La guerra in ucraina entra nel quarto anno e continua a mettere a dura prova le famiglie che vivono in zone rurali. La loro sussistenza, legata all’agricoltura e all’allevamento di pochi animali, risente degli effetti diretti del conflitto, dalle mine antiuomo ai danni alle infrastrutture. Un quadro complicato che la Fao descrive con dati e allarmi precisi, mostrando un settore agricolo in gravi difficoltà.
Impatti diretti della guerra sull’agricoltura rurale in ucraina
Le famiglie rurali ucraine dipendono dalla terra per il loro sostentamento quotidiano. Spesso, pur avendo risorse limitate come una sola mucca o poche galline, riescono a mantenere una vita minima grazie al lavoro nei campi. La guerra ha rovinato queste prospettive. I terreni agricoli lungo la linea del fronte risultano contaminati da mine antiuomo, rendendo ogni attività pericolosa e rallentando i lavori di semina e raccolto. La contaminazione del suolo impedisce inoltre l’utilizzo sicuro delle terre più fertili.
Carenza di manodopera e danni alle infrastrutture
Questa situazione è aggravata dalla carenza di lavoratori su cui contare: molti uomini e donne sono stati richiamati alle armi, altri hanno dovuto abbandonare le campagne per mettersi in salvo. I bombardamenti frequenti distruggono infrastrutture e macchinari, mentre le interruzioni di corrente compromettono l’uso di attrezzature essenziali per il lavoro agricolo. Le difficoltà aumentano così giorno dopo giorno, mettendo sempre più a rischio la capacità delle famiglie di sostenersi con i prodotti della terra.
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Danni economici elevati e conseguenze sulla sicurezza alimentare
Secondo le stime più recenti della Fao, il settore agricolo ucraino ha subito danni stimati quasi 84 miliardi di dollari dall’inizio della guerra. Gran parte di questo peso grava proprio sulle famiglie che coltivano piccoli appezzamenti o allevano pochi animali. Senza interventi tempestivi, molte di queste famiglie rischiano di non riuscire a piantare o raccogliere nei tempi necessari per garantire il proprio sostentamento.
Questo ha ripercussioni anche più ampie sulla sicurezza alimentare dell’intero paese. La capacità di produrre cibo cala, mentre la domanda rimane stabile o cresce per via della crisi umanitaria in corso. La Fao mette in guardia: senza un sostegno continuo e adeguato, l’approvvigionamento alimentare nazionale può diventare vulnerabile, con conseguenze gravi sulla popolazione rurale e urbana.
Pressioni sulla produzione agricola e rischio per la popolazione
Limiti finanziari che frenano l’assistenza internazionale in ucraina
La Fao punta l’attenzione anche su un altro nodo cruciale: la mancanza di risorse economiche sufficienti a sostenere il piano di intervento per l’agricoltura in ucraina. Il programma di risposta alle emergenze e ripresa rapida per il 2025-2026 è stato definito, ma non dispone di finanziamenti alla portata dei bisogni del paese.
Questa carenza rischia di rallentare o compromettere l’accesso sicuro alla terra, la distribuzione di sementi, fertilizzanti, scorte alimentari e di energie necessarie a far ripartire i campi. La Fao sottolinea come senza maggiore supporto, queste famiglie resteranno intrappolate in uno scenario di insicurezza costante. Il lavoro nei campi rimarrà pericoloso e incerto, con effetti negativi che si rifletteranno sulle comunità che da sempre dipendono dall’agricoltura per vivere.
Le condizioni restano quindi critiche a pochi mesi dalla nuova stagione agricola, con il rischio che intere aree rurali possano perdere le finestre temporali per la semina o il raccolto. Lo sviluppo delle campagne ucraine continua a restare ostacolato da minacce dirette provenienti dalla guerra e dai suoi effetti sul territorio.