La città di Fano conserva una testimonianza preziosa dell’antica Roma nelle sue mura e nella Porta d’Augusto. Nel 2024, è stato avviato un progetto che ha trasformato questo patrimonio storico in un modello digitale estremamente dettagliato. Questo lavoro ha integrato tecnologie moderne come laser scanner, droni e fotocamere ad alta risoluzione per creare un gemello digitale navigabile e completo delle strutture antiche. L’iniziativa punta non solo a proteggere questi monumenti, ma anche a renderli accessibili in modo innovativo attraverso realtà virtuale, aumentata e altre applicazioni interattive.
Un progetto unico per il rilievo digitale delle mura e della porta d’augusto
Il progetto Murum Dedit ha preso vita grazie a una collaborazione tra il Centro Studi Vitruviani e l’università Politecnica delle Marche . L’incarico è stato affidato all’ateneo marchigiano nel 2024, sotto la guida del professore Paolo Clini, che dirige il laboratorio di Digital Cultural Heritage, “DHeKalos_Lab”. Con lui ha lavorato anche il professor Oscar Mei, coordinatore scientifico del Centro Studi di Fano. L’iniziativa prevede un rilievo molto preciso delle murature romane e della Porta d’Augusto, costruendo un modello digitale che replica fedelmente ogni dettaglio visibile.
Tecnologie utilizzate per l’acquisizione dati
Per acquisire i dati sul campo si sono usate tecnologie avanzate. Il laser scanner ha effettuato 118 stazioni di presa, rilevando la conformazione tridimensionale delle superfici. I droni hanno scattato oltre 3.250 immagini dall’alto, mentre le fotocamere tradizionali hanno prodotto quasi 2.200 scatti ravvicinati per coprire ogni dettaglio. Tutti questi dati sono stati poi elaborati in laboratorio, dando vita a un gemello digitale che conta circa 10 miliardi di punti. Il livello di precisione raggiunto raggiunge meno di 0,3 millimetri.
Leggi anche:
Come il digitale racconta il passato: strumenti e applicazioni sviluppate
Il risultato non è solo un modello 3D statico. Il gemello digitale delle mura di Fano è stato progettato per essere navigabile e interrogabile. Sono stati realizzati tavoli Cad che mostrano piante e sezioni, applicazioni di realtà aumentata utilizzabili su dispositivi mobili e simulazioni in realtà virtuale con visori dedicati. Sono state prodotte inoltre stampe 3D che restituiscono l’architettura antica in forma tangibile. Un virtual tour permette di esplorare il monumento anche da remoto, mentre un video dimostrativo sintetizza attività e metodologie del lavoro svolto.
Ruolo dell’ingegnere renato angeloni
L’ingegnere Renato Angeloni ha illustrato come questi strumenti facilitino sia la fruizione per il pubblico sia la ricerca specialistica, aprendo nuove possibilità per lo studio archeologico. Anche l’intelligenza artificiale contribuisce al progetto, ad esempio nel riconoscimento e nell’organizzazione automatica dei dati digitali acquisiti.
Eventi di presentazione e prospettive future del progetto murum dedit
Il 20 giugno 2024 i risultati sono stati mostrati durante una presentazione curata dal Centro Studi Vitruviani. Dino Zacchilli, presidente del Centro, ha introdotto l’incontro con un video nel quale Vitruvio stesso, in animazione, spiega sinteticamente il valore storico e le potenzialità del lavoro. Sono intervenuti diversi esperti che hanno sottolineato quanto strumenti digitali di questo tipo possano offrire un contributo concreto nello studio e nella conservazione dei beni culturali.
Sviluppi futuri e accessibilità
Il Centro Studi Vitruviani prevede ulteriori sviluppi per Murum Dedit. Il modello digitale sarà accessibile negli spazi del Centro e potrà essere utilizzato per promuovere la conoscenza, la gestione e la manutenzione delle mura. L’obiettivo è valorizzare l’identità della città di Fano, nota come Fanum Fortunae, attraverso un patrimonio antico raccontato con mezzi innovativi, raggiungendo un pubblico sempre più ampio, non solo locale ma globale.
Una prima esperienza del progetto è disponibile online: il tour virtuale può essere visitato attraverso il sito dedicato all’indirizzo https://dhekalos.it/tour/Murum-dedit/index.html. Questo apre una strada all’esplorazione digitale del monumento che fino a ieri si poteva ammirare solo dal vivo, offrendo nuove chiavi per conoscere la storia con gli strumenti del presente.