Festa della musica 2025 a napoli, cori polifonici e giovani voci a forcella il 21 giugno

Festa della musica 2025 a napoli, cori polifonici e giovani voci a forcella il 21 giugno

La festa della musica 2025 a Napoli, con il progetto ‘Forcella in musica!’, unisce cori universitari e giovanili nella chiesa di San Giorgio Maggiore per promuovere coesione sociale e tradizione corale.
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La festa della musica 2025 a Napoli, nel quartiere Forcella, unisce cori universitari e giovanili in un evento corale che valorizza la musica come strumento di aggregazione sociale e dialogo tra generazioni, ospitato nella storica chiesa di San Giorgio Maggiore. - Gaeta.it

La festa della musica si conferma appuntamento fisso nel calendario europeo per omaggiare ogni forma di espressione musicale. Per il 2025, a Napoli, l’iniziativa si lega a un progetto culturale chiamato ‘Forcella in musica!’ che coinvolge cori diversi e giovani artisti. L’evento rappresenta un incontro tra tradizione corale e comunità locale, puntando a valorizzare il canto come momento di aggregazione e dialogo.

Il ruolo di forcella come palcoscenico della festa della musica

Forcella, quartiere noto per la sua forte identità culturale, ospita l’ultimo incontro della stagione musicale promosso dall’Associazione Discantus in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli. Il progetto ‘Forcella in musica!’ nasce proprio per portare la musica in spazi aperti e chiese storiche del territorio, rilanciando la vivacità artistica della zona. La scelta della chiesa di San Giorgio Maggiore, in via Duomo, non è casuale: qui si uniscono storia e arte sacra che fanno da cornice a concerti e momenti di condivisione.

Un pubblico eterogeneo come obiettivo centrale

Il primo obiettivo è coinvolgere un pubblico eterogeneo, dai residenti agli appassionati di musica, passando per i giovani che trovano nel canto corale un’occasione di crescita e socialità. La manifestazione punta a creare un ponte tra generazioni diverse, facendo risuonare nei vicoli di Forcella quelle armonie nate dal confronto e dall’ascolto reciproco. La musica diventa così strumento di coesione sociale in una zona segnata da frequenti tensioni.

Cori protagonisti e il significato della polifonia nella festa

L’edizione 2025 vede la partecipazione di tre cori provenienti da realtà universitarie e giovanili. Il coro universitario ‘Joseph Grima’, diretto da Luigi Grima, porta il repertorio tradizionale con particolare attenzione alla tecnica vocale. Il coro polifonico dell’Università Vanvitelli, con la direzione musicale di Carlo Forni, arricchisce la proposta con composizioni moderne e antiche. Infine, il coro giovanile Loud Whispers, guidato da Carlo Intoccia, rappresenta la freschezza e la vitalità delle nuove generazioni.

La polifonia come simbolo di convivenza

La scelta di cori polifonici sottolinea un valore fondante della musica corale: l’armonia nasce dall’incontro di voci differenti che, pur mantenendo la propria autonomia, costruiscono insieme un tessuto sonoro equilibrato. La polifonia, in questo senso, simboleggia un ideale di convivenza pacifica e cooperazione. Ogni linea melodica si muove indipendente eppure vive nell’ascolto attento dell’altra. Questo aspetto riveste un ruolo centrale nella celebrazione del 21 giugno, giornata dedicata all’importanza dell’arte musicale per la società.

La sinergia tra associazioni e la direzione artistica

Il progetto ‘Forcella in musica!’ nasce da una collaborazione ravvicinata tra l’Arcidiocesi di Napoli e l’Associazione Discantus. Questa intesa consente di mettere in campo risorse e competenze diverse, spaziando dalla gestione di eventi culturali al coinvolgimento di istituzioni locali. La direzione artistica curata da Luigi Grima garantisce un coordinamento che valorizza la qualità musicale e il rispetto del contesto storico e sociale della manifestazione.

Un modello di lavoro condiviso

La sinergia tra enti religiosi e associazioni laiche offre un modello di lavoro condiviso che punta a rinforzare il tessuto culturale partenopeo. La scelta di una chiesa per ospitare l’evento sottolinea la volontà di recuperare luoghi simbolo della città anche attraverso l’arte. Grazie a questa cooperazione si riescono a proporre eventi capaci di richiamare attenzione e partecipazione, offrendo occasioni di svago e riflessione.

Le voci diverse, chiamate a dialogare nella festa della musica, raccontano una comunità che si esprime attraverso la bellezza del canto corale. L’appuntamento del 21 giugno a San Giorgio Maggiore sarà uno spazio aperto a chi desidera assistere a una manifestazione che unisce tradizione musicale e radici locali.

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