agenzia delle Entrate

Un punto importante della nota riguarda la conferma che la regolarità tributaria delle società sportive è certificata attraverso un protocollo d’intesa tra FIGC e Agenzia delle Entrate. Questo accordo permette a Covisoc di acquisire dati ufficiali necessari per la valutazione annuale delle società in vista delle iscrizioni ai campionati.

Questo sistema serve a garantire un controllo formale e trasparente sulla situazione fiscale delle società, con un interscambio informativo gestito da enti pubblici e sportivi. La certificazione contribuisce a verificare che le società rispettino gli obblighi tributari fondamentali, elemento essenziale per avere accesso alle competizioni federali.

La presenza di questo protocollo sottolinea la cooperazione istituzionale tra Federazione e amministrazione finanziaria, senza però trasferire alla FIGC competenze in materia di ristrutturazione o negoziazione dei debiti tributari. Il ruolo del controllo è di tipo preventivo e documentale, non decisionale o negoziale.

L’esistenza di questo meccanismo di controllo dimostra che la FIGC dispone degli strumenti per valutare la correttezza fiscale delle società solamente all’interno dell’iter previsto dalle licenze nazionali. Le scelte e gli accordi sulla gestione del debito restano invece di competenza esclusiva dei club con l’Agenzia delle Entrate.

Con questa chiarificazione la FIGC evita fraintendimenti sul proprio ruolo. L’attenzione resta sulla verifica del rispetto delle regole sportive e sulla sicurezza economica richiesta agli iscritti ai campionati.

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