Festivaletteratura 2025 a Mantova tra guerre, memoria storica e protagonisti della scena letteraria internazionale

Festivaletteratura 2025 a Mantova tra guerre, memoria storica e protagonisti della scena letteraria internazionale

Il festivaletteratura di Mantova 2025 propone incontri con autori internazionali su guerra, memoria e diritti civili, celebra anniversari culturali locali e offre eventi dedicati a letteratura, musica e nuove generazioni.
Festivaletteratura 2025 A Mant Festivaletteratura 2025 A Mant
Il Festivaletteratura di Mantova 2025, dal 3 al 7 settembre, propone un ricco programma con circa 300 autori internazionali, focalizzato su guerre, memoria e diritti, omaggiando grandi figure letterarie e valorizzando la cultura locale tra storia, teatro e musica. - Gaeta.it

Il festivaletteratura torna a mantova dal 3 al 7 settembre 2025 con una ricca proposta culturale che coinvolge circa trecento autrici e autori da tutto il mondo. L’evento di quest’anno sposta l’attenzione sui territori segnati dai conflitti, con voci forti e diversificate che raccontano storie intrecciate di guerra, esilio e memoria. Tra gli ospiti spiccano nomi come la premio pulitzer Elizabeth Strout, Ocean Vuong, il vincitore del Premio Strega Europeo Paul Murray e importanti esponenti della letteratura palestinese e israeliana. Accanto alla letteratura contemporanea, il festival celebra significativi anniversari storici e culturali che riguardano Mantova stessa.

Guerra e narrazione: testimonianze dirette e riflessioni globali

Quest’anno il festival concede uno spazio ampio agli scrittori che vivono o hanno vissuto esperienze legate a conflitti e crisi internazionali. Adania Shibli e Atef Abu Saif rappresentano la letteratura palestinese contemporanea, offrendo una narrazione diretta sui problemi quotidiani legati a guerra e oppressione. Il documento storico si arricchisce con l’intervento dello storico israeliano Ilan Pappé, noto per i suoi studi sulle tensioni in medio oriente. A loro si aggiunge Yaroslav Trofimov, capo della redazione esteri del Wall Street Journal, che collega la crisi ucraina attuale con gli eventi drammatici degli anni Trenta.

Testimonianze di guerra e impatto umano

Tra figure particolarmente segnate dalla guerra c’è Katerina Gordeeva, giornalista russa esiliata che ha raccolto testimonianze di persone colpite dal conflitto, incontrate nei centri rifugiati sparsi tra ucraina, russia e paesi europei. I suoi racconti mettono a fuoco l’impatto umano delle guerre attraverso voci spesso assenti dai media tradizionali, offrendo così al pubblico un’esperienza diretta e coinvolgente.

Mantova tra storia e teatro: ricorrenze ed eventi speciali

Il 2025 segna alcuni anniversari importanti per mantova e la sua identità culturale. Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri, il festival ricorda il contributo del grande scrittore alla letteratura italiana. A cinque secoli dall’apertura del cantiere di Palazzo Te ad opera di Giulio Romano nel 1525, la manifestazione torna ad indagare i testi che influenzarono quel periodo storico, insieme all’opera di Carlo Goldoni. Tra il 1748 e il 1750 Goldoni portò in scena a Mantova alcune delle sue commedie più famose come La bottega del caffè, rappresentata per la prima volta nella città.

Per celebrare l’evento è prevista anche la riapertura del teatro Bibiena con l’installazione del “caffè goldoni”, un richiamo diretto al teatro settecentesco. Questa combinazione di letteratura e eventi storici sottolinea il legame profondo tra mantova e la sua tradizione artistica, offrendo nuove occasioni per scoprire il patrimonio locale in un contesto contemporaneo.

Omaggi ad agatha christie e intrecci letterari a mantova

La figura di Agatha Christie domina la scena con un focus dedicato ai diversi aspetti della sua opera. Alcuni autori italiani, tra cui Alessia Gazzola, Bianca Pitzorno, Franco Forte e Antonio Moresco, dialogano con il lavoro dell’indimenticata regina del giallo. Un particolare viaggio tra mistero e letteratura si svolge nel cimitero monumentale di Mantova dove Luca Crovi e l’illustratore Federico Maggioni guideranno il pubblico attraverso storie ispirate alle tombe.

Questa sezione del festival amplia il discorso sulla letteratura del mistero e racconta come l’eredità di Agatha Christie continui a influenzare scrittori contemporanei. Il racconto si sposta inoltre su temi come i diritti civili, le forme d’amore, la moda e le diverse lingue, abbracciando dibattiti trasversali sul turismo e la politica dello spazio urbano. Questo approccio multidisciplinare presenta il festival come un luogo di confronto oltre che d’intrattenimento.

Voci internazionali e nuove prospettive letterarie

Tra gli ospiti internazionali svettano alcuni nomi già noti come Nathan Hill, definito da John Irving “il miglior giovane scrittore della narrativa americana”. Dal latino america arriva Alejandro Zambra, poeta e romanziere cileno tra i più rappresentativi della sua generazione. Mariana Enríquez firma invece quello che è stato definito il nuovo gotico latino-americano. Altre presenze segnano il ritorno di Ali Smith e l’arrivo di autrici da paesi distanti come il Giappone, con Mieko Kawakami, il Senegal con Elgas e l’Argentina con Camila Sosa Villada, che affida ai suoi romanzi la propria esperienza come donna transgender.

Focus sui paesi bassi

Il festival dedica particolare attenzione ai paesi bassi con un progetto speciale intitolato “la scoperta dell’olanda”. Otto autori nederlandesi, tra cui Jan Brokken e Frank Westerman, esperti di reportage narrativo, e la filosofa Eva Meijer, arricchiscono la proposta con riflessioni contemporanee. La presenza di Marija Stepanova, russa esiliata a Berlino, e di autori come Polly Clark e Fatma Aydemir, amplia ulteriormente il dialogo su migrazione e identità.

Focus sulla scena italiana e legami con la musica

Il festival riporta in primo piano anche alcuni nomi della letteratura italiana. Antonio Scurati torna a confrontarsi con il pubblico insieme a Laura Imai Messina, Teresa Ciabatti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Mario Desiati e Rosa Matteucci. Questi autori si confrontano su temi diversi, offrendo spunti legati a esperienze personali e collettive.

Un capitolo a parte dura tre giorni è dedicato alla musica. L’artista Ariele Frizzante racconta come l’algoritmo abbia modificato i gusti musicali e la percezione del pubblico. Gli incontri saranno accompagnati da dj set serali, un ponte tra parole e suoni che arricchiscono ulteriormente la proposta culturale.

Parole femministe e memoria storica al centro del festival

Un’attenzione particolare è riservata alle “parole femministe”, un percorso che intreccia riflessioni letterarie con la ricorrenza degli ottanta anni dal voto alle donne. Interventi di figure come Benedetta Tobagi, Lydia Ravera, Annarosa Buttarelli e Vanessa Roghi spronano a riflettere sulla condizione femminile oggi. Il progetto vede anche la partecipazione di Maria Nadotti e Irene Solà.

Un momento toccante si svolge partendo dall’esempio di Etty Hillesum, giovane autrice olandese assassinata nei campi nazisti. Judith Koelemeijer e Chiara Valerio offrono un racconto che intreccia memoria e attualità. Il festival si propone così come uno spazio dove la storia, l’antropologia, le neuroscienze e la spiritualità si incontrano, per aprire conversazioni profonde sul valore della vita umana.

Accanto agli appuntamenti per adulti, il festival prevede laboratori ed eventi dedicati ai più piccoli, come l’apertura della “casetta editrice” alla Casa del Mantegna. L’impegno verso le nuove generazioni si rafforza con il progetto LAB – libri acque boschi, che vedrà studenti impegnati nella gestione di un’ecobiblioteca, un modo concreto per avvicinare i giovani alla lettura e all’ambiente.

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