Fiera di parma: bilancio 2024 da record e strategie per rafforzare il ruolo nel sistema fieristico europeo

Fiera di parma: bilancio 2024 da record e strategie per rafforzare il ruolo nel sistema fieristico europeo

Fiere di Parma chiude il 2024 con risultati economici solidi, grazie a una governance pubblico-privata e investimenti fino a 50 milioni per trasformarsi in un hub fieristico multidisciplinare e competitivo.
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Fiere di Parma chiude il 2024 con risultati economici solidi, grazie a una governance pubblico-privata e a una strategia di crescita che valorizza il territorio e punta a un hub fieristico multidisciplinare con investimenti fino a 50 milioni di euro. - Gaeta.it

Fiere di Parma ha archiviato un 2024 segnato da risultati economici rilevanti, facendo emergere la sua posizione di rilievo nel panorama fieristico nazionale e internazionale. Il bilancio approvato a maggio mette in luce non solo cifre positive, ma soprattutto una strategia che punta a consolidare alleanze, valorizzare il territorio e rispondere ai cambiamenti del mercato globale. Gli ultimi eventi e accordi, tra cui TuttoFood by Cibus&Anuga, RomaBarShow, BBQ Expo e BikeUp, sono il riflesso di questa crescita articolata.

Il ruolo degli azionisti tra pubblico e privato nella strategia di rete

Il successo di Fiere di Parma si deve anche a un modello di governance che mette insieme attori pubblici e privati. Il Comune e la Provincia di Parma, insieme a Regione Emilia-Romagna e Camera di Commercio, hanno perseguito una strategia che vede la fiera come uno strumento di marketing territoriale. Dall’altro lato, l’azionariato privato, con Crédit Agricole, Unione Parmense degli Industriali e Fiera Milano, ha spinto verso una gestione orientata a risultati operativi e a efficienza.

Questa collaborazione ha garantito che il progetto restasse aderente alle esigenze del territorio, ma con una proiezione ampia verso il mercato globale. La capacità di fare rete è emersa chiaramente nella costruzione di alleanze con importanti partner fieristici europei come Colonia e Milano. Questi accordi non rappresentano solo un punto di approdo per accordi commerciali, ma una visione che integra il ruolo di Fiere di Parma nel contesto nazionale ed europeo, tenendo insieme l’eredità locale con le opportunità internazionali.

Continuità e collaborazione tra azionisti

La lunga continuità delle relazioni tra azionisti ha portato stabilità e condivisione di obiettivi nel progetto. Quindici anni di collaborazione hanno costruito una piattaforma comune, fondamentale per muoversi con sicurezza in un settore molto competitivo. Il modello mette insieme la capacità di innovare con la volontà di valorizzare l’identità di Parma e dell’Emilia-Romagna, conciliando impulsi economici e scelte culturali.

Crescita economica e solidità finanziaria nel bilancio 2024

Il bilancio 2024 di Fiere di Parma mostra un fatturato consolidato superiore ai 47 milioni di euro, segno concreto della solidità del modello industriale. L’Ebitda raggiunge quota 12 milioni, mentre l’utile netto della capogruppo supera i 7 milioni. La posizione finanziaria netta è altrettanto robusta, con oltre 35 milioni di liquidità disponibili, risorse destinate a sostenere il piano industriale presentato a febbraio. Questi dati confermano che le scelte adottate negli ultimi anni hanno garantito un equilibrio economico stabile e hanno preparato l’azienda ad affrontare i prossimi passi con una base solida.

Il risultato positivo dimostra come il lavoro del management, guidato dal presidente Mosconi e dal CEO Antonio Cellie, abbia mantenuto un focus sulla valorizzazione del territorio e sulle competenze interne. L’attenzione non è solo sui numeri, ma su una gestione che sviluppa l’intero ecosistema di riferimento, mirando a rafforzare le capacità distintive di Fiere di Parma e a creare basi solide per la crescita futura. La liquidità disponibile permette di finanziare investimenti programmati senza dover ricorrere a indebitamenti, un vantaggio importante per mantenere controllo e autonomia.

Eventi e accordi chiave a supporto della crescita

Gli ultimi eventi organizzati da Fiere di Parma, come TuttoFood by Cibus&Anuga, RomaBarShow, BBQ Expo e BikeUp, sono un chiaro indicatore dell’espansione e della capacità di attrazione di nuovi segmenti di mercato, rafforzando ulteriormente la posizione della fiera nel settore.

Un piano d’investimenti ambizioso per realizzare l’hub fieristico multidisciplinare

Fiere di Parma ha in programma investimenti importanti che vanno da 30 fino a 50 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Il piano, finanziato esclusivamente con liquidità interna, prevede interventi sulle infrastrutture del quartiere fieristico e acquisizioni di nuovi eventi. L’obiettivo dichiarato non è solo ampliare la dimensione fieristica, ma costruire una piattaforma permanente di business. Questa piattaforma vuole essere competitiva e inclusiva, radicata nel territorio ma con una visione mondiale.

Trasformazione in hub multidisciplinare

L’operazione fa leva sulle partecipate aziendali per mettere a sistema risorse e competenze differenziate, capaci di rispondere a diverse esigenze degli operatori. Il progetto punta a trasformare il polo in un hub multidisciplinare e policentrico, dove sostenibilità e integrazione si traducono in risultati concreti. Eventi come Cibus e Cibus Tec, centrali nella storia recente, rappresentano la base su cui sviluppare nuove opportunità, intercettando le tendenze che arrivano dal mercato globale e sostenendo il made in Italy in varie forme.

Fiera di Parma si posiziona così come nodo strategico per il sistema fieristico nazionale, capace di adattarsi alle richieste del mercato che cambiano e di fare da volano alla crescita di molte imprese legate al territorio e oltre. Le scelte adottate mostrano un’attenzione costante al futuro, tenendo insieme crescita economica, equilibrio finanziario e ruolo culturale.

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