L’ex capo della mala del Brenta, Felice Maniero, è tornato sotto i riflettori della giustizia. Stavolta il processo riguarda una vicenda di presunti maltrattamenti nei confronti della sorella, con fatti avvenuti tra agosto e novembre 2024. Il caso è seguito dal tribunale di Pisa e ha già visto la prima udienza questa settimana. Nonostante la querela della vittima sia stata ritirata, il procedimento procede a causa della natura del reato, che è perseguibile d’ufficio.
Il processo a pisa e l’apertura delle udienze
Il tribunale di Pisa ha aperto il procedimento nei confronti di Felice Maniero questa settimana, con la prossima udienza già fissata in autunno. La decisione di portare il caso in aula arriva in seguito alle accuse di maltrattamenti mosse nei confronti del fratello da parte della sorella. La natura del reato consente all’autorità giudiziaria di proseguire anche senza la querela formale della vittima, spiegando la continuità del processo nonostante il ritiro del reclamo presentato dalla donna.
Nel corso delle indagini preliminari, raccolte le testimonianze e le prove, emerge come i presunti maltrattamenti si siano verificati nell’arco di mesi specifici fra agosto e novembre 2024. Tale timeline ha permesso ai magistrati di delimitare con esattezza i giorni in cui sarebbero avvenuti gli episodi violenti, un dettaglio che si rivelerà cruciale durante il dibattimento.
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L’episodio di novembre: l’aggressione in strada
A novembre 2024, un episodio particolarmente grave ha attirato l’attenzione dei passanti e delle forze dell’ordine: Felice Maniero avrebbe aggredito la sorella in strada, provocandole lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Le urla della donna, secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, hanno richiamato l’intervento immediato dei carabinieri, allertati da alcuni testimoni.
Durante quell’evento, la donna avrebbe subito ferite che hanno richiesto una valutazione medica accurata, e gli atti ufficiali riportano la durata delle prognosi. La situazione ha portato a un intervento diretto delle autorità per garantire la sicurezza della vittima, dimostrando l’urgenza del contesto nel quale si inseriscono le accuse.
Le misure cautelari a carico di felice maniero
Subito dopo l’episodio del novembre 2024, Felice Maniero è stato sottoposto a misure restrittive. Il tribunale ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico, una forma di controllo che ne limita la libertà di movimento pur mantenendo il domicilio dell’indagato.
Accanto a questo, gli è stato imposto il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente dalla sorella, per evitare ulteriori contatti e possibili tensioni. Questa misura cautelare fa parte delle strategie messe in campo dal sistema giudiziario per proteggere la presunta vittima durante il prosieguo del procedimento penale.
Il ruolo dell’avvocato e lo sviluppo del caso
Felice Maniero si difende attraverso l’avvocato Rolando Iorio, che segue il caso fin dall’apertura dell’inchiesta. Lo studio legale incaricato ha il compito di rappresentare l’imputato nelle diverse fasi processuali, dalle udienze preliminari fino alle arringhe finali del giudice.
Nei prossimi mesi sarà cruciale seguire come si evolverà il dibattimento, in particolare alla luce della rimozione della querela da parte della sorella e della prosecuzione d’ufficio del procedimento. Le prossime udienze saranno decisive per chiarire le responsabilità e per far emergere ulteriori elementi di prova o eventuali smentite.
Le autorità giudiziarie a Pisa mantengono alta l’attenzione su questo caso delicato che coinvolge un personaggio noto della criminalità italiana, una vicenda che intreccia aspetti familiari e giudiziari in modo complesso e articolato.