Un uomo è stato arrestato all’aeroporto di Barcellona dopo il ritrovamento dei corpi senza vita di due uomini in un appartamento situato in piazza dell’Unità a Bologna. Il caso, che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine locali, presenta elementi ancora in fase di accertamento ma ha subito indirizzato le indagini verso un rapporto di convivenza e tensioni legate a questioni abitative.
Il fermo del coinquilino a barcellona
Le indagini si sono concentrate sul coinquilino dei due uomini, un italiano di 48 anni nato in Venezuela, che abitava nell’appartamento saltuariamente da ottobre. L’uomo è stato fermato oggi all’aeroporto di Barcellona appena arrivato con un volo proveniente da Bologna.
Il fatto che il sospettato abbia lasciato l’Italia in volo diretto all’estero ha spinto le autorità a monitorarne gli spostamenti, fino all’arresto in Spagna. Al momento il fermo è legato alla ricerca del presunto responsabile del duplice omicidio.
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Gli investigatori stanno anche approfondendo i rapporti tra il coinquilino e le vittime. Pare che le relazioni fossero tese per questioni legate alla convivenza e alla vendita dell’appartamento.
Il ritrovamento dei due corpi a bologna
Questa mattina, in un appartamento di un palazzo in piazza dell’Unità, nel quartiere Bolognina, due uomini sono stati trovati morti all’interno della loro abitazione. Si tratta di Luca Monaldi, 54 anni, originario di Arezzo, e Luca Gombi, 50 anni e bolognese. Entrambi sono stati accoltellati con ferite gravissime: Monaldi è stato sgozzato mentre Gombi ha subito una ferita all’addome che l’ha portato a essere eviscerato.
I corpi sono stati scoperti in soggiorno, dove la polizia scientifica ha iniziato subito le operazioni di sopralluogo. La scena è stata descritta come estremamente sanguinosa, con diversi coltelli trovati in casa. Gli agenti stanno lavorando per stabilire quale sia stato l’arma del delitto.
Le urla sentite intorno alle 6.30 del mattino, riferite da alcuni residenti, indicano che il duplice omicidio si è consumato nelle prime ore della giornata. La polizia è impegnata nell’analisi della scena del crimine per raccogliere elementi che possano chiarire la dinamica degli eventi.
Tensioni legate alla convivenza e motivazioni del delitto
Secondo fonti investigative e testimonianze di vicini e parenti, tra Luca Monaldi, Luca Gombi e il coinquilino sarebbero scoppiati litigi riguardo la casa in cui convivevano. Monaldi e Gombi, sposati civilmente, avevano deciso di vendere l’appartamento in piazza dell’Unità per trasferirsi in campagna, un progetto in fase di completamento.
Il coinquilino, che viveva nell’appartamento solo a tratti, avrebbe dovuto lasciare la casa a breve proprio a causa della vendita. Secondo alcuni racconti raccolti dalla squadra mobile, le discussioni a riguardo si erano fatte intense e frequenti.
L’episodio di violenza appare quindi legato a problemi abitativi e tensioni personali. La presenza di diverse armi da taglio in casa fa ipotizzare uno scontro violento e disperato, culminato nel duplice delitto.
Le forze di polizia stanno continuando a verificare ogni dettaglio riguardo a questa vicenda che ha scosso il quartiere, cercando di ricostruire i momenti precedenti all’omicidio e approfondendo i legami tra le persone coinvolte.