Un’operazione della squadra mobile di Bologna ha portato all’arresto di tre uomini di origine georgiana, accusati di essere parte di una banda organizzata specializzata in furti in abitazione. Da ottobre a gennaio, gli arrestati avrebbero eseguito almeno cinque colpi a Bologna, via Calori, Bezzecca, Novelli, Ravenna e Dagnini. Le indagini hanno rivelato una perfetta organizzazione e metodi di intrusione che fornivano accesso quasi silenzioso alle case, senza evidenti segni di effrazione.
I metodi della banda: chiavi georgiane e furti calibrati
La denominazione “chiavi georgiane” è stata coniata per descrivere strumenti utilizzati dalla banda per accedere rapidamente agli appartamenti. Questi ladri si sono dimostrati abili nel muoversi furtivamente attraverso la città , evitando di attirare l’attenzione, spesso operando in coppia o singolarmente. Allo stesso tempo, utilizzavano modalità di trasporto alternative, come le biciclette, per facilitare la loro fuga e rendere più difficile l’identificazione da parte delle forze dell’ordine.
Secondo le ricostruzioni della polizia, i membri della banda seguivano un preciso protocollo. Inizialmente si appostavano in prossimità delle abitazioni, osservando attentamente i movimenti degli occupanti. Quando percepivano che l’appartamento era vuoto, passavano all’azione, colpendo prevalentemente durante le ore della mattina, quando le persone erano normalmente fuori per motivi di lavoro o studio. Questo approccio metodico ha permesso loro di portare a termine cinque furti prima di essere intercettati dalle autorità .
Le indagini hanno avuto una svolta significativa grazie ai sistemi di videosorveglianza installati in molte delle abitazioni bersaglio. Le immagini raccolte hanno fornito prove decisive per identificare i ladri e monitorare le loro attività .
Il rinvenimento della merce rubata e le intercettazioni
Le perquisizioni effettuate dagli agenti di polizia hanno avuto luogo in un appartamento in zona Mazzini, considerato un punto strategico per la banda. Qui, gli investigatori hanno rinvenuto una grande quantità di oggetti, tra cui borse di lusso, biciclette, oggetti di antiquariato, denaro contante e strumenti musicali. La varietà e il valore degli articoli suggeriscono un’operazione ben pianificata, in grado di generare profitti significativi attraverso furti mirati.
Particolare attenzione è stata rivolta al modo in cui i ladri si sbarazzavano della refurtiva. I gioielli e le pietre preziose rubati venivano rapidamente trasformati in denaro, con frequenti visite ai negozi di “compro oro” della zona. Questo comportamento ha complicato ulteriormente la possibilità di recuperare gli oggetti, poiché la maggior parte dei beni sottratti era già stata rivenduta.
La polizia ha avviato accertamenti anche su altri furti non ancora collegati ai tre arrestati, ritenendo che parte della merce rispetto alla refurtiva rinvenuta potesse provenire da colpi differenti. La lista degli articoli rinvenuti e non restituiti ai proprietari sarà presto pubblicata sul sito della Polizia di Stato, fornendo così un’ulteriore opportunità per i legittimi possessori di recuperare i propri beni.
Conseguenze legali per i membri della banda
Le operazioni investigative hanno portato a fermare i tre uomini, due dei quali sono fratelli di 42 e 38 anni, e un terzo complice di 34 anni. La misura della custodia cautelare è stata convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, in seguito alla richiesta presentata dal Pubblico Ministero Anna Sessa. Domenica scorsa, il giudice ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sottolineando la gravità dei reati contestati e il rischio di recidiva.
La banda, purtroppo, non è un caso isolato nella cronaca bolognese. La polizia continua a lottare contro i furti in abitazione, attuando misure di prevenzione e controllo per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. La rapida reazione delle forze dell’ordine in questo caso ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra le autorità e la comunità , fondamentale per combattere efficacemente la criminalità .