Fermato a caltagirone l'uomo sospettato dell'omicidio di raffaele maruca nella sua abitazione

Fermato a caltagirone l’uomo sospettato dell’omicidio di raffaele maruca nella sua abitazione

A caltagirone, l’omicidio di raffaele maruca con tre colpi di pistola ha portato all’arresto di corrado rametta, sospettato per un possibile movente legato a una controversia immobiliare familiare.
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A Caltagirone un uomo di 63 anni è stato ucciso con tre colpi di pistola; arrestato un sospettato con arma illegale, il movente potrebbe essere una controversia immobiliare familiare. - Gaeta.it

La sera del 10 gennaio a Caltagirone, in contrada San Nicolò Le Canne, un uomo di 63 anni è stato trovato senza vita nella propria casa. Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato all’arresto di un sospettato, collegato al delitto avvenuto con tre colpi di pistola, un caso che ha destato allarme nella zona.

Ritrovamento del corpo e primi accertamenti a caltagirone

La vittima, raffaele maruca, è stata scoperta all’interno della sua abitazione in una zona periferica di caltagirone. Inizialmente i familiari avevano ipotizzato un incidente, ma l’intervento dei carabinieri e del medico legale, su disposizione della procura locale, ha rivelato tracce di violenza evidente. L’autopsia ha confermato la causa del decesso: tre colpi di pistola calibro 7,65, di cui due al petto e uno all’inguine.

Dai primi rilievi è emerso che il luogo del delitto non presentava segni significativi di effrazione. Tuttavia, la natura della ferita e la scena sul posto hanno indirizzato gli investigatori verso un possibile conflitto personale. La precisione dei colpi ha indicato una volontà chiara di colpire, piuttosto che un incidente causale. Il ruolo della sezione investigazioni scientifiche si è rivelato cruciale per dissociare ipotesi superficiali da un omicidio premeditato.

Arresto di corrado rametta e la questione della pistola illegale

La mattina seguente all’omicidio, i carabinieri hanno proceduto con una perquisizione a carico di corrado rametta, 54 anni, originario di avola ma residente nell’area di siracusa. L’uomo è stato fermato dopo una breve attività di ricerca nella notte e ha spontaneamente consegnato una pistola con caricatore contenente cinque colpi; l’arma è risultata detenuta illegalmente.

Rametta ha anche raccontato di essersi cambiato subito dopo il delitto, abbandonando gli indumenti sporchi di sangue in un terreno vicino a un campo sportivo a pochi chilometri dall’abitazione della vittima. Questa circostanza ha permesso di recuperare rapidamente le prove che lo collegano alla scena del crimine e hanno rafforzato la posizione degli inquirenti.

Il fermo è stato formalizzato con l’accusa di omicidio aggravato. I carabinieri stanno ora approfondendo alcune incongruenze nel racconto del sospettato e controllando eventuali complici o altri elementi ancora oscuri nella dinamica di quanto accaduto.

Possibile movente legato a una controversia immobiliare

Chi conosce la vicenda parte da un contesto familiare complicato. Rametta, dopo aver subito una sconfitta legata a una vendita immobiliare, accusava rancore verso il cognato della vittima. Quest’ultimo si era aggiudicato all’asta giudiziaria proprio la casa dove poi è avvenuto il delitto. L’ipotesi che si tratta di una vendetta matura in ambito familiare è al centro del lavoro investigativo.

Si valuta anche se si possa trattare di un errore di persona o di un contrasto che ha preso una piega violenta inaspettata. La procura di caltagirone ha già disposto accertamenti supplementari per collazionare elementi utili a chiarire le reali motivazioni.

La vicenda scuote la comunità locale, dove il delitto in un contesto abitativo considerato tranquillo sottolinea le tensioni rimaste irrisolte tra famiglie coinvolte in questioni giudiziarie e personali. Il seguito delle indagini potrà fornire ulteriori dettagli su un caso che ha coinvolto le forze dell’ordine nelle ultime ore.

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