FederAutismo Abruzzo sollecita la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per crisi nei servizi di cura per adulti con autismo

FederAutismo Abruzzo sollecita la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per crisi nei servizi di cura per adulti con autismo

FederAutismo Abruzzo chiede alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti un confronto urgente per risolvere ritardi e carenze nei servizi di riabilitazione per adulti con autismo, sottolineando l’importanza della collaborazione con il terzo settore.
Federautismo Abruzzo Sollecita Federautismo Abruzzo Sollecita
FederAutismo Abruzzo sollecita un confronto urgente con la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per risolvere ritardi e mancanze nei servizi di cura e riabilitazione per adulti con autismo, denunciando la scarsa collaborazione con il terzo settore e chiedendo continuità nelle terapie. - Gaeta.it

FederAutismo Abruzzo ha chiesto formalmente alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti un confronto urgente per affrontare problemi legati ai servizi di riabilitazione e ai percorsi di cura rivolti alle persone con disturbi dello spettro autistico, soprattutto adulti. La situazione attuale preoccupa associazioni, famiglie e centri coinvolti, a causa di mancanze amministrative e ritardi nel rinnovo dei contratti. L’emergenza riguarda inoltre la scarsa collaborazione tra la Asl e le organizzazioni del terzo settore, elemento fondamentale per garantire continuità e qualità nelle terapie.

Attenzione alle carenze nei percorsi di cura per l’autismo nella asl di lanciano-vasto-chieti

Il 30 maggio 2025 FederAutismo Abruzzo ha inviato una lettera ufficiale alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti in cui segnala alcune criticità rilevanti. Il primo problema riguarda l’assenza di un percorso di cura per persone con autismo, previsto e richiesto da tempo ma mai concretamente attuato. In particolare manca un programma dedicato agli adulti con disturbi dello spettro autistico, una fascia di utenti che deve poter disporre di interventi adeguati e continui. La federazione parla di un vuoto organizzativo che rischia di compromettere la qualità di vita e i progressi raggiunti dalle persone seguite negli anni.

Collaborazione con enti del terzo settore

Un altro punto centrale riguarda la mancata collaborazione e co-progettazione con enti del terzo settore. Qui rientrano organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali che, in Abruzzo come nel resto d’Italia, costituiscono una rete fondamentale per gestire servizi riabilitativi e sociali. Questa mancanza di dialogo ostacola la realizzazione di interventi integrati e efficaci, indispensabili per affrontare in modo completo i bisogni delle persone con autismo.

FederAutismo non si limita a denunciare questi problemi, ma sottolinea come essi siano determinanti per la continuità delle terapie e per il futuro di centri che operano nella zona di competenza della Asl. La chiusura o l’incertezza sulle convenzioni creano un clima di instabilità che si riflette negativamente sulle famiglie e sugli operatori impegnati nei percorsi di cura.

Rilevanza delle terapie e diritto alla salute riconosciuto dallo stato

Lo spettro autistico è riconosciuto nel sistema sanitario nazionale come condizione che richiede trattamenti specifici, concessi dai Livelli essenziali di assistenza già dal 2017. Ciò impone che le prestazioni riguardanti diagnosi e cure siano disponibili su tutto il territorio, senza limitazioni che possano ostacolarne l’accesso. FederAutismo ricorda che queste terapie rappresentano un elemento fondamentale per il benessere e lo sviluppo delle persone con autismo, specie per gli adulti spesso lasciati ai margini.

La Costituzione italiana, all’articolo 32, tutela il diritto alla salute come un diritto inviolabile. Per questo, restrizioni di budget o ritardi amministrativi non devono limitare l’accesso alle cure. Il problema segnalato in Abruzzo emerge proprio perché le difficoltà nell’organizzazione dei servizi rischiano di tradursi in un mancato rispetto di questo diritto fondamentale. La situazione nella Asl di Lanciano-Vasto-Chieti rappresenta quindi un possibile rischio di sospensione o riduzione delle terapie, con gravi conseguenze sul piano sanitario e sociale.

FederAutismo punta l’attenzione sulla necessità che la sanità pubblica continui a garantire un’offerta adeguata, sostenendo la prosecuzione delle terapie e la conferma delle professionalità negli enti coinvolti. La stabilità dei centri riabilitativi è cruciale per evitare un’interruzione improvvisa che penalizzerebbe soprattutto i pazienti più fragili.

Riflessi su famiglie e operatori

La mancanza di chiarezza da parte della Asl sui percorsi di cura e sulle condizioni contrattuali dei servizi impatta direttamente su famiglie e operatori. I caregiver, già sottoposti a pressioni quotidiane, vedono aumentare la loro preoccupazione e stress a causa di possibili interruzioni nelle terapie dei propri cari. Lo stallo burocratico provoca un clima di insicurezza che si riflette sulla stabilità dei risultati raggiunti con fatica negli anni.

Anche gli operatori dei centri riabilitativi si trovano in una situazione di precarietà. La mancata proroga dei contratti e l’assenza di un rinnovo delle convenzioni lasciano in dubbio la prosecuzione del loro lavoro. Questa instabilità può ridurre il personale disponibile e influire direttamente sulla qualità e continuità dei servizi offerti alle persone con autismo.

La federazione segnala che questa tensione deriva anche dalla mancanza di un confronto aperto e costruttivo tra la Asl e gli enti del terzo settore. Le associazioni e cooperative, con la loro esperienza sul campo, rappresentano un punto di riferimento per progettare e gestire percorsi mirati. La loro esclusione o il ritardo nella partecipazione aumenta le difficoltà di coordinamento e programmazione dei servizi.

La richiesta di federautismo per riprendere il dialogo e garantire servizi essenziali

FederAutismo lamenta la mancanza di risposte adeguate alle istanze avanzate nel corso degli anni. Dopo diverse battaglie e incontri nel Tavolo tecnico regionale sull’autismo, creato dall’Agenzia sanitaria regionale, il dialogo si è interrotto o è diventato poco operativo. La federazione ribadisce la necessità urgente di un confronto diretto e costante con la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti.

I rappresentanti chiedono che si riprenda una collaborazione attiva con tutti gli attori coinvolti. Solo un lavoro di squadra può garantire risposte concrete alle persone con autismo e ai loro familiari. La mancanza di servizi o il loro indebolimento rischiano di aggravare una situazione già complessa, compromettendo avanzamenti importanti raggiunti nel tempo soprattutto in termini di autonomia e inclusione sociale.

Le richieste di FederAutismo puntano a ridare certezze e continuità alle terapie, ma anche a coinvolgere il terzo settore nelle progettazioni future. Solo così possono essere messe a punto soluzioni che tengano conto delle reali necessità delle persone con autismo e dei loro contesti di vita.

Change privacy settings
×